37.
Il giorno della maratona dei letti, i turni erano stati prolungati e il personale ridotto al minimo, in modo che la maggior parte degli infermieri potesse partecipare alla manifestazione.
Sulle prime, Harry rimpianse di essersi offerto, perché si sentiva un po' sciocco a spingere un letto d'ospedale per strada, ma alla partenza anche tutti gli altri sembravano imbarazzati.
Comunque, l'atmosfera si riscaldò presto e alla fine l'esperienza diede luogo a una buona dose di allegria.
Il traffico era stato deviato e la strada era presidiato da vigili sorridenti.
Ci furono molte risate e qualche fischio di ammirazione da parte dei passanti, ma la raccolta dei contributi procedette a meraviglia.
Al ritorno in ospedale Niall, trionfante, espresse l'opinione che avessero almeno raddoppiato l'obiettivo e, con l'aiuto di Harry e di alcuni altri volontari, si mise a contare il denaro per poter annunciare il totale al ballo che, quella stessa sera, doveva concludere la settimana di manifestazioni.
Quando Harry arrivò a casa, Louis c'era già.
" Com'è andata la giornata?" chiese piuttosto brusco.
" Magnificamente. Niall dice che abbiamo più che raddoppiato l'obiettivo, ma sta ancora controllando. Sono un po' in ritardo perché abbiamo cercato di fare i conti per annunciare la cifra stasera".
" Chi ti ha portato a casa?"
" Nick "
Louis non disse altro e Harry salì in camera a cambiarsi.
Tirando fuori dall'armadio il vestito nuovo che aveva comprato per l'occasione, desiderò di non dover andare al ballo.
Sarebbe stata una tortura, lo sapeva.
Era quella in parte la ragione per cui si era lasciato andare a comprare quell'abito piuttosto costoso.
Aveva sperato che gli sollevasse il morale, ma lo aveva fatto anche per sfida a Zayn, pur sapendo perfettamente che in materia di fascino il dottor Malik poteva batterlo senza problema.
Ebbe tuttavia un momento di soddisfazione quando Louis lo vide vestito.
Era appena uscito dalla doccia con un asciugamano attorno ai fianchi e i capelli gocciolanti e Harry, cogliendo la sua immagine allo specchio, provò un tuffo al cuore al lampo di ammirazione che comparve nei suoi occhi.
Ma un momento dopo era scomparso senza lasciare altra traccia che un sorriso tirato.
Quando disse che era molto seducente c'era una nota di sarcasmo nella sua voce.
Rimase dietro di lui per un momento e gli mise le mani sulle spalle.
Le dita di Louis si mossero in una breve stretta e Harry pensò che stesse cercando il coraggio di dirgli qualcosa.
Colto dal panico scosse le spalle per allontanarlo.
Louis si staccò da lui bruscamente e cominciò a vestirsi.
Era davvero affascinante, pensò Harry, in smoking di velluto, quasi della stessa tonalità del suo abito e pantaloni neri.
Quando arrivarono al locale dove si svolgeva il ballo, il posteggio era già quasi pieno.
Era una bella serata e il luogo in riva al fiume era pittoresco e davvero romantico pensò Harry tristemente.
Nella sala suonavano alternativamente due complessi, uno tradizionale e uno rock e molte coppie stavano già ballando.
Harry si sentiva nervoso.
Quella sera si sarebbe mescolato a gente molto diversa da quella a cui era abituato....non le colleghe e i colleghi di lavoro con i loro ragazzi, ma chirurghi, specialisti e primari con i rispettivi compagni e altri personaggi importanti.
Era già andato un paio di volte con Louis a ricevimenti simili e si era sempre sentito fuori posto.
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