7.

Non c'era traffico e arrivarono in pochi minuti, senza quasi aver pronunciato parola.

Harry aveva il sospetto che ormai i pensieri di Louis fossero concentrati sull'operazione dell'indomani.

L'aveva invitato al concerto solo per distrarsi da quella preoccupazione per qualche ora?

No, non poteva essere.

Dopo tutto, affrontava interventi difficili quasi ogni giorno.

" Non c'è bisogno che sali con me" disse Harry, quando Louis lo seguì fino al portone.

" Ti accompagno alla porta" insistette lui.

Harry premette il pulsante dell'interruttore a tempo, la luce si accese e salirono al secondo piano.

" Grazie per il concerto, mi è piaciuto moltissimo" disse Harry prendendo le chiavi dalla tasca " e grazie anche per il caffè..."

"Anche a me è piaciuto. Spero che ci saranno altre occasioni" rispose Louis in tono formale.

Harry pensò che era solo una frase educata.

Era certo che non gli avrebbe più chiesto di uscire insieme.

" Beh, grazie ancora" mormorò " spero che l'operazione di Jamie riesca. Io sarò di turno solo nel pomeriggio. Buona notte".

Louis non accennava ad andarsene e il suo sguardo penetrante cominciato a innervosirlo.

Quando la luce si spense all'improvviso e Harry tese la mano per riaccenderla, si sentì afferrare il posto in una morsa che gli impedì di raggiungere l'interruttore.

Poi Louis lo strinse fra le braccia e la sua bocca trovò la sua nell'oscurità.

Fu un bacio che rammentò a Harry che era un uomo maturo ed esperto.

Colto di sorpresa, Harry si trovò a rispondergli con inaspettata prontezza.

Non seppe mai quanto sarebbe potuto durare quel bacio perché ad un tratto la luce si accese e si sentì il portone chiudersi e delle voci su per le scale.

Louis lo lasciò.

Si guardarono per un momento abbagliati dalle luci poi Harry gli vide sulle labbra quello che interpretò come un sorriso ironico.

" Non era proprio il caso" farfugliò Harry.

Louis sollevò appena le sopracciglia.

"Non è così che deve finire una serata come questa? " chiese.

" No" disse Harry, duro, ferito nel sentirlo insinuare che si aspettasse di essere baciato. " Buona notte, professor Tomlinson"

" Buona notte, Harry"

Louis gli sollevò il mento e gli sfiorò leggermente le labbra con le sue.

"Non essere arrabbiato con me" mormorò.

Stava voltandosi per andarsene quando Niall e Peter arrivarono sul ballatoio.

" Oh, scusate" esclamò Niall guardando dall'uno all'altro a occhi spalancati.

Poi in tono più controllato disse:" Salve, Professor Tomlinson com'era il concerto?"

" Ottimo" rispose Louis " spero che anche voi vi siate divertiti."

" Oh, sì, moltissimo"

Louis salutò bruscamente e Harry lo sentì scendere gli scalini a due per volta come se non vedesse l'ora di andarsene.

" Ehi, vi abbiamo rovinato la scena madre?" chiese Niall mentre entravano in casa. " Ah, ora capisco. Ha allungato le mani e tu gli hai dato il due di picche"

" Mi ha solo accompagnato a casa" affermò Harry.

" E vi stavate dando la buona notte al buio" insinuò Niall.

" La luce si era appena spenta e stavo per riaccenderla quando siete arrivati voi" disse Harry sapendo di non riuscire troppo convincente.

" È per questo che sei tutto rosso?" lo canzonò Niall ridacchiando.

"E va bene, basta, che ne dite di un caffè per tutti?" aggiunse.

" Io no, grazie" disse Harry" l'ho già preso".

Augurò la buona notte e battè in ritirata nella propria camera, disgustato di scoprire che stava tremando.

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