Capitolo 21
EVA
-"Corri piccolina, vieni a prendermi"-
Una bambina, corre in un prato verde mentre insegue un signore.
Ha un vestitino bianco con dei piccoli fiori blu ricamati su di esso. E i capelli sono meravigliosi, lunghissimi, raccolti in una coda di cavallo e allacciati con un nastrino blu. Le scarpe che porta ai piedi sono bellissime mentre corre e lampeggiano con colori vivacissimi!
-"Papà, papà fermati. Aspettami non riesco a più a correre."- quel signore va verso la bambina....
E lei gli prende una mano. Il papà gli fa fare una giravolta mentre ridono.
-"Dobbiamo chiamare anche il fratellino, voglio giocare anche con lui"-
-"Va bene, ma solo se riuscirai a prendermi!"- e corre di nuovo mentre la bambina tutta sorridente ricomincia l'avventura, anche se con il fiatone.
Non facendocela più si appoggia alla corteccia di una grande quercia. E vi si nasconde dietro.
Guarda il papà mentre la cerca nelle vicininanze della casa, ma lei è più lontana. Ha dovuto passare l'enorme cancello grigio... la bambina, impaziente ad aspettare li il papà torna saltellando trovando il papà seduto sulla panchina vicino la porta di casa.
-"Papà ho sete"-
-"Vai dentro tesoro, c'è la mamma"-
Entra con passo svelto in casa e si dirige in salotto; la mamma di volta, la vede e l'abbraccio.
È passata un'altra settimana da quando sono qui, sto contando le notti e i giorni. Non sono più venuti, non ho più mangiato da quella mattina, e il mio stomaco non brontola nemmeno più. Ormai la fame è passata... mi lasciano l'acqua davanti la porta della stanza e almeno bevo. Ho sempre odiato stare sola, ma questa settimana è stata bellissima senza Brenda e Benjamin. Preferisco essere sola anziché farmi mettere le mani addosso. I lividi sul mio corpo stanno cominciando a svanire. Si notano di meno e fanno meno male. Ma mai come il cuore! Sì, batte, a volte anche forte per paura che possano tornare e farmi di nuovo del male. Ho cercato di non pensarci allora mi sono concentrata su altro.
Ho pensato a ciò che ha detto Brenda su Lucas. Non so se diceva sul serio o lo faceva per farmi arrabbiare. Ma ora non m'interessa... voglio solo scappare, fuggire lontano da tutto questo. E ci proverò, dovrò pur fare qualcosa per salvarmi.
Mi alzo e vado in questo piccolo bagno,
Apro il lavandino e mi lavo un po' le braccia...e il viso. Non c'è nemmeno sapone quindi devo accontentarmi dell'acqua!
Non ho asciugamano quindi torno di là e mi siedo di nuovo sul letto.
Sento la porta aprirsi quando vedo Brenda comparire. Sto di nuovo cominciando a tremare, era troppo bello stare una settimana senza di loro.
Brenda si avvicina a me tenendo le mani dietro la schiena.
Si posiziona di fronte e con una mano che porta avanti mi accarezza i capelli.
-"Oh Darling, occhio per occhio e dente per dente! Oggi faremo un bel taglio di capelli"- e fa uscire la forbice che teneva nascosta.
-"No i capelli no per favore"- il panico mi assale, quest'anno mi erano cresciuti davvero tanto quasi ad arrivarmi al fondo schiena. Ma alla fine se proprio devono farmi stare male preferisco che mi rasino anziché torturarmi di nuovo con la violenza.
Dalla porta appare anche Benjamin, con una sedia che posiziona giusto al centro. Mi viene vicino e mi fa alzare spingendomi a lui.
Mi da una bacio sulla guancia e mi lecca con la sua schifosa lingua.
-"Mi è mancata la tua pelle"- mi sussurra e di colpo mi appoggia sulla sedia prendendomi le mani e legandole dietro con una corda.
Brenda prende dalla tasca del suo amico il nastro adesivo e lo attacca di nuovo sulla mia bocca. Chiudo gli occhi a fessura e aspetto che facciano qualcosa.
Brenda mi guarda e con la forbice comincia a tagliarmi i capelli. Taglia un'enorme ciocca che subito fa cadere a terra continuando il suo lavoro. Mi rendo conto che i miei capelli mi arrivano al collo, ne ha tagliato davvero tanti.
Si sposta di fronte a me è l'unica cosa che so fare è guardarla male. Cerco di parlare ma le mie labbra sono incollate;
-"Cosa facciamo ora Brenda?"-
-"Non so Ben, hai in mente qualcosa?"-
Fa un sorriso malizioso e subito capisco che ha brutte intenzioni.
-"Se prima non eri una grande bellezza, ora con questi capelli sei davvero brutta"- mi toglie il nastro adesivo facendomi male e facendomi bruciare la pelle.
-"Perché Brenda? Perché sei tornata dopo una settimana?"-
-"Oh che domande!!"- non risponde subito e si volta andando a finire vicino la finestra. Guarda fuori mentre io mi sento osservata dallo sguardo di Benjamin.
-"Sai, ho passato la settimana più bella della mia vita.."-
-"Cioè"- chiedo molto curiosa.
-"Sono stata tutto il tempo a casa di Lucas, abbiamo fatto l'amore, abbiamo parlato... è stato come vivere un sogno"-
-"Vaffanculo"- grido e i miei occhi si riempiono di lacrime. Lucas non puoi farmi questo, spero solo che non sia vero. Altrimenti del mio cuore non resterà più nemmeno un pezzetto.
-"Non cominciare di nuovo a fare la cattiva"- mi rimprovera sorridendo.
-"Voglio sapere come è fatta la casa di Lucas, dimmi come cazzo è fatta"- urlo a squarciagola ma non mi risponde.
-"Beh te lo racconto la prossima volta. Ora devo andare, Ben pensaci tu. Fanne ciò che vuoi"-
"Uhm.. ho quasi voglia di averti di nuovo dolce Eva, credo proprio che ti prenderò" dice Benjamin..
Mi porta sul letto e inizia a spogliarmi.
Io a calci provo ad allontanarlo da me ma lui mi blocca e mi lega le braccia e le mani.. così inizio ad urlare
-" Sei un bastardo schifoso, lasciami stare"-
Ma lui non mi ascolta e si toglie la maglietta.
-"Verme mi fai schifo!"- continuo a dire piangendo...mi lecca il collo fino a scendere al seno quando sento una suoneria provenire dal piano di sotto.
-"Sei fortunata perché devo rispondere, ma nei prossimi giorni tornerò, promesso"-.
Mi slega e va via..
Io piangendo mi rivesto..
Ormai le mie emozioni sono rase al suolo.. mi sento stanca e svuotata.
Non riesco più a piangere, la mia anima è completamente annientata!
Mi tiene viva solo l'amore che provo per il mio Lucas. Ma quando vieni a salvarmi?
Perché nessuno mi trova?
Sono arrabbiata, furiosa, prendo la bottiglietta d'acqua e la scaglio con violenza al muro,
-"MALEDIZIONE"- esclamo.
Per fortuna la bottiglietta cade sul letto, e l'acqua non cade visto che è solo quella che ho.
Mi allungo di nuovo su questo materasso e inizio a piangere di nuovo. Le mie lacrime, credevo fossero finite, ma tornano sempre.
Rannicchiata sul fianco, sento il mio respiro rallentare, ho sonno, chiudo gli occhi e finalmente trovo pace.
Non so quanto ho dormito, ma suppongo solo qualche ora perché c'è ancora la luce.
Mi giro e trovo la porta socchiusa, qualcuno mi ha portato da mangiare, a terra c'è un vassoio con un piatto con dentro un panino, una banana e ancora altra acqua..corro vicino la porta e mi siedo a terra.
Prendo il panino e do un morso.. è ripieno con il prosciutto e l'insalata, che in questo momento mi sembrano i sapori più buoni del mondo.. lo finisco tutto e mi sento pienissima, lascio così la banana. Bevo un sorso di acqua e mi accorgo che non sento nessun rumore dalla stanza di fianco.
Ma la porta è aperta. Così, piano, metto il naso fuori dalla porta e non vedo nessuno..
Mi affaccio alla finestra sul corridoio e l'auto di Brenda non c'è..
Strano..
Ma in me si accende un barlume di speranza, sono eccitata e spaventata.. Ma forse riesco a scappare.. devo assolutamente provare a fare qualcosa.. passo per il salotto e Benjamin non c'è.. c'è solo il suo cellulare sul tavolino basso, di fronte alla tv accesa... sarà nei paraggi devo stare attenta.
D'istinto prendo il cellulare e non so perché lo metto nel reggiseno. Cerco di andare avanti verso la cucina, ma alla tv c'è il tg che cattura la mia attenzione..
-"Passiamo ora alle notizie locali"-dice la giornalista..
-Nessuna traccia ancora della bellissima Eva Meliti, diciotto anni, la ragazza scomparsa da ormai venti giorni dal suo paese Brana. Si ipotizza un rapimento, ma non c'e richiesta di riscatto, si teme il peggio.
La polizia segue ogni traccia ma ancora non si ha nulla di certo, e nessuna ipotesi del luogo dove cercarla"-
E ancora continua il servizio, con i miei genitori che in lacrime chiedono di tornare a casa o chiunque mi abbia rapito di chiedere qualcosa in cambio, mio fratello che sembra non avere parole e infine lui.. con quegli occhi meravigliosi che dice di cercarmi, Lucas è li!
Bene, mi ha dato tantissima forza vederlo, sapere che mi cercano.. io sono qui, viva e devo fare qualcosa.
Mi avvio verso la cucina per capire dove può essere Benjamin e sento il rumore dell'acqua provenire dal bagno.
Capisco che sta sotto la doccia, ho via libera!
Mi avvio in silenzio verso l'uscita e il rumore dell'acqua cessa; devo correre. Mi ritrovo davanti un portone bianco e per un attimo mi sembra di averlo già visto.
Lo apro ma fa un rumore pazzesco..
-"Cazzo"- esclamo mentre attraverso il cortile correndo, sono fuori.. sono fuori!!
Ma la mia gioia, purtroppo, crolla di colpo!
Arrivo al cancello principale che non avevo visto dalle finestre perché è distante.. sono stremata per la corsa, non sono molto in forze.. il mio cuore batte velocissimo dalla paura quando vedo che ci vuole il codice per aprirlo.
Mi alzo un po' la mini e cerco di arrampicarmi, ma senza successo.
Scivolo e vado a terra, facendo cadere il cellulare dall'altra parte..
-"NO NO NO.. NON È POSSIBILE, ERO COSÌ VICINO ALLA FINE DI QUESTO INCUBO"-
Urlo e le lacrime tornano a rigarmi il viso. Sono a terra.. mentre vedo Benjamin a dorso nudo correre nella mia direzione.
-"Sei una puttanella cattiva Eva"-
Mi prende in braccio, e nonostante io cerchi di allontanarmi per non poggiare la testa contro di lui, mi spinge a se. Ha lo sguardo cattivo e le narici allargate. Chiudo gli occhi per non guardarlo ma sento che stiamo salendo le scale e percorrendo il corridoio.
Socchiudo leggermente gli occhi e vedo che la porta della mia stanza è rimasta aperta. Cosa mi farà ora? Ad un tratto mi ritrovo a terra, mi ha buttato come se fossi un giocattolo. Sento un dolore acuto alla schiena e al sedere. Cerco di rialzarmi e si sposta di fronte a me. Lo guardo con aria cattiva e mi molla due schiaffi sul viso.
-"Ti avverto brutta stronza... se proverai di nuovo scappare, non mi limiterò solo a due schiaffetti"- alle sue parole mi porto le mani in viso, credo ormai rosso, e mi accorgo che ho del sangue sulle labbra.
Lo guardo ancora una volta, e cerco di ridere per non dargliela vinta. Sembra furioso, ma si gira e si chiude la porta alle spalle.
Prendo la bottiglietta d'acqua e la bevo tutta. Cammino in questa piccola stanza per farmi venire qualche idea in mente. Ma il cervello sembra essere disconnesso.
Sta facendo buio e non si respira dal caldo, così mi affaccio alla finestra. Non riesco nemmeno più a pensare. Ho paura che mi facciano qualcosa di molto più brutto di ciò che mi hanno già fatto. Se mi uccideranno? Se mi faranno talmente male che non sarò più in grado di riprendermi?
Ho deciso di non piangere più.. le lacrime che verso sono tutte inutili. Mi fanno venire mal di testa e non mi fanno concentrare su ciò che posso fare per salvarmi; quindi sorrido, e guardo questo splendido paesaggio.
Sento aprirsi la porta alle mie spalle ma non mi volto. Sono concentrata sulla natura, unica mia amica in questo momento.
Qualcuno mi sta raggiungendo e con una mano mi tira i miei pochi capelli facendomi andare con la testa all'indietro. Un coltello lungo e sottile appare davanti la mia gola... sono immobile, un passo falso e sono morta.
-"Hai fatto la cattivella oggi Eva..."-
-"Brenda, lasciami, cosa hai intenzione di fare con questo coltello? "- sussurro quasi senza fiato.
Di colpo, lo toglie, e mi fa voltare verso di lei. Uno schiaffo mi fa girare con la testa all'altro lato, ma con coraggio mi giro e la guardo fissa negli occhi.
-"Cosa vuoi da me Brenda? Lucas? I soldi? Dimmelo e te lo darò!"-
-"Oh Eva"- si gira verso Bemjamin e ridono all'unisono.
-"Vi faccio ridere? Quanti soldi volete? Cinquantamila vanno bene? O centomila?"- mi guarda e fa un sorriso malizioso.
-"Beh, non so se bastino Eva."-
-"Allora dimmi cosa vuoi e ti sarà dato!"-
-"Benjamin prendila e falla sedere"- indica il letto e in un istante mi ci trovo sopra.
-"Io voglio te Eva, voglio la tua vita!"-
-"Cerca di farmi capire bene.. in che senso vuoi la mia vita?"-
Benjamin è seduto vicino a me mentre con la sua mano destra mi tocca le cosce. Vorrei scansarle, ma Brenda parla e tutto passa in secondo piano.
-"Per avere diciotto anni sei anche stupida! Voglio prendermi la tua vita, voglio prendermi Lucas, Vincent, Clara e i tuoi genitori"-
-"Perché Brenda? Perché proprio la mia famiglia?"- mi alzo raggiungendola e posizionandomi di fronte a lei.
-"Ci sono cose che nessuno sa...c'è chi nasce ricco, c'è chi nasce povero"- si dondola con la testa e mi fissa con quei suoi occhi neri come la brace.
-"C'è chi nasce con due madri, c'è chi nasce con due padri, c'è chi ha tutto e chi ha niente....e poi.....
poi c'è chi nasce con una mamma ma senza un papà"-
-"Quindi?"- rispondo cercando di mantenere la calma.
-"Sembra che siamo diverse vero? Tanto diverse da non poterci accomunare niente. Ed è li che ti sbagli Eva!"-
Non parlo più, non capisco cosa stesse cercando di dirmi..
-"Credo che la fine dei tuoi giorni è vicina Eva! Mi dispiace doverti uccidere..."-
-"Coooosa??"- rimango di sasso alle sue parole... non me le spiego. Non mi spiego il motivo di tanto odio.
-"Benjamin, hai un'ultima scopata, già mi ha stancato questa ragazzina! Domani la uccideró e finalmente mi prenderò ciò che è mio!"- non riesco a credere alle sue parole, si allontana da me e si dirige alla porta.
-"Brenda per favore non uccidermi, ti supplico"- mi avvicino a lei e la tiro per la maglietta.
-"Benjamin levamela da torno, mi aspetta Clara"-
Nooooo!!! Clara, no!
Benjamin mi prende da dietro, alle spalle e mi alza, mi spinge a se ed io urlo. Brenda mi guarda ed apre la porta.
-"Ciao sorellina"-
Sbianco a quelle ultime parole... 'sorellina'?! Nooo, non posso pensare ad una cosa tanto grande.
I miei pensieri viaggiano, ma qualcuno lo stoppa premendo con il suo bacino sul mio fondoschiena.
Benjamin mi sorride, un sorriso brutto quanto stronzo. Mi spinge sul letto e io ci vado sopra. Prende posto sopra di me e mi toglie la mutandina, si slaccia velocemente la cintura e abbassa di poco il suo pantalone. Si alza e mi mette le gambe sulle sue spalle.
'Non posso guardare, non posso guardare' ripeto nella mia mente, così metto una mano sul mio viso per coprirmi gli occhi.
-"È inutile bambina che non guardi! L'importante è che senti"- cerco di stringere le gambe finché posso ma il suo grande membro mi uccide quando entra dentro di me. Spinge, spinge e spinge ancora. Sbatto più volte con la testa al muro, ma è come se non sentissi niente. Non piango, non mi muovo... aspetto solo che finisce! Scosto un po' la mano dai miei occhi e giro la testa di lato. Intravedo la forbice con cui mi hanno tagliato i capelli in un angolo del letto. Cerco di muovermi piano per prenderla facendo finta di muovermi per il piacere. Allungo la mano e la prendo.
In un attimo gliela conficco nella sua coscia, giusto sopra i pantaloni che non ha abbassato del tutto.
Emette un urlo pazzesco! Esce da dentro di me e corre via con ancora la forbice infilata in lui.
Mi alzo e prendo le chiavi da dietro la porta. Mi chiudo dentro, a chiave, e per un attimo penso che ho fatto una grande stronzata!
Mi addormento quasi subito, penso che mi rimangono solo poche ore di vita. Mi uccideranno, ora, sono sicura che lo faranno.
Una bambina mangia cioccolata sul divano.. accanto al piccolo fratellino di appena un anno.
Appena vede la madre corre verso di lei..
-"Mamma, mamma, io voglio anche il gelato"-
-"Tesoro già stai mangiando la cioccolata, lo sai che poi ti fanno male i dentini"- si inginocchia di fronte a lei e gli fa una carezza. La bimba sta per piangere, ma la mamma la prende per mano e la porta in cucina... una cucina bianca, ad angolo, con il tavolo tondo.
Mi sveglio di scatto, e guardo le finestre di questa casa. Mi alzo, e a passo fermo mi affaccio. Ora ricordo. Questa casa era mia, qui ci sono stata io. La bambina che ho sognato ero io. Non ci posso credere. Brenda è davvero mia sorella e ora vuole uccidermi!
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