14.
La domenica mattina, alle 8:45, Harry era pronto, ben contento di non dover subire la curiosità di Niall, che era rientrato alle ore piccole e dormiva come un sasso.
Louis non aveva accennato a chi dovesse portare le provviste, quindi Harry preparò panini e tè per due in caso lui se lo aspettasse.
Era ancora abbastanza perplesso per quel secondo invito e, come la sera del concerto, si sentiva nervoso.
Uscì di casa senza far rumore e tirò fuori la bicicletta.
Stava gonfiando le gomme quando arrivò Louis.
Sembrava del tutto diverso dal freddo e talvolta irritabile professor Tomlinson o anche dal cortese frequentatore di concerti.
Indossava jeans e maglietta, proprio come Harry e appariva molto più giovane del solito.
" Ehi sembra che questa sia la tenuta ufficiale per le gite in bicicletta!" esclamò Louis notando il suo abbigliamento .
Harry sorrise improvvisamente a suo agio.
" Salve" disse.
" Devo dire che sta meglio a te che a me " commentò Louis facendo scorrere lo sguardo sulla figura di Harry i cui jeans aderenti e la maglietta sottolineavano il suo fisico longilineo. " Le uniformi da infermiere non rendono molto giustizia agli attributi del tuo corpo, vero?"
Harry, imbarazzato, mise a posto la pompa e disse con la maggior naturalezza possibile:
" Beh, sono pronto"
Depose la borsa delle provviste nel cestino dietro la sella e l'assicurò saldamente notando che anche Louis aveva una borsa simile nel proprio cestino.
" Pensavo di non sprecare energie respirando gas di scarico sulle strade principali e di andare in treno fino a Lilyday " propose Louis.
" Mi sembra una buona idea" convenne Harry.
Sul treno, Louis apparve così rilassato che Harry ricominciò a dimenticare chi era il professor Tomlinson.
Per la maggior parte del tempo gli parlò delle gite in bicicletta che aveva fatto in Europa e anche in Thailandia, facendolo ridere a crepapelle con il racconto dei buffi incidenti che gli erano capitati.
Prima della fine del viaggio erano passati a considerarsi quasi due amici.
Era una giornata calda, ma il sole non era cocente, c'era un leggero vento, perfetto per pedalare in scioltezza.
Harry lasciò che fosse Louis a decidere la direzione da prendere e fu ben contento che avesse scelto stradine fuori mano, dove il traffico era inesistente e l'aria fresca e pulita.
Era l'ideale per aguzzare l'appetito e dopo un'ora Louis osservò:
"Direi che è ora di pranzo, no?"
Svoltò per un sentiero che ben presto li condusse ad un boschetto.
Più oltre le colline si stagliavano ormai molto vicine contro l'azzurro del cielo.
" È uno dei miei posti favoriti " disse Louis smontando e proseguendo a piedi lungo un sentiero sabbioso che costeggiava un ruscello. " Ho abitato da queste parti quando ero ragazzo"
Arrivarono in una radura nei pressi del ruscello.
" Perfetto" sospirò Harry soddisfatto appoggiando la bici a un albero. " C'è tanta pace! Proprio quello che ci vuole per riposare la mente e il corpo"
Louis lo studiò per un lungo momento.
" Sì" mormorò e Harry provò l'imbarazzante sensazione che non stessero parlando della stessa cosa.
Si sistemarono sull'erba e passarono la successiva mezz'ora divorando i panini di Harry e la torta salata preparata da Betsy, innaffiando il tutto con il tè di entrambi i thermos.
Alla fine non rimase che una piccola porzione di torta salata.
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