Capitolo 5
Quando vedo il sole brillare dalla mia finestra prendo il cellulare per guardare che ore sono.
-"cazzo, già le 11:00?"-
Esclamo insonnolita.
Mi alzo subito e vado a fare una doccia.
Sono nervosa per oggi pomeriggio, non so cosa faremo, non so dove andremo. Non so nemmeno se ci baceremo o andremo più in fondo; ma mi conosco e non credo ci riesci, nonostante mi abbia fatta già eccitare;
Questa mattina mi prometto di non pensare a Lucas; mi ha fatto davvero arrabbiare; e so, che sembro una bambina, ma non dimenticherò presto come mi ha fatto sentire in quel poco che siamo stati insieme.
Dopo essermi asciugata per bene i capelli torno in camera.
Il display del mio cellulare lampeggia.
Alex; lo sapevo;
-Buongiorno Eva, non vedo l'ora che arrivi il nostro appuntamento...
Ho aspettato per tutta la settimana la tua risposta ma in fondo sapevo avresti accettato; credo che ciò che ho sentito io l'abbia sentito anche tu-
Pranzo molto velocemente, prendo un po' di insalata e un pezzo di pollo; mi preparo una tisana e torno in camera mia.
Devo essere il più rilassata possibile.
Passano le ore e sta crescendo un'ansia poco piacevole per il mio cervello.
Decido di chiamare Clara, è ancora ammalata e non sa nemmeno se lunedì riesce a venire a scuola.
Riattacco tutta dispiaciuta e visto l'orario decido di cambiarmi.
Sono talmente nervosa che indosso le prime cose che trovo.
Una maglia beige lunga al ginocchio, dei collant neri e gli stivaletti dello stesso colore della maglia.
Mi lavo i denti, metto un filo di fondotinta e un po' di mascara ed esco.
-"dove vai"- mi urla mia madre dalla porta;
-"a fare una passeggiata"- le dico voltandomi per guardarla.
Sono le 15:45, sono in anticipo di un quarto d'ora.
Alex, ancora non arriva quindi decido di fumarmi una sigaretta nel frattempo.
-"ciao"- una voce rimbomba nelle mie orecchie e mi volto;
-"ciao Alex"- rispondo senza dire più niente.
Viene a sedersi accanto a me e guardiamo il paesaggio; mi volto a guardarlo e non sa proprio cosa dire; si vede dalla sua espressione, dai suoi occhi e da come muove la testa per spostare i suoi ciuffi ribelli.
-"ci facciamo un giro"- gli dico tutto d'un fiato mentre resto guardarlo. Quando mi guarda fa cenno di sì con la testa e cominciamo a camminare.
Passiamo per le vie del paese e siamo inosservati agli occhi della gente, perché tutti sanno che da bambini eravamo amici, quindi nessuno dubita sia un appuntamento.
Arriviamo davanti un bar e Alex mi fa cenno di entrare. Nonostante ci sia il sole, fa freddo; oggi, sinceramente preferivo piovesse, o almeno fosse nuvoloso. Non riesco a stare insieme ad Alex, al nostro primo appuntamento e vedere il sole; ogni persona che incontravamo diceva "-che bello il sole, riscalda sempre un po'"-.
Io, invece, nonostante lo ami, oggi lo odio perché mi fa ricordare Lucas, che mi ha chiamato Sun; e con Alex non vorrei proprio ricordarlo; quindi cancello quel nome dai miei pensieri e ci infilo colui che mi sta di fronte.
-"cosa prendi, Eva?"-
-"uhm, non so, ci facciamo una bella cioccolata calda"- chiedo con un sorriso caloroso e gli occhi che brillano; si, ho detto che preferisco tutto ciò che è sano, ma la cioccolata rimane pur sempre la cioccolata.
-"va bene, allora vado a ordinare."-
Seduti al tavolo, chiacchieriamo del più e del meno, a differenza di quello che pensavo non sono più in imbarazzo come prima.
La cioccolata arriva bella fumante con un bel ciuffo di panna sopra;
io mi ci fiondo subito mentre Alex mi guarda e sorride.
Prende il cellulare e lo mette di fronte a noi.
-"Sorridi piccola"- e io quasi inconsapevole di quello che faccio, mi avvicino a lui e sorrido; il selfie è bellissimo. Forse noi, siamo bellissimi.
Mi è venuto così naturale.
E tra me e me penso mi ha chiamata piccola, e mi piace tanto, davvero tanto!
Mentre finiamo la cioccolata vedo che mi guarda le labbra, e mentre sposta il suo ciuffo ribelle avvicina la sua mano alla mia bocca e l'accarezza con il pollice.
Lo guardo imbarazzata;
-"scusami, avevi un po' di cioccolata"-
-"Dio, non mi ero resa conto"- gli sorrido e prendo un fazzoletto per pulirmi per bene.
Finito la deliziosa cioccolata, usciamo a fumare una sigaretta; sono le 17:30 e già sta facendo buio;
-"a che ora devi tornare a casa?"- mi chiede Alex mentre comincia a incamminarsi.
-"non lo so, possiamo ancora restare un altro po se ti va"- gli sorrido.
-"perché non andiamo a casa mia? Fa un po' freddo qui fuori"-
-"certo, va bene"-
Camminiamo verso casa sua e so che me l'ha chiesto per passare più tempo insieme a me.
Ho accettato subito, di solito non accettavo mai di andare a casa dei miei amici maschi anche se eravamo in gruppo.
Quando arriviamo davanti la porta di casa sua e e non vedo auto dei genitori, comincio a tremare. Non so perché ma stare sola con lui mi fa venire i crampi allo stomaco.
-"siamo soli?"- chiedo ad Alex mentre guardo la porta mentre si apre.
-"ehm, si"- è in evidente imbarazzo, così decido di restare in silenzio, senza chiedere altro.
Entriamo in casa e scendiamo giù nella tavernetta, Alex ha una casa bellissima. È molto grande, luminosa e moderna; ha delle grandissime finestre e degli archi vicino al muto per passare da una stanza all'altra.
E poi ha una tavernetta meravigliosa, rustica, accogliente ed un enorme camino, stupenda per l'inverno e soprattutto in questo momento;
nonostante sia rustica c'è anche un grande televisore con un bel divano comodo.
Quando entriamo sento subito un profumo dolce, leggermente agrumato, e lo riconosco.
Vaniglia e limone.
Il mio preferito; non ci posso credere Alex lo ricorda ancora!! Mentre cammino vedo tutte le candele profumate che ha sistemato, wow che bello! Sto per piangere, ma le lacrime le tirò subito indietro.
Mi siedo sul divano e Alex viene al mio fianco.
-"Che dici, guardiamo un film?
-"si Alex"-
Nel frattempo che Alex sceglie il film, io mi immergo nei miei pensieri e stento a credere che sono li sul serio, che Alex mi piace davvero, è troppo dolce questo ragazzo, solo ora mi rendo conto dei motivi per cui tutte le ragazze gli sbavano dietro.
Inizia il film. Alex ha scelto una commedia romantica di cui non ho capito neanche il titolo, ma va bene.
Mi circonda con un braccio e così mi appoggio a lui.
Poco dopo, non so come, mi ritrovo gli occhi di Alex nei miei, e la sua bocca sulla mia. Le nostre lingue si intrecciano e danzano; io, non so dove mettere le mani, così ne poggio una sui pettorali di Alex
"Dio quanto è muscoloso" penso tra me e me; continuiamo a baciarci, ma quando le nostre labbra si distaccano siamo distesi sul divano. Corpo contro corpo, occhi contro occhi;
sento la sua erezione, sento le labbra gonfie, doloranti per la passione del bacio.
Ma non m'importa, io ne voglio ancora, così, questa volta sono io a bramare le sue labbra e prendo l'iniziativa di baciarlo ancora.
Alex mi accarezza mentre si sposta a baciarmi sul collo, mio Dio è stupendo. Sento qualcosa proprio nel centro del mio corpo; pulsare e bagnarsi;
oddio sono eccitata anche io.
Nel frattempo Alex ha messo una mano sotto la mia maglia e sento tutti i brividi sul corpo, e i miei seni gonfi, i capezzoli turgidi che fanno quasi male sotto il reggiseno; ho voglia di lui.
Ma ho paura, tanta paura, a tal punto che mi stacco da lui e mi fermo.
Mi alzo velocemente e mi siedo alla parte opposta del divano. Lui rimane lì a fissarmi ma pian piano si muove per venirmi incontro.
Lo guardo quasi con vergogna,
Si siede e mi prende la mano.
-"Alex mi piaci si, ma io non mi sento pronta"-
Lui mi guarda dolcemente;
-"Non preoccuparti Eva, ti aspetto tutto il tempo che vuoi"-
A queste parole capisco finalmente quanto ci tiene a me. Realizzo bene che Alex è davvero un ragazzo meraviglioso. Ed è qui, vicino a me e tutto per me.
Ora però, mi sento in colpa così cerco di fare qualche battuta per sdrammatizzare. Ridiamo e scherziamo con la TV in sottofondo.
-"Alex, non mi va di andare via subito"-
-"meglio così perché sta per arrivare una bella pizza, tutta vegetariana come piace a te"-
Io gli rivolgo un sorriso e riesco a dire solo -"grazie"-
La serata termina tranquilla. Avevo avvisato mia madre che avrei tardato. Ma dato che sono le 22 e domani c'è scuola decido di rientrare.
Alex mi accompagna fino al sentiero di casa; fa un freddo cane; stiamo di fronte mentre io guardo a terra; mi prende il mento con il pollice e l'indice e mi saluta con un lunghissimo bacio.
-"a domani piccola"
-" a domani Alex"
Saluto i miei e mio fratello che guarda la TV e corro di sopra.
Decido di fare una doccia bollette al volo per scaldarmi e scaricare un po' l'adrenalina che è in me. Metto il mio pigiama di Hello Kitty e mi infilo sotto le coperte; prendo il cellulare e trovo un SMS.
È Alex, immaginavo;
-Pomeriggio stupendo, già mi manchi.. buonanotte Eva!-
Non può mancare una faccina che manda un bacio. Così rido da sola e rispondo.
-Buonanotte- con un bacio a mia volta. Spengo il cellulare e crollo in un sonno profondo.
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