𝑷𝒓𝒐𝒍𝒐𝒈𝒐
18 marzo 2023
ENRICO
Filippo dormiva profondamente, la testa appoggiata sul mio petto e un braccio che mi cingeva debolmente la vita. Gli accarezzai pigramente i capelli, scostando una ciocca che gli copriva quei suoi occhi verdi come la speranza, nascosti insieme a tutti i suoi sogni dietro a palpebre delicate.
Ebbe un brivido e io tirai su il lenzuolo per coprirgli le spalle nude, anche se avrei voluto continuare ad ammirare il suo corpo pallido e costellato di lentiggini.
Ricordai come si era donato a me durante la notte, abbandonandosi ai miei tocchi con totale fiducia. Avevo cercato di prendermi cura di lui, facendogli capire che non stavo soddisfacendo solo una voglia del momento. Desideravo davvero averlo sotto di me, farlo godere e trasmettergli quella passione affievolita che lui aveva risvegliato in me. Se mi fossi trovato in una situazione più semplice, non avrei esitato un secondo a mollare tutto per provare a fare le cose per bene: corteggiarlo, uscire insieme, conoscerci... Invece, avevo bruciato le tappe, perché sapevo che tutto quello non potevo permettermelo.
Il senso di colpa non mi aveva fatto chiudere occhio per quasi tutta la notte. Filippo non si meritava di essere immischiato nei miei problemi, ma io ce lo avevo buttato a capofitto. Gli avevo detto che mi ero lasciato da un mese. Era la verità. Più o meno. Perché la verità era anche che le relazioni come quella tra me e Brando non finivano mai davvero. Stavamo insieme da tredici anni, ma eravamo legati da molto più tempo, da quando ne avevamo nove e avevamo capito che saremmo stati l'unica persona sulla quale l'altro potesse sempre contare.
Cazzo, erano passati vent'anni esatti da quando ci eravamo giurati di non abbandonarci mai. Durante gli ultimi cinque, però, le cose tra noi avevano iniziato a vacillare... ma quale coppia non subiva degli alti e bassi? Se ci si impegnava, si poteva aggiustare tutto, no? Ci avevo creduto sul serio, fino a quando, un anno prima, non ero inciampato - letteralmente - in questo scricciolo dai capelli rossi.
Filippo... cosa ti ho fatto? Sono stato un egoista a desiderarti. Hai un'anima troppo candida per sporcarla con i miei tormenti.
"Egoista" non esprime abbastanza il modo con cui mi sono comportato con te. Ma sai qual è il problema? Che non riesco a pentirmi e rifarei tutto da capo. Chiederei di nuovo a Paolo di invitarmi al suo compleanno, sapendo che ti avrei trovato lì in pizzeria. Accetterei il tuo passaggio in scooter sperando in un tuo interesse nei miei confronti. Ti proporrei di seguirmi a casa, desiderando che acconsentissi. Sei un libro aperto, Scheggia, e vorrei leggerti fino all'ultima pagina, ma...
Un rumore proveniente dall'ingresso interruppe bruscamente i miei pensieri. Era quello di una chiave che ruotava nella serratura. Il cuore prese a battermi furiosamente.
No, non può essere. Che ci fa qua?
Non riuscivo a muovermi, sapendo che se anche avessi cercato di nascondere quello che avevo fatto, sarebbe stato tutto inutile. Dovevo proteggere Filippo, però. Lui non aveva nessuna colpa. Mi avrebbe odiato? Non lo vedevo capace di provare un sentimento simile, ma nel caso non lo avrei biasimato.
La porta si aprì e si richiuse, senza sbattere. Il tintinnare di numerose chiavi fu seguito da un tonfo leggero, nel momento in cui il mazzo toccò il mobile. Scossi Filippo per svegliarlo, e lui iniziò a lamentarsi indispettito. «Mmm... lasciami dormire...» Mugolò.
Dei passi lenti, ma decisi, si stavano avvicinando e presto lui avrebbe fatto irruzione nella stanza.
«Scheggia, ti prego, svegliati.» Lo supplicai mentre mi alzavo per mettermi addosso almeno le mutande. Con la coda dell'occhio, lo vidi sbadigliare e stirarsi la schiena, ma non era per niente reattivo in quel momento.
Corsi verso la porta della camera ma, quando posai la mano sulla maniglia, quella si aprì impedendomi di uscire. Una figura massiccia che conoscevo fin troppo bene mi afferrò il polso in una presa salda, che non mi lasciava scampo. Gli ci volle meno di un istante per realizzare che ero nudo e in compagnia.
«Che cazzo sta succedendo qui?»
Fil... mi dispiace tantissimo.
***
SPAZIO AUTRICE: Bentornatз carз lettorз! 💕 Come state? Pronti a partire con Sunshine?
lo so che siamo solo al prologo e già vorreste spedirmi a quel paese! 🥲
In sunrise, avevamo lasciato Enrico e Filippo appagati e felici dopo la loro prima notte insieme, ma ora... il ritorno di Brando non ci voleva proprio! 😥 quali saranno le conseguenze?
Sunshine si inaugura con il primo POV di Enrico. Finalmente, iniziamo a entrare anche nella sua testa e fin da subito è facile capire quanto sia incasinata. Cosa ve ne pare come primo impatto?
Da subito vi stresserò con la mia solita raccomandazione: se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina, e ricordate che ogni feedback è sempre ben gradito 💕
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