22.
La cerimonia nuziale si svolse nel giardino della casa di Louis.
Harry si sentiva più nervoso di quanto fosse mai stato in vita sua.
In piedi accanto a Louis, con la brezza che giocherellava con i suoi ricci e cogliendo lo sguardo di lui mentre il reverendo Coates pronunciava la formula di rito, ebbe la terribile sensazione che fosse tutto un errore, che non avrebbe dovuto legare se stesso e lui.
Provò un momento di panico, ma ormai non c'era scampo.
Gli fu chiesto di rispondere sì e sentì la propria voce tremante promettere che avrebbe amato e onorato Louis per il resto della vita, in salute e in malattia e in tutte le altre vicissitudini della vita.
Lanciò uno sguardo al profilo di Louis, forte e piuttosto solenne e si chiese se avesse dei ripensamenti.
L'amava davvero?
E lui lo amava?
Harry si sentiva più confuso che mai.
Si era lasciato convincere da Niall?
Aveva riflettuto sul problema in tutti i modi possibili e la conclusione era sempre stata la stessa: Louis lo faceva sentire come nessun uomo l'aveva mai fatto sentire prima, ma era amore?
Non era stato il solo ad avere dubbi.
Anche sua madre, quando le aveva telefonato, gli aveva chiesto con molta cautela se era proprio sicuro della sua decisione di sposare un uomo che conosceva così poco.
Alla fine venne il momento in cui Louis si chinò per baciarlo e finalmente un meraviglioso senso di calore sembrò fluire in lui attraverso le sue labbra.
Era una bellissima giornata.
Harry guardò il cielo azzurro e si domandò se era davvero felice.
Louis gli strinse la mano e lui lo guardò.
" Tutto bene?" gli chiese, mentre gli invitati si raggruppavano intorno a loro per le fotografie.
Harry annuì.
" Sei un po' pallido " disse Louis premurosamente.
" È solo un'opinione professionale " cercò di scherzare Harry. " Sto bene"
" Nessun rimpianto?" chiese Louis quasi con ansia.
" No certo!"
Aveva messo troppo calore nella risposta?
" E tu?" chiese.
Lui rise piano.
"Io ho quello che volevo"
Terminate le foto, gli sposi cominciarono ad aggirarsi tra gli ospiti.
Harry fece conoscenza con parenti e amici di Louis, tutta gente di cui fino a un mese prima, quando lui gli aveva chiesto di sposarlo, non aveva neppure sospettato l'esistenza.
Era nervoso e un po' intimidito, ma tutti furono molto cordiali.
Louis si era trovato molto bene con i suoi genitori.
Harry aveva temuto che si mostrasse un po' condiscendente nei confronti di un medico condotto di campagna, ma il giorno prima, quando erano andati fuori a cena tutti insieme, si era perfino vergognato di quel pensiero.
Louis e suo padre andavano perfettamente d'accordo.
Anche i dubbi di sua madre erano svaniti.
Louis gli era piaciuto moltissimo e l'unica preoccupazione restava la differenza di età.
" Sono solo dodici anni!" aveva protestato Harry.
" Beh, sì....e tu ne hai venticinque, non sei un bambino " aveva detto la signora Styles.
"Ma mi chiedo come mai ha aspettato tanto a sposarsi "aggiunse dopo una pausa.
" Non penserai che abbia scelto me come ultima risorsa! "
" No, tesoro, certo, non intendevo questo, ma è un uomo attraente..."
Harry aveva spiegato in poche parole la relazione di Louis con Zayn e sua madre aveva annuito con aria comprensiva.
" Sì, mi sembra un uomo a cui occorre molto tempo per superare un colpo simile. Ma sono sicuro che sarai felice, tesoro " aveva aggiunto, abbracciandolo.
Conclusa la cerimonia, Harry si sentì un po' meno teso, ma non vedeva l'ora di restare solo con Louis.
Solo allora sarebbe stato sicuro che tutto andasse bene.
Per il momento, non era previsto un viaggio di nozze.
" Possiamo sposarci subito e rimandare la luna di miele a più tardi. Altrimenti dovremmo aspettare qualche mese " aveva detto Louis.
Non gli era possibile assentarsi in quel momento, gli aveva spiegato, perché avrebbe dovuto rimandare degli interventi e non voleva piantare in asso pazienti che aspettavano da parecchio tempo o passarli ad un altro chirurgo.
Inoltre, erano in atto cambiamenti nel gruppo di ricerca di cui Louis faceva parte.
Doveva arrivare un medico dall'Inghilterra e lui sperava che, mettendo in comune le reciproche esperienze, avrebbero fatto molti progressi nelle tecniche di trapianto.
Gli aveva anche proposto di lasciare il suo lavoro da infermiere, ma Harry aveva insistito per conservarlo almeno per qualche tempo.
Era deciso, però, a non aspettarsi alcun trattamento di favore per il fatto che stava per sposare, forse un po' troppo in fretta, un eminente chirurgo e quindi non aveva chiesto giornate libere extra o cambiamenti di turno, tanto più che in reparto scarseggiava il personale.
Per il matrimonio avevano scelto un giorno in cui entrambi erano liberi.
Harry avrebbe dovuto trovarsi in ospedale il giorno dopo, ma non se ne preoccupava.
Le ombre si allungavano e il ricevimento volgeva al termine.
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