Cap.5|"Roger Taylor"

Qualche ora dopo

Mi svegliai sul letto dove mi avevano ricoverata, ero ferma e immobile, mi avevano fasciato su tutto il corpo, come disse James. Pensavo e mi domandavo "Quando mi sarò tolto le fasce, come sarà il mio corpo?".
Si aprì la porta e arrivo James, che era intento a spiegare delle piccole cose, si sedette sul letto affianco a me e iniziò a parlare:
<<Tra qualche ora arriveranno i tuoi genitori che ti spiegheranno delle cose importanti, nel frattempo ti dico che ti potrai togliere le fasce il 27 luglio, te le potrai togliere anche durante la notte, ovvero tra 40 giorni e stessa cosa per la voce, non dovrai parlare, va bene?>>
Io mi chiedevo pensando, come avrei fatto a muovermi, a stare zitta e sopratutto mangiare per 40 giorni, visto che avevo delle fasce addosso.

Dopo qualche ora arrivarono i miei genitori si sedettero affianco al letto e mi chiesero come stavo, io feci un piccolo accenno, ero molto debole, non riuscivo a muovere le braccia e neanche il viso. Mio padre accarezzó la mia guancia per poi esclamare:
<<Ciao figliolo, vedi che io e tua madre abbiamo comprato un appartamento a Londra, la via è 18 Uffor ST, palazzo 57A-57F>>

Mi chiedevo come i miei genitori in questi quattro anni avevano guadagnato così tanti soldi, beh, di certo avranno lavorato moltissimo, mia madre mi parlò delle ragazze, "Stanno bene" mi disse, anche se loro (come disse mia madre) erano in pensiero per me.
Ad un tratto si aprí la porta e arrivò James che disse:
<<Allora, innanzitutto ciao Mike, ciao Brigit, vi volevo dire che tra tre giorni il ragazzo sarà dimesso e nello stesso giorno possiamo togliere solamente la fascia che stanno negli occhi, va bene?>>
Feci un cenno con la testa, ero felicissima di togliermi la fascia, almeno potevo vedere, se no rischiavo di cadere giù per le scale.

~~~

James con delle forbici tagliò la fascia, finalmente i miei occhi vedevano la luce, subito dopo prese un'altra fascia e l'avvolse dietro a metà testa fino vicino agli occhi e poi prese due dei suoi cappotti, sciarpe, scarponi, due paia di pantaloni larghissimi, cappelli, due guanti e un paio di occhiali da sole, per 40 giorni dovevo indossare quei abiti, in modo che mi sarei nascosta tra le fasce che indossavo, dopo essermi vestita, abbracciai forte James e lui sussurrò nel mio orecchio:
<<Abbi cura di te, ti voglio bene>>

~~~

Londra, 15 luglio 1974
I giorni passavano molto lentamente, motivo di fame e di sete, pensavo che quando mi sarei tolta le fasce la prima cosa che avrei notato sarà stato il mio corpo magrolino.
Volete sapere cosa ho fatto nelle prime settimane quando mi sono trasferita a Londra?
La prima cosa che ho fatto è stato quello di entrare nel nuovo appartamento, prima di entrare nel palazzo passó un signore, sulla cinquantina o sessantina di anni e si presentò così:
<<Hey, tu dovresti essere il nuovo ragazzo! Piacere, Arthur Henry>>
Ci scambiamo una stretta di mano molto amichevole, Arthur era una persona molto solare e sapeva della mia situazione, così mi aiutò con le valigie, che ne erano tre.
Quando entrai nell'appartamento la prima cosa che notai furono i mobili, l'appartamento era piccolo, c'era un letto matrimoniale, ai lati del letto c'erano due comodini, c'erano due finestre che illuminavano la stanza, una poltrona e un armadio, c'erano altre due stanze, il bagno (che era di fronte al letto) e la cucina.
Pochi giorni fa sono andata a cambiare i documenti per il nome e la sessualità, il mio nome di adesso mi rappresentava molto e mi piaceva anche, stare con quei abiti invernali e pesanti (comprese le fasce) si moriva dal caldo, non vedevo l'ora che arrivasse il 27 luglio, non vedevo l'ora di respirare l'aria fresca, non vedevo l'ora di vedere la mia nuova identità.
Guardai l'orologio, erano le 23:44, tutte le notti rimanevo sveglia, mi addormentavo verso le due o le tre di notte e mi svegliavo verso le sei o le sette del mattino, ha volte non dormivo nenache, ma caso strano, quella sera stavo prendendo sonno e dopo qualche minuto mi addormentai tra le braccia di Morfeo.

~~~

27 luglio 1974
Guardai l'orologio, 00:27, con il cuore che mi batteva forte nel petto, con coraggio entrai nel bagno, la luce era fioca, mi guardai allo specchio e dopo un po' riempí la vasca da bagno e dopo qualche minuto chiusi il rubinetto, ritornai vicino allo specchio e dopo qualche istante iniziai a togliere le fasce dai piedi, per poi arrivare alle gambe e subito dopo arrivai al petto. Arrivata alla faccia, feci un respiro e iniziai a togliere le fasce dalla testa, tolsi la cuffia dell'ospedale e i miei capelli (che erano scalati sulle spalle) toccarono la pelle soffice, tolsi le ultime fasce e poi finì, restai mezz'ora a vedere il mio corpo nudo, mi toccai in tutte le parti e infine entrai nella vasca e chiusi gli occhi, pronta per iniziare una nuova vita.

"Mi chiamo Roger Taylor, ho 22 anni e sono un ragazzo"

Spazio autrice :D💕:
Scusate se pubblico così presto, ma in queste settimane sto andando al campo estivo e dove vado io la linea non prende tanto bene :,,)
Nel frattempo ho iniziato a scrivere anche il sesto capitolo, dal prossimo capitolo iniziamo ad entrare nella storia del nostro caro Roger
Spero che il capitolo vi sia piaciuto uwu

La Borry❤️

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