Capitolo 17
Ho chiamato mia madre più di 100 volte oggi, fine quando all'ultima chiamata si è decisa a rispondere.
-"cosa ti ha detto tua madre Eva?"-
Mi chiede Clara mentre giriamo tra i negozi del centro commerciale.
-"sta impegnata, mi dispiace un casino, avrei dovuto aiutarla"-
-"ma dai Eva, quanti camerieri ha ingaggiato quest'anno?"- ride
-"non lo so, penso una cinquantina"- rido anch'io.
-"ma sei sicura? Io credo di più, molto di più!"-
-"ma che ne so, a proposito tu che abito indosserai? Viene anche Roby? Lui sarà in smoking?"- gli faccio domande a raffica visto che non abbiamo parlato della festa, se non oggi.
-"si, verrà anche lui.. e indosserà uno smoking! Ancora non riesco a capire come l'ho convinto, ma ce l'ho fatta"-
Il centro commerciale è pieno di gente, ma d'altronde è domenica! Sono già le 14:00.. dovevamo uscire stamattina ma il sonno ha vinto ed ora siamo letteralmente in ritardo; non sappiamo da dove cominciare.
-"non hai risposto alla mia domanda prima, che abito avrai?"-
-"un vestito corto a palloncino, con un corpetto di pizzo bianco con le paillettes e la gonna nera, tu invece?"-
-"mamma mi ha comprato un vestito lungo, di colore nero, è bellissimo, non vedo l'ora di fartelo vedere"-
Sorrido come una sciocca, come una bambina;
-"tesoro, credo proprio che dobbiamo andare a casa, sicuramente la parrucchiera e l'estetista già sono lì"-
-"hai ragione Eva, già è tardi."-
Percorriamo il lungo corridoio che porta all'uscita.
Non voglio separarmi dall'aria condizionata, ma ho troppe cose da fare. Usciamo dalle porte scorrevoli e giriamo a destra in direzione della fermata dell'autobus. Si, perché il centro commerciale si trova in periferia. Mentre camminiamo sotto braccio io e la mia amica sento qualcuno chiamare il mio nome.
Mi volto e vedo lui, Alex con una ragazza.
Non ho più parlato con lui e a dire il vero mi dispiace ancora per come l'ho trattato.
Ci avviciniamo e lo saluto con due baci.
-"lei è Bianca"-
-"ciao Bianca io sono Eva, piacere di conoscerti"-
Si presentano anche con Clara. È davvero una bella ragazza, i capelli arrivano al fondoschiena e sono color nocciola, invece gli occhi sono a mandorla color cenere. È anche più alta di me, devo dire che Alex ha fatto un'ottima scelta.
-"come stai Alex?"- chiedo al mio ex ragazzo.
-"bene grazie. Stasera c'è la festa, penso che verranno anche i miei"-
-"e tu non vieni?"- chiedo curiosa; leggo nei suoi occhi ancora un po' di imbarazzo ma la cosa positiva è che non c'è più l'arrabbiatura.
-"stasera io e Bianca partiamo per Venezia"-
-"wooow, che bello, sono contenta per voi ragazzi. Noi ora andiamo, sapete abbiamo ancora molte cose da fare, è stato un piacere Bianca, a presto Alex"- ci voltiamo e torniamo a camminare.
-"è davvero bellissima la fidanzata di Alex"- afferma Clara davanti la fermata dell'autobus.
-"eh si, Alex ha buon gusto"- rido.
Arriviamo davanti casa mia dove ci stanno aspettando parrucchiera ed estetista; ho prenotato anche per Clara, quindi siamo pronte per farci belle.
Non vedo l'ora che inizi questa serata con Clara e Roby e finalmente senza Lucas.
La parrucchiera mi raccoglie i capelli in un tuppo facendoci una treccia intorno, mentre a Clara gli fa un semi raccolto con i boccoli che gli scendono sulle spalle con vari strass che risplendono il vestito.
Sono uno splendore i nostri capelli! Mi hanno sempre detto che stavo bene con i capelli allacciati, ma ahimè devo dire che non pensavo fino a questo punto.
L'estetista invece, ci mette un'ora e mezza per truccarci.
A me ha risaltato molto gli occhi, giocando con il marrone e il nero;
Con Clara, invece ha usato le tonalità dell'azzurro, come i suoi occhi, e del bianco.
Sono le 17:00 e abbiamo appena terminato.
-"Clara andiamo a prendere un caffè in cucina?"-
-"si tesoro, anche se volevo andare a vedere come è adornata la stanza."-
La stanza dove ogni anno viene fatta questa festa si trova all'altro lato della mia casa;
È una stanza enorme che mio padre ha fatto creare in occasione di questa cerimonia; le pareti sono tutte bianche e i pavimenti sono di un nero lucido brillantinato. Ci sono delle colonne dove mettiamo dei tavolinetti per poggiare le bottiglie di vino.
Sono sicura che mia madre ha scelto moltissimi fiori, la sua passione.
-"dopo andiamo Clara, ora voglio il caffè"-
Entriamo in cucina e incontriamo mia madre che sistema il papillon a mio padre.
-"siete bellissimi"- afferma la mia amica mentre li guardiamo.
-"ciao ragazze"- ci saluta mia madre. -"voi siete bellissime e giovani"- scherza con noi.
-"volevamo il caffè, è pronta la sala?"-
-"si tesoro, non vedo l'ora di fartela vedere"-
-"quanti ne siamo quest'anno?"-
-"277 persone"- come sempre mia madre deve dire tutto con precisione.
-"278"- ribatte mio padre scherzando
-"277 o 278?"- chiedo ridendo.
-"278 Eva, mi sono dimenticata di aggiungere Lucas"-
-"coooosaaaa?"- esclamo rimanendo con la bocca aperta.
-"si è davvero un bravissimo ragazzo! Poco fa mi ha riportato la macchina e non ha voluto nemmeno un centesimo. Io ho insistito ma ha rifiutato, così l'ho invitato per stasera"-
-"e L-lui? Ha accettato?"- dico balbettando
-"certo tesoro, perché non avrebbe dovuto?"- mi chiede curiosa
-"nono, infatti mamma hai fatto benissimo"- mento e cerco di sorridere.
-"ah Eva hai lasciato il cellulare in cucina quando sei arrivata, credo di averlo sentito suonare"-
Prendo il mio cellulare e come immaginavo trovo tre chiamare di Lucas e tre suoi messaggi.
-scusami per ieri sera, ero ubriaco-
-Eva sto per venire a casa tua, a riportare la macchina di tua madre, spero non ti dispiaccia e se ti va ci possiamo prendere un caffè.-
'Coglione' penso nella mia testa.
-Eva volevo vederti ma non ho avuto il coraggio di chiedere a tua madre dove fossi. Comunque fuori, vicino il tuo cancello ti ho lasciato una cosa-
Esco subito di casa con il cellulare ancora in mano; mi avvicino al cancello e per terra vedo una scatoletta. Estraggo il biglietto e lo leggo;
-per te Sun, spero che ti piaccia-
Sfilo il laccetto che chiude la scatolina e lo apro. Un braccialetto in oro con un sole e la scritta Sun. È meraviglioso; decido di indossarlo, così gli invio un messaggio.
-grazie Lucas, il braccialetto è bellissimo, ma non ti dovevi disturbare- invio e aspetto la risposta
-hai cambiato idea su noi due? Possiamo frequentarci?-
Non rispondo, non so proprio cosa dirgli e non vorrei, almeno per stasera, pensare a noi; già devo sopportare che viene anche lui quindi mi devo fare forza.
Rientro e i miei genitori insieme a Clara stanno sorseggiando il caffè.
-"mamma ma Danny è arrivato?"-
-"si sta già venendo, penso 10 minuti e sta da noi"-
Denny è mio cugino che abita in Australia. Viene ogni due anni. E ogni volta fa strage di donne. È alto 1.90m, ha gli addominali ben scolpiti ed è pieno di tatuaggi. L'unica parte che non ha tatuato sono il viso, il collo e le gambe. È davvero perfetto ma purtroppo è gay. La cosa che mi fa ridere è che lui non sembra affatto omosessuale. Non vedo l'ora di abbracciarlo, mi manca davvero tanto.
-"ok, allora noi andiamo a cambiarci; a più tardi"-
-"Roby sta già venendo..."- mi dice Clara sospendendo la frase e mi guarda.
-"e....."-
-"e anche Lucas"-
-"bene, questa serata che doveva essere bellissima sta per diventare uno schifo; tutto grazie alla mia adorata mamma"- la butto sul ridere altrimenti mi rovinerò davvero la festa.
-"siamo bellissime Eva"-
-"Roby ti salterà addosso; se non vi vedrò più saprò che starete in uno dei bagni della sala, chiusi a chiave, chissà a fare cosa"- rido e anche lei.
Bussano alla porta.
-"chi è?"-
-"indovina?"- risponde Danny mentre apre la porta e io mi butto tra le sue braccia e lo bacio sulla guancia.
-"amore mio, quanto sei bella; ciao Clara, come stai?"- mi sposta sul lato mettendosi di fronte a lei per salutarla.
-"bene grazie tu?"-
-"anche io, ho salutato già gli zii, ora sono tutto per te"- e mi prende in braccio mentre mi fa girare come una bambina.
-"scusate ragazzi, è arrivato Roby, io scendo di sotto"- mi lancia un'occhiata furtiva e mi fa cenno di andare anche noi.
-"Danny andiamo anche noi, cominciamo a fare l'aperitivo"- gli intreccio le dite nelle sue e andiamo di sotto.
Arrivati in cucina ci sono Lucas, Roby e Clara che chiacchierano.
Lo stronzo mi vede e non so perché lascio la mano di mio cugino.
-"ti va di fare gli aperitivi? Io intanto metto un po' di musica in sottofondo?"-
-"certo my love"- e mi stampa un bacio sulla guancia. Lucas lo incenerisce con gli occhi, ringrazio solo che Danny non l'ha visto.
-"allora Eva, quanta gente ci sarà?"-
-"molta Danny, molta"- rispondo a mio cugino senza togliere gli occhi dallo sguardo fai ghiaccio di Lucas.
-"e chi suona?"- prendo l'aperitivo in mano mentre lui lo distribuisce agli altri.
-"non so, credo la solita orchestra, ci sarà il classico, il liscio e il jazz"-
-"bene, allora tu sarai la mia dama. Solo mia."-
-"okay, Danny"- scherzo con lui ma non posso guardare nel lato di Lucas altrimenti il mio sorriso svanisce.
Danny ha continuato a giocare con me per più di un'ora e vedendo lo sguardo di Lucas ho capito che Clara non gli ha detto niente sulla sua omosessualità.
Mi dispiace anche un po' per vederlo così, ieri sera è come se mi avesse fatto una dichiarazione d'amore e anche se non c'era "mi sono innamorato di te" oppure "ti amo" ormai per me le parole non contano più. Voglio i fatti e anche se mi ha regalato un braccialetto o non è andato più con altre donne a me non basta.
Sento lo sguardo di Lucas indurirsi nei miei confronti perché Danny ha deciso di stringermi a se.
Lo guardo male anch'io, non deve permettersi di venire in casa mia e guardare male mio cugino. Non deve permettersi di fare stronzate; lo odio, lo odio, lo odio. Nei suoi occhi ho visto le fiamme, ho visto l'odio passare nelle sue iridi! Non ho visto l'amore, non ho visto la speranza! Decido di andarmene inventando la scuola che devo raccogliere i panni.
Vado sul balcone al lato di dietro della casa e comincio a rilassarmi; è un gran sollievo non avere gli occhi di Lucas puntati su di me.
-"ciao Sun"-
Si mette affianco a me, ma gli faccio cenno di spostarsi siccome non riesco a passare. Lo guardo in faccia con lo stesso odio in cui lui ha guardato me.
-"Eva perché non parliamo un attimo?"- mi dice mentre comincia a raccogliere anche lui i vestiti appesi al filo. Gli do uno schiaffo sulla mano e lo guardo.
-"nessuno ha detto di volere il tuo aiuto"-
-"oook."-
Mi squadra da testa ai piedi e capisco che si è trattenuto quando gli ho tirato lo schiaffo. Stava per esplodere ma non l'ho fatto.
-"Eva sei bellissima, la ragazza più bella che io abbia mai visto"-
-"oh grazie Lucas, sei propio gentile"- e gli rivolgo un finto sorriso.
-"quello è il tuo nuovo ragazzo? Mi sembra che non parla bene l'italiano, dove lo hai conosciuto?"- si posiziona dietro a me e già sento la sua erezione premere vicino i miei glutei.
Mi abbraccia e mi da un bacio sul lobo dell'orecchio. Non so come sto facendo a trattenermi. Vorrei tanto ricambiare il suo abbraccio, vorrei tanto toccare quelle sue labbra meravigliose. Vorrei ma non posso. È stupendo oggi, ha un completo nero, con la camicia bianca e la cravatta rossa. Si sta da Dio tra le sue braccia ma devo separarmi da lui.
-"Lucas lasciami, mi stringi troppo forte"-
-"rispondi alla mia domanda è ti lascio"-
-"Danny è mio cugino, ma è gay fino alla punta dei capelli"- mi lascia di colpo e mi fa girare mettendomi di fronte a lui e appoggiando le sue mani sulla mia schiena. Mi guarda e s'impadronisce della mia bocca in un attimo. Il mio cuore sta danzando insieme alla mia anima. Le nostre lingue s'intrecciano mentre mi stringe ancora di più a se.
-"voglio prenderti Eva, voglio affondare dentro di te, non ce la faccio più"- mi sussurra col fiatone.
Alle sue parole gelo, mi scanso uscito da lui.
-"sei davvero un porco! Non ho fatto in tempo neanche a darti un bacio e subito passi alle conseguenze"-
Mi guarda turbato, vedo la sua confusione in viso.
-"non ti capisco Eva"-
-"pensi solo al sesso, sei davvero ridicolo se pensi che io possa scopare di nuovo con te"-
Mi guarda e lascia la camera. Mi siedo sul letto, il mio cuore sta tornando a battere alla normalità, quando mi giro e lo vedo di nuovo vicino la porta a fissarmi.
-"io volevo solo far l'amore con te. Per farti dimenticare le cose più brutte che hai visto di me e farti conoscere quelle belle. Purtroppo, per te io sbaglio sempre, quindi ora me ne vado. Non riesco a vederti tra le mani di tuo cugino senza che io possa toccarti"- lo guardo pietrificata mentre lo vedo svanire nel corridoio.
Sbuffo mi alzo e comincio a correre nella sua direzione. Mi prendo il vestito altrimenti mi faccio anche una caduta solo per rincorrere questo bastardo.
-"Lucas aspetta"- lo chiamo e si volta di scatto.
Gli salto addosso e lo abbraccio così forte che sembra che il resto del mondo non esista più. Il suo odore è come una droga.... la droga migliore in assoluto.
Mi prende il mento con la sua mano e mi bacia.
-"Lucas fermo"- gli sussurro non facendo incontrare le nostre bocche. Lo abbraccio di nuovo fino a ritrovarmi con la bocca vicino il suo orecchio.
-"ti perdono, per tutto ciò che ho visto, ma non riesco a fidarmi di te, l'ho fatto tante volte e mi sono fatt male. Se davvero mi vuoi, dovrai aspettare"-
-"posso aspettare anche fino alla fine dei miei giorni"- mi sorride e mi prende per mano.
Sono le 21:00 e la festa ha inizio. Moltissime persone adorano il nostro vino e vedo il volto di mio padre molto soddisfatto.
I camerieri passano con il buffet ai tavoli, io non mangio niente a differenza di Clara Roby e Lucas. Bevo solo due bicchieri di vino. Mio fratello sta con una ragazza, seduto al tavolo con noi, mentre parla con Danny. Sono contenta che non si sia ricordato di Lucas, altrimenti altre domande.
L'orchestra suona e molti invitati vanno al centro della pista.
Al nostro tavolo rimaniamo io e Lucas quando lo vedo alzarsi e venire verso di me.
-"ti va di ballare mia piccola Sun?"- mi porge la mano e io mi alzo sorridendogli e dandogli la mia mano.
Abbiamo ballato per più di un'ora e ci siamo guardati sempre. Non abbiamo parlato, gli unici a farlo sono stati i nostri occhi; hanno riso, hanno pianto, hanno fatto l'amore; gli occhi, davvero sono lo specchio dell'anima;
Roby e Clara sono spariti come immaginavo. Danny è quasi ubriaco insieme a mio fratello mentre io e Lucas continuiamo a ballare.
Quando parte un lento Lucas mi attira a se e mi abbraccia.
-"mi è mancato sprofondare nei tuoi capelli, mi è mancato tutto di te Eva"-
Non rispondo perché sono così felice in questo momento che non mi verrebbero nemmeno le giuste parole.
Appoggio la mia testa sulle sue spalle e stiamo così. Lucas è il mio incubo preferito. Trascorriamo un po' di tempo in questa posizione quando sento molte persone urlare.
Mi allontano con la testa da Lucas per capire cosa stia succedendo ma non capisco niente.
Guardo papà ma non mi vede così anche mio fratello. Vedo solo lo spavento nei loro volti.
-"che succede Lucas?"- gli intreccio la mia mano nella sua e lo guardo.
-"non ho capito bene, Eva, hanno detto che qualcuno stava fuori con un fucile"-
-"ma è impossibile"- rido ma so che ciò che mi ha detto Lucas è la verità.
-"Eeeeeeevaaaaaaaa"- sento Vincent urlare il mio nome e mi guarda con il gelo in viso. Tutti gli invitati hanno lo sguardo su di me.
Lucas vede il mio tremolio e mi attira ancora di più a lui, quando a un certo punto lo vedo sbiancare.
Guarda tra le finestre e poi guarda il mio corpo. Vedendo la sua espressione mi guardo il corpo e mi paralizzo. Una piccola luce tonda rossa puntata sul mio petto. Spalanco la bocca, quando sento uno sparo; va nella direzione di Vincent in un lampo di è sdraiato per terra.
Io e Lucas facciamo lo stesso insieme a tutti gli invitati mentre altri spari arrivano.
-"Lucas"- dico sottovoce
-"hai il cellulare?"-
-"cosa devi fare Eva?"-
-"passamelo, chiamo la polizia"-
-"ma sei pazza, se qualcuno è dentro e ti sento?"-
-"credo che se qualcuno di strano stava dentro già ci fosse stato un morto, passamelo, veloce!"-
Prendo il cellulare in mano senza alzarmi troppo e chiamo la polizia.
Dieci minuti e arrivano tre macchine; ci alziamo tutti da terra. Vado ad abbracciare i miei genitori e mio fratello.
La polizia ci riunisce per farci le domande.
Non hanno trovato nessuno e non hanno visto nessuno che scappava. È molto strano, ma chi può odiarci così tanto?
Vedo Clara e Roby correre nel mio verso e abbracciarmi.
-"Eva stai bene? Eravamo in bagno e sentendo gli spari non siamo usciti"-
-"stiamo tutti bene ragazzi, non so chi è tanto cattivo da sparare! Non ne ho idea; la cosa peggiore è che erano rivolti a me e mio fratello. E la cosa migliore è che hanno sparato in alto per non prendere le altre persone, volevano solo noi"-
-"ma non hai nessun nemico Eva, è impossibile"- mi consola Clara
-"lo so, perciò non riesco a pensare a nessuno di tanto cattivo"-
Bevo quasi una bottiglietta d'acqua ma non riesco a calmarmi. Sono andati via quasi tutti e la festa è stata rovinata; non voglio ricordare le urla delle persone al primo sparo. I vetri delle due finestre sono rotti. Per non parlare di una statua che è caduta e ringraziando Dio nessuno era lì vicino.
I miei genitori avvisano che dobbiamo andare a dormire. Danny saluta e va a letto nella mia stanza, che si trova vicino a quella di mio fratello. Domani resta a pranzo quindi ho ancora un po' di tempo per stare con lui. Io non riesco ad andare a dormire da sola. Ho troppa paura.
-"mamma può rimanere anche Clara con me?"-
-"tesoro rimangono tutti, è pericoloso uscire, dopo quello che è successo"- mi rilasso all'istante.
Saliamo al terzo piano, dove non ci dorme nessuno ma ci sono comunque due stanze. E un'ala buia della casa, ci sono solo delle piccole lampade ad illuminare il grande corridoio.
-"io non ci dormo con Lucas"- afferma Roby ridendo.
-"dai Roby ho bisogno di Clara"- rispondo con fare dolce
-"allora, io dormo con Clara, però proprio perché sei tu Eva ti concedo un'ora con la mia amata"-
-"grazie, ma allora voi dormire in tre?"-
-"in tre????"- risponde quai gridando Roby.
-"Lucas dormirà con te Eva"- mi intimorisco. Come faccio a dormire con lui? Abbiamo appena chiarito, non me la sento di affrontare una cosa così grande. E se mi lasciassi andare e domani me ne pentirò? Se ci proverà ed io rifiutassi cosa accadrebbe?
Lucas mi stringe la mano capendo il mio stato
-"non ti preoccupare Sun, tu dormi nel letto ed io per terra"-
Passo un'ora in compagnia della mia amica. Per nostra sfortuna e per fortuna dei ragazzi non abbiamo pigiama quindi ci tocca dormire in intimo.
Roby viene a bussare alla porta e capisco che è arrivato il momento di andare da Lucas.
Apro la porta e vedo lui già disteso a terra con solo i boxer. Io mi infilo nel letto e spengo l'abat-jour.
-"Lucas"- lo chiamò ma non mi risponde; non credo che già dorme così lo muovo per il braccio.
-"che è successo Eva"- non posso vederlo per via del buio ma comprendo la sua agitazione.
-"ehm, vuoi dormire con me?"- le mie guance diventano rosse come il fuoco e sento all'improvviso una scarica elettrica provenire dal mio basso ventre.
-"cioè solo dormire!"- e rido
-" oh mia piccola Eva, va bene"-
Si infila sotto le coperte e i nostri respiri s'intrecciano. Mi abbraccia e comincia ad accarezzarmi la schiena, fino a scendere ai glutei. Sono in fiamme così mi avvicino di più e lo abbraccio.
-"Eva muoio dalla voglia di far l'amore con te. Ma non ti toccheró più con quando non ti farò capire che il mio cuore è tuo"-
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