Cambio d'Aria

Blake passò diverso tempo sotto le coperte, almeno fino a quando Lucifero non gli disse che finalmente stava meglio e che, se voleva, poteva pure alzarsi. Il ragazzo dopo un po' aveva iniziato ad annoiarsi a stare sempre dentro alla camera, anche perché più della compagnia del diavolo non aveva nient'altro a disposizione, fino a quando non decise di provare a chiederglielo.

<< L-Lucifero ... >>

Il demone era appena tornato dopo un'altra delle sue misteriose scomparse di lavoro e si stava avvicinando ai fornelli per preparagli qualcosa da mangiare, per pranzo o per cena o magari addirittura per colazione, Blake non avrebbe saputo dirlo. Alla voce del suo giovane ospite però si era bloccato ed era tornato indietro stringendolo a sé e baciandolo profondamente come faceva sempre.

<< Dimmi piccolo, cosa c'è ? >>

Gli aveva sussurrato nell'orecchio destro soffiandovi poi il suo fiato caldo e sensuale che lo fece scattare ed arrossire dall'imbarazzo.

<< Ecco ... dato che ora ... sto meglio volevo chiederti se ... >>

<< Sì amore ? >>

Il sorriso di Lucifero era dolce e sincero gli stringeva la mano mentre con l'altra gli passava sulla schiena facendolo fremere, come un gattino, Blake si sarebbe potuto perdere nel suo abbraccio, ma cercò di rimanere concentrato sul suo obbiettivo.

<< V-vorrei ... vorrei uscire >>

Ed eccolo, il Lucifero buono scompare e quello cattivo si fa avanti, il demone portò lentamente il giovane a stendersi sul letto sormontandolo dall'alto ed impedendogli di muoversi. Blake chiuse gli occhi e spostò di lato sentendo lo sguardo dell'altro squadrarlo, era certo che lo avrebbe sicuramente punito per avergli fatto quella richiesta, ma invece la situazione si alleggerì quando la mano del diavolo gli passò fra i capelli scostandoglieli dalla fronte e le sue labbra cominciarono a passargli ovunque.

<< Quindi vorresti uscire ? Beh, in effetti immagino quanto ti annoi quando non ci sono ... >>

Blake allora riaprì le palpebre lentamente e tornò a guardare il demone, una leggera speranza si stava aprendo nel suo petto, forse lo avrebbe davvero lasciato uscire. Lucifero si mise fronte contro fronte con il suo piccolo e lo vide, il tenero sorriso ottimista che si faceva avanti sulle sue guance morbide e così prese una decisione.

<< Va bene Blake, adesso vestiti e poi potrai uscire >>

Il ragazzo sorrise e si strinse al collo del demone sollevandosi e baciando le sue labbra morbide, ma come capitava spesso, una volta che venivano a contatto era quasi impossibile separarle. Blake lasciò che la lingua dell'altro si insinuasse liberamente tra le sue labbra mentre le mani del demone si insinuarono sul suo sedere penetrandolo con un paio di dita e facendolo sussultare.

<< Oh Blake, non avevi mai preso tu l'iniziativa, si vede che ci tieni proprio tanto ad uscire. Quindi facciamo così ... >>

E mentre lo diceva il demone aggiunse il terzo dito facendo ansimare il ragazzo che intanto, sotto di lui, si stava già muovendo per incitarlo ad andare più in fretta ed in profondità.

<< Ma come siamo desiderosi oggi, bravo piccolo muoviti, sei così bello >>

Blake era diventato tutto rosso, sentire quei tocchi così infuocati dentro di sé farsi sempre più sensuali ad ogni movimento lo spinse a muoversi sempre più forte, dopo qualche minuto ecco che però le dita colpirono la sua prostata più e più volte. Non ci volle molto ed giovane venne copiosamente sul proprio petto mentre il demone continuava a guardarlo eccitato come non mai.

<< Che bravo il mio bambino, sei stato bravissimo amore >>

Lucifero si alzò in piedi ed andò all'armadio dal quale prese una serie di vestiti. Boxer bianchi puliti, un paio di pantaloncini di jeans neri corti fino al ginocchio ed una felpa blu scuro. Il ragazzo li prese e si vestì rapidamente, era da tempo che non indossava qualcosa che non fosse la giacca del diavolo, avere dei vestiti a contatto con la propria pelle era davvero la cosa migliore, almeno avrebbero potuto far desistere il demone da altri agguati.

<< Spero che siano della misura giusta, dimmi piccolo, ti piacciono ? >>

Vedere il ragazzo dei suoi sogni con il corpo stretto da dei vestiti lo fece eccitare ancora di più, avrebbe già voluto strappargli di dosso ogni indumento, ma lo sguardo felice del suo piccolo mentre si ammirava allo specchio lo fece desistere.

<< Ok, ecco le regole, lo spazio che hai a disposizione comprende l'intero castello ed i suoi dintorni, non parlare con nessuno e soprattutto non pensare nemmeno per un momento di cambiare girone o abbandonare l'Inferno ! >>

Blake seguì le parole del diavolo con attenzione e poi annuì un paio di volte, tanto sapeva già dove voleva andare e, fortunatamente era circoscritto alla zona in cui aveva il permesso di muoversi. Stava già per partire di corsa quando Lucifero lo prese per il polso e se lo portò di nuovo al petto.

<< Aspetta terremoto, dove pensi di andare così di corsa ? >>

Il ragazzo si calmò immediatamente e si bloccò, che avesse frainteso qualcosa delle affermazioni precedenti del demone ? Forse non voleva davvero che uscisse o magari Lucifero lo avrebbe accompagnato. Mentre stava ancora con la testa fra le nuvole però Blake vide il demone fasciargli il marchio che aveva sul polso e poi gli abbassò la zip della felpa e gli fasciò anche il secondo.
Mentre la stoffa gli ricopriva il petto però il giovane si accorse che il simbolo sul cuore era sparito per un quarto e per questo lo incuriosì.

<< Non devi mostrarli a nessuno, hai capito bene piccolo ? >>

<< C-certo, ma ... Ma come mai questo ... >>

Disse indicando il pentacolo, Lucifero ci passò sopra l'indice facendovi piccoli cerchi per poi appoggiarvi le labbra.

<< È come un timer, ti indicherà la fine del mese e la conclusione del nostro secondo patto, ne manca un quarto perché sei qui da una settimana. Spero che questo risponda alla tua domanda, e che tu abbia capito quello che ti ho detto prima >>

<< Non mostrarli a nessuno, Capito ! Ma adesso posso ... posso andare ? >>

L'altro lo avvicinò nuovamente e gli baciò il polso ed il petto adesso coperti prima di tirargli su la zip della felpa.

<< Divertiti e vedi di non stare via troppo >>

Così la porta si spalancò ed il giovane lo prese come il via libera che attendeva e così uscì di corsa. Ricordava a memoria la strada e non vedeva l'ora di uscire dal castello e respirare un po' d'aria, per quanto fresca potesse essere l'aria infernale, ma a Blake non importava, voleva solo essere libero per un po'. Non poteva immaginare però che Lucifero lo stesse già seguendo, non lo avrebbe perso di vista nemmeno per un attimo, era pronto a riportarlo in camera per l'eternità ad ogni minima infrazione. Il ragazzo era tornato in un batter d'occhio alla sala centrale ed era andato a colpo sicuro verso l'uscita, anche se, prima di aprire la porta, ebbe un attimo di titubanza. Lucifero restò a fissarlo dal lampadario sperando con tutto il cuore che facesse retromarcia, perdesse il bisogno di libertà e tornasse in camera.

" Dai piccolo, torna indietro tra le mie braccia che non vedono l'ora di stringerti al mio petto. Se verrai da me ti darò ancora più piacere "

Blake respirò a pieni polmoni ed uscì richiudendosi la porta alle spalle. Dovette aspettare qualche secondo prima che i suoi occhi si abituassero alla luce delle fiamme che svettavano verso il cielo in ogni direzione, la terra era calda sotto i suoi piedi del, ma non lo bruciava, le urla e la paura erano pungenti nell'aria quanto l'olezzo fetido di zolfo.

<< Adesso capisco perché Lucifero quando sparisce per tornare all'Inferno profuma sempre di zolfo, è impossibile che non si attacchi addosso vivendo qui >>

Il giovane si mosse verso la parete di ossa, era certo che si trovasse lì la persona che voleva incontrare così non perse tempo, corse fino alla meta e poi girò l'angolo. Si ritrovò immediatamente a terra con la faccia sbavacchiata da tre lingue di 5 m ciascuna. Blake cercò invano di liberarsi dalla zampona scura di Cerbero che intanto scodinzolava felice la sua coda di serpente come se ormai il giovane e lui fossero amici da sempre.
Lucifero intanto lo fissava ridendo come non aveva mai fatto in vita propria, una scena del genere gli scaldò il cuore, era così felice di essere riuscito a portare con sé Blake, il trucco del patto aveva funzionato ed ora non restava che incatenarlo per l'eternità.

" È proprio quello giusto, ne ero certo "

<< Ehi Cerbero, che stai combinando cagnaccio ? >>

Una voce che Blake non aveva mai sentito arrivò dal lato opposto del cane infernale che, immediatamente, tolse la la zampa così il ragazzo riuscì finalmente ad alzarsi in piedi e, memore degli ordini ricevuti, si nascose dietro Cerbero.

" Accidenti, c'è qualcuno ed ora che faccio ? "

Bastò quel sorriso, un ghigno crudele e sadico per far capire immediatamente a Blake il tipo di persona che gli stava davanti. Se avesse dovuto descrivere l'aspetto tipico di un ragazzo di cui non fidarsi mai nella propria vita sarebbe stato proprio quello, capelli lunghi fino alle spalle, pelle chiara, due occhi di sangue ed un viso aguzzo chiuso in un sorriso crudele. Non appena il demone sconosciuto gli si fece avanti sinuoso e sensuale Cerbero scattò immediatamente e prese a ringhiare in modo spaventoso verso il nuovo arrivato cercando in tutti i modi di proteggere il piccolo umano che stava tremando tra le sue gambe.

<< Ma che cosa abbiamo qui ... si direbbe un piccolo tesoro ! Com'è carino e ... anche divertente. Io sono Mefisto, piacere >>

Disse porgendogli la mano senza però ricevere un gesto qualunque in cambio, anzi Blake si nascose ancora di più nel cagnone mentre Lucifero si stava già corrodendo per le attenzioni che l'altro demone stava dando al suo amore.

" Come ti permetti di chiamare il mio Blake piccolo tesoro ! Me la pagherai cara Mefisto, sei fortunato che per il momento voglio vedere se il cucciolo mi obbedisce, ma appena me ne sarò assicurato ... "

Il diavolo ebbe un sussulto quando vide l'altro demone scacciare Cerbero con un colpo ben assestato facendolo cadere a terra svenuto e lasciando Blake senza alcuna difesa o protezione. Mefisto si avvicinò al ragazzo che, quasi subito cercò di correre verso la porta del castello per tornare nella stanza dato che non poteva utilizzare il pentacolo, ma fu afferrato per il polso e trascinato quasi labbra contro labbra con il demone.

<< Non ho capito bene ... Qual è il tuo ... >>

Quando gli sguardi dei due si incrociarono Mefisto fu seriamente sul punto di avere un attacco di cuore, non poteva credere ai suoi occhi, un passato ormai sepolto da secoli si era appena scavato un tunnel per la libertà e lo guardava attraverso gli occhi chiari di quel ragazzo.

<< Oh mio signore ... T-tu sei ... ma non è possibile ... Abele ? >>
<< C-cosa ? >>

Il demone misterioso si avvicinò ancora di più al ragazzo e gli prese la mano nel tentativo di baciarla, ma Blake non voleva essere baciato da nessuno che non fosse Lucifero, avrebbe voluto mandare al diavolo quel demonio, ma secondo gli ordini del suo padrone non poteva quindi agì d'istinto. Prima tirò una ginocchiata al bassoventre dell'aggressore facendolo indietreggiare ed, in seguito, lo colpì sulla guancia con una sberla ben assestata per poi allontanarsi ed andare vicino al cane infernale per aiutarlo a riprendersi.

<< Cerbero, ti prego riprenditi, dobbiamo aspettare, vedrai che presto Lucifero verrà ad aiutarci, ma devi svegliarti ! >>

In quel momento Blake sentì un movimento alle proprie spalle e, non appena si voltò, alzando la mano per proteggersi da Mefisto che stava per tornare alla carica nella sua direzione. Il polso del giovane prese a brillare e, come un onda di energia dorata sbalzò lontano il demone che svenne sbattendo la testa contro il muro d'ossa. Non appena comprese ciò che era appena accaduto, Blake cominciò a sentire il proprio respirò farsi sempre più pesante, lo sconvolgimento lo fece scoppiare in lacrime e, dopo pochi secondi, il ragazzo perse i sensi addormentandosi sul soffice pelo del canide a tre teste.
Lucifero uscì immediatamente fuori dal proprio nascondiglio, un lungo sorriso gli percorreva il viso da parte a parte mentre prendeva tra le braccia il corpo addormentato di Blake che, quasi come di riflesso gli si accoccolò al petto strusciandovici la testa.

<< Lu ... >>

<< Sarà meglio riportarti in camera ora, ha già vissuto abbastanza libertà per oggi >>

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