Cancellare il Dolore
Il diavolo strofinò il suo naso contro quello del giovane tra le sue braccia, lo tenne a mo' di sposa fino a quando non tornarono nella stanza. Lucifero non si curò nemmeno del fatto che Mefisto si fosse ripreso dal colpo e lo avesse seguito fin nella sala del trono, con lo sguardo cremisi perso nel vuoto. Il demone, privo del minimo coraggio di proferire parola, si limitò ad attendere davanti al trono che il suo padrone gli concedesse udienza. Il diavolo però era troppo occupato per curarsi dei suoi sottoposti in quel momento, ma avrebbe sicuramente trovato la punizione più adeguata per l'aggressione di Blake da parte di quell'inetto, a tempo debito, ma per il momento si limitò a chiudersi dietro la vecchia porta tarmata della propria stanza privata. Fortunatamente Blake dormiva ancora beato, guance rosee, labbra sottili ed il nome di Lucifero, come un sospiro nei suoi dolci sogni, facevano volare alto il cuore del diavolo mentre adagiava il corpo mortale del suo amato tra le lenzuola di velluto rosso e gli rubava un bacio.
<< Riposa mio dolce amore, che la luce delle fiamme non disturbi il tuo nobile sonno mentre il cuore ti batte nel petto, caldo dei miei tocchi.
Non temere, tornerò presto ed allora spero di poterti avere ancora, ancora ed ancora fino a quando il mio marchio non sarà impresso su di te ed il mio odore, come il tuo, diventerà il nostro odore, per sempre >>
Il diavolo scostò una ciocca di capelli dalle labbra del suo piccolo e poi gli sorrise prima di sollevarsi dal letto ed andarsene, in silenzio.
Trovò Mefisto dove lo aveva lasciato, in piedi, davanti al trono, in attesa del suo ritorno. Lucifero lo guardò severamente prima di prendere posto con sguardo annoiato, sperava avrebbero finito presto quella noiosissima udienza in modo da tornare da Blake per passare il resto della giornata a farsi le coccole.
<< Parla pure, ma vedi di sbrigarti, sono piuttosto occupato in questo momento, come hai potuto notare tu stesso >>
La reazione da parte di Mefisto fu più che prevedibile per il signore degli inferi, il demone infatti si inginocchiò davanti al suo padrone ed abbassò lo sguardo verso terra in segno di sottomissione.
<< M-mio signore ... quel ragazzo ... lo avete trovato, vivissime congratulazioni >>
Il demone strinse la mano del suo padrone con tutte le proprie forze continuando a restare inginocchiato, Lucifero non sapeva se esserne contento o meno, non avrebbe voluto svelare in questo modo l'identità di Blake, ma fino a quando il giovane ne sarebbe rimasto all'oscuro non ci sarebbero stati problemi.
<< Allora padrone, a quando il Patto Definitivo ? >>
Eccola lì, la domanda che Lucifero aspettava, se fosse stato per lui il patto si sarebbe svolto al suo primo incontro con Blake, ma il ragazzo non era ancora pronto e finché non avesse saputo la verità lui non l'avrebbe forzato in alcun modo. Adesso però c'era un problema molto più grande da risolvere, la boccaccia larga di Mefisto avrebbe sparso la notizia del suo piccolo in ogni dove e lui sarebbe stato tartassato di mille domande sul Patto Definitivo, se poi qualche voce fosse arrivata a Blake sarebbero stati guai grossi.
" Accidenti ... che diamine faccio adesso ? Io volevo aspettare ancora un po' prima di parlare con Blake di questo ... Beh, tanto vale dire la verità a Mefisto e chiudere questa storia. Farò in modo che il mio piccolo resti nella nostra stanza il più possibile così nessuno potrà dirgli nulla "
<< A dire il vero ... lui ancora non sa nulla del patto e del suo destino, ma tra due settimane dovrebbe essere tutto risolto >>
<< Sono felice per voi mio signore, è un bene che il vostro amato sia rinato con delle forme così piacevoli ed il legame è davvero molto forte dato come sono stato sbalzato via poco fa >>
Il demone si limitò a fare un piccolo cenno con il volto ed a sorridere, era vero, il legame era già così forte da allontanare demoni di alto livello. Avrebbe sicuramente trovato il modo di premiare il suo piccolo Blake per il lavoro ben svolto, ma per il momento voleva solo tornare in camera e stare un po' con lui così si limitò a fare quello che faceva sempre. Lucifero si alzò in piedi e fece per abbandonare la stanza senza troppi convenevoli quando si ricordò di una cosa importante e tornò indietro bloccando Mefisto ad una delle pareti del maniero con la rabbia nello sguardo.
<< Adesso ascoltami bene Mefisto !Nessuno dovrà ancora dirgli niente, né sul patto né su Abele, anzi ! Nemmeno un suddito degli inferi dovrà permettersi di rivolgergli la parola per due settimane, spero di essermi spiegato ! Questo è il mio ordine >>
Detto ciò il diavolo lasciò andare il demone minore che subito tornò ad inginocchiarsi tremante per il terrore.
<< Sì, padrone >>
~~~
Quando Blake riaprì gli occhi, dopo qualche ora, e la prima cosa che vide fu il soffitto della stanza di Lucifero, che ormai conosceva fin troppo bene, non poté evitare di scoppiare in lacrime. Immediatamente voltò il viso contro il cuscino e cercò di fare meno rumore possibile, ma non servì a nulla poiché, neanche un istante dopo, la porta si spalancò e la figura possente del diavolo fece capolino.
<< Finalmente cucciolo, ti sei svegliato ! Non sai che paura ho avuto, temevo ci avresti messo almeno un giorno per riprendere conoscenza, ma sembra che tu riesca sempre a stupirmi >>
Il ragazzo scostò rapidamente le coperte cremisi, si sollevò in piedi, ancora leggermente barcollante, e corse ad inginocchiarsi ai piedi del demone stringendosi alla sua gamba senza smettere di piangere.
<< Mi dispiace tanto Lu, io non volevo disobbedire alle regole, non immaginavo che andare a trovare Cerbero ti avrebbe fatto arrabbiare, scusami ti prego >>
Lucifero era allo stesso tempo confuso e compiaciuto dal fatto che Blake avesse usato il soprannome e non si ricordasse minimamente di quello che era successo. Il demone pensò che, quasi sicuramente, il giovane era convinto di aver fatto qualcosa di sbagliato ed ora stava supplicando il suo perdono per non incorrere in qualche punizione, chiaro. Il diavolo non riuscì a resistere e si mise a ridere attirando così l'attenzione di Blake che smise di piangere e lo guardò tristemente. Il ragazzo si scostò dalla gamba permettendo così al demone di sedersi accanto a lui ed asciugargli le guance arrossate.
<< Non hai disobbedito, ti sei solo addormentato piccolo mio e ti ho riportato qui ... Volevo farti riposare un po', ma non c'è niente di cui tu ti debba scusare, hai capito ? >>
I due si abbracciarono, Blake appoggiò la testa nell'incavo del collo del demonio e poi cominciò a baciarlo prendendo fra le labbra piccoli lembi di pelle e succhiandoli avidamente. Lucifero intanto gli accarezzò i capelli passando poi alla schiena ed infine a stringere tra le grandi mani il suo morbido sedere.
<< Questo dovrebbe essere una specie di ringraziamento per averti lasciato un pizzichino di libertà ? Magari dovremmo ripetere l'esperienza allora, ma sarei più accondiscendente se fossimo tra le coperte e tu non avessi niente addosso >>
Blake si staccò dal collo del demonio e poi si mise in piedi e slacciò i jeans lasciando che scivolassero lungo le cosce e finissero a terra. Poi fu il momento della felpa, si abbassò la zip e Lucifero scattò immediatamente in piedi abbassandogliela esclusivamente sulle spalle e mettendosi a succhiare avidamente quella destra. Blake fu percorso da fremiti di piacere e dovette tapparsi la bocca con la mano sinistra per bloccare i propri gemiti, ma il demone gliela abbassò, voleva godersi ogni momento.
<< Mmmm ... Luci ... fero ... >>
<< Oh piccolo Blake, aspetta ancora un istante amore, adesso viene il bello >>
Il demone gli abbassò anche i boxer e cominciò a masturbare il membro di Blake lungo tutta la sua lunghezza provocandogli fremiti che prese ad accompagnarne il movimento con il bacino. Il ragazzo però voleva ancora di più, desiderava dare a Lucifero lo stesso piacere che il diavolo riusciva a far provare a lui, ma tra i gemiti non poté evitare di tornare con il pensiero alla loro prima volta. Strinse immediatamente le gambe impedendo all'altro di proseguire e si accartocciò in preda ai singhiozzi e le lacrime, non poteva sopportare il ricordo dei volti contratti e decomposti della sua famiglia. Non riusciva più a continuare, tutto quell'amore ed affetto non se li meritava, i suoi cari erano morti a causa del suo patto ed intanto lui era lì ad eccitarsi per i tocchi del loro assassino, non poteva più sopportarlo. Blake si allontanò dalla presa del demone, e cominciò a muoversi nella stanza sotto lo sguardo confuso dell'altro. Finalmente il giovane prese una decisione, non voleva che Lucifero lo guardasse in quelle condizioni così corse nello studio e si chiuse dentro, aveva bisogno di pensare e stare un po' da solo. Il ragazzo si sedette in un angolino con la testa affondata nelle braccia incrociate sulle ginocchia, lentamente i singhiozzi andarono a diminuire quando, un paio di leggeri colpi alla porta, lo fecero rialzare.
<< Blake, va tutto bene, piccolo mio ? Credevo ... Insomma che volessimo entrambi fare l'amore adesso, come mai ti sei chiuso qui dentro ? >>
<< I-io ... T-ti prego, lasciami solo >>
Il ragazzo non riusciva nemmeno a parlare, i singhiozzi erano ripresi troppo forti e frequenti, gli bloccavano il respiro, stava avendo un attacco di panico. Dall'altra parte della porta intanto Lucifero si stava spazientendo, era incredibile come prima Blake fosse pronto, lì, tutto per lui, ed ora non volesse più nemmeno restare nella sua stessa stanza.
<< Ascoltami bene Blake, adesso farai meglio ad aprirmi la porta di tua spontanea volontà oppure la sfonderò e verrò a prenderti di persona ! Ti avviso che non sarà un bello spettacolo se continuerai a fare il difficile ! >>
Il ragazzo prese a tremare e singhiozzare, non poteva credere che l'uomo davanti al quale si era inginocchiato prima e quello che ora lo stava minacciando di stuprarlo fossero la stessa persona. Il ragazzo lo sapeva, tra poco il demone sarebbe entrato più furibondo che mai, ma Blake era paralizzato dalla paura e non riusciva a muoversi. Lucifero dal canto suo aveva iniziato a preoccuparsi, che il secondo patto stesse ricominciando a fare del male al suo piccolo ?
<< Cucciolo, ma stai bene ? Ok, ora conto fino a tre e poi entro quindi allontanati dalla porta. Tre ... >>
Il tremore di Blake peggiorò ancora tanto ne prese a sbattere la fronte sulla parete per diverse volte a causa del nervosismo. Il giovane voleva solo i tocchi caldi di Lucifero in quel momento, nient'altro avrebbe potuto calmarlo, ma temeva la sua rabbia, stava per essere punito di nuovo e solo perché il senso di colpa per la morte dei suoi genitori non gli permetteva di dimostrare i propri sentimenti all'uomo che amava.
<< Due ... Uno ! >>
L'altro sfondò la porta facilmente e si avvicinò a Blake con sguardo serio, sembrava davvero arrabbiato. Il ragazzo alzò le mani sopra la testa per proteggersi dalla furia del diavolo chiedendosi a quale tortura sarebbe stato sottoposto per il suo comportamento.
<< T-ti p-pre-prego >>
Il diavolo gli si mise accanto toccandogli la fronte gonfia per i colpi ricevuti e guardando negli occhi grigi del giovane, sembravano vuoti e persi, così tristi che riuscirono a calmare la sua ira. Non voleva più stuprarlo, voleva farci l'amore e questa volta senza corde e violenza, ma calore e baci dovunque.
<< Perché ti comporti così, piccolo ? Cosa ti ho fatto di male per non meritare il tuo amore che tanto agogno ? >>
<< I-io ... non sei tu, sono io che non lo merito >>
Lucifero strinse forte l'altro a sé accarezzandogli i soffici capelli scuri e guardando i suoi occhi, ora azzurri, riempirsi di lacrime.
<< Perché non lo meriteresti ? >>
<< I ... miei genitori ... sono morti, a causa mia e solo mia. Come posso ora provare dei sentimenti così forti per la persona che li ha uccisi ? >>
Nel vedere il giovane stringersi al suo petto in preda ai tremori nel ricordo dei suoi familiari fece stringere il cuore di Lucifero, non era più arrabbiato con Blake, anzi, poteva capire che il ricordo dei suoi lo perseguitasse ancora, ma sicuramente, non avrebbe permesso che questa situazione continuasse ancora per molto. La mano del demone passò nuovamente tra i capelli del ragazzo che si addormentò di botto tra le sue braccia, beato e sereno.
<< Dimentica amore, ci penserò io a crearti dei nuovi ricordi, più belli di quelli di prima, soprattutto perché ci sarò solo io >>
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