10.


Erin fu la prima a riprendersi.

" Oh, buongiorno, professore" disse con forzata allegria. " Scusatemi, devo fare un salto in laboratorio" concluse e dopo un momento era sparita.

" Ti dispiace se mi siedo, Harry? Hai fretta anche tu?" chiese Louis.

Non sorrise e il suo sguardo era freddo e accusatorio.

Me lo dirà personalmente pensò Harry.

Aveva avuto la decenza di non parlarne con Faccia di pietra, ma forse solo perché c'era appena stata una discussione tra di loro.

Si fece coraggio in attesa di quella che riteneva un'inevitabile lavata di capo e disse: "No, ho ancora qualche minuto"

Bevve un sorso di caffè senza osare guardarlo.

Era insolito che uno dei pezzi grossi del personale medico si mescolasse agli infermieri in mensa.

Qualcuno dei dottori più giovani o dei tecnici lo faceva, ma i chirurghi se ne stavano nella parte della sala a loro riservata.

Harry si guardò attorno, ma nessuno li stava osservando con curiosità.

" Hai visto Jaime?" chiese Louis.

Harry sì azzardò a guardarlo.

"Sì. Ma come sta realmente?"

Gli occhi di Louis si fissarono nei suoi e parvero dire o chiedere cose che non riusciva ad esprimere a parole, ma che erano del tutto diverse da quelle che la sua bocca pronunciava.

"Credo che ce la farà. È un lottatore nato"

" Lo spero " disse Harry rigido.

" Resterà in terapia intensiva per qualche giorno"

" Naturalmente"

Ci fu silenzio.

Harry si sentiva a disagio, incapace persino di discutere il caso di Jaime con intelligenza.

Aspettò che Louis dicesse ancora qualcosa sull'operazione, ma lui si limitò a guardarlo bere il caffè, pensieroso.

Non nominò neppure Nick.

Alla fine Harry disse:

" È meglio che vada"

Si alzò, chiedendosi se Louis era andato al suo tavolo solo per dire due parole su Jaime.

Pareva di sì, ma era un po' strano.

" Harry...."

Harry si voltò con aria interrogativa.

Guardando i suoi capelli lisci e gli occhi azzurri penetranti, provò un leggero brivido al ricordo delle labbra di lui sulle sue, calde, insistenti ed esperte, così diverse da quelle di Nick.

Nick era un superficiale, invece Louis nascondeva certamente profondità insospettate e Harry sapeva senza ombra di dubbio con quale dei due avrebbe preferito fare l'amore.

Quel pensiero lo fece arrossire, ma Louis non mostrò di accorgersene.

Un'espressione quasi cinica gli incurvò le labbra.

Si strinse nelle spalle e disse:

" Niente....Buonasera"

Harry mormorò un saluto e si affrettò ad andarsene.

Aveva avuto l'intenzione di rimproverarlo e poi aveva cambiato idea?

O riteneva che l'episodio fosse troppo insignificante per parlarne?

C'era un'infinità di gente a cui non si sarebbe mosso un capello vedendolo baciare Nick, ma in un certo senso si era aspettato che Louis lo considerasse riprovevole in servizio o che ne fosse geloso.

Forse non l'aveva riconosciuto, le porte dell'ascensore si erano chiuse in fretta.

Poi ricordò il disprezzo che gli aveva letto negli occhi.

Sapeva benissimo che era lui.

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