"Anna, posso chiederti una cosa?" Annuisco continuando a fissare il soffitto sopra di noi, così come sta facendo Marc. Siamo entrambi esausti, probabilmente vorremmo solo dormire il prima possibile, ma per qualche strano motivo non riusciamo proprio a smettere di parlare.
"Tu credi in qualcosa di particolare, tipo il destino?" La domanda mi sorprende, anche se ad essere sincera mi sembra un normale argomento da affrontare alle tre del mattino. Si sa, di notte le conversazioni sono sempre più profonde e, soprattutto, più vere.
"Si, molto. Credo che in qualche modo ci sia già una vita destinata a noi, un percorso già tracciato che ci porterà inevitabilmente alla felicità" Rispondo seriamente, voltandomi un poco per poterlo osservare in viso. La luce fioca della città entra attraverso la finestra illuminandogli i lineamenti, cosa che mi ricorda molto la famosa notte ad Ibizia, ormai più di un mese fa.
Com'è cambiata la mia vita da quella sera, eppure sono tornata a dormire nello stesso letto di Marc. Se non è destino questo...
"E tu?" Chiedo dopo qualche secondo di silenzio, sentendolo sospirare.
"Devo crederci. Quando faccio una curva a 300 km all'ora, o un salvataggio impossibile...Perfino quando cado e mi sento librare in aria. Devo credere ci sia un qualcosa che mi faccia arrivare a ciò a cui sono destinato, anche se non so di cosa si tratti".
Sentire Marc parlare con tranquillità e serietà è decisamente una delle cose più inaspettate di questo ultimo periodo. È bello quando ride e scherza, ma ragionare con lui su temi importanti mi fa capire come questo ragazzo riservi molto, molto di più.
"E nella vita invece, anche lì credi nel destino?" Continuo io, ora più che mai sveglia e interessata al discorso.
Marc si posiziona su un fianco, così da potermi guardare in faccia mentre parla, ed io faccio lo stesso.
"Mi stai chiedendo se credo in una specie di amore romantico e illimitato?" Dice ridendo "Si, ci credo" Risponde poi, regalandomi uno degli sguardi più intensi che abbia mai provato in vita mia.
"Anche io" Mi affretto a dire, per interrompere quella sana tensione creatasi.
"Insomma, è bello pensare che là fuori ci sia qualcuno destinato solo a me. Proprio a me. Anche se le mie amiche dicono che sono troppo innamorata dell'amore e che mi faccio troppi film" Concludo con una lieve risata, che si sprigiona con più forza nel momento in cui viene assecondata dalla sua.
"È bello essere innamorati dell'amore, non dovresti preoccupartene" Afferma lui ancora con un sorriso sul volto, mentre io sono sicura di essere arrossita pesantemente.
"Però a volte ti prendi dei pali allucinanti eh! Mica è tutto rose e fiori nel mondo reale" Aggiungo ridendo, osservandolo mentre annuisce divertito.
Poi, improvvisamente, torna a guardarmi serio. "Non penso tu non possa piacere a qualcuno Anna, detto proprio onestamente".
Lo sentite il mio cuore esplodere nel petto? Perchè io sì, e fa dannatamente male, ma è fottutamente bello.
"Signor Marquez certe affermazioni potrebbero essere fraintese". Sorridiamo entrambi, leggermente imbarazzati, poi lui si avvicina a me di qualche centimetro, portando i nostri nasi a sfiorarsi.
"Magari voglio che vengano fraintese"
Sussurra con una voce insolitamente roca per lui.
È un momento speciale, di quelli che ricordi per tutta la vita, ma lui riesce a renderlo ancora più magico.
Sorride, non fa molto altro. Rimane lì, a pochissimi centimetri da me e dalle mie labbra, e sorride.
"Sembri un castoro, un piccolo e carinissimo castoro" Dico io, facendolo ridere.
"E tu ami i castori, vero?" Mi chiede, facendomi annuire.
Non so dirvi per quanto tempo ancora rimaniamo così, naso a naso, con gli occhi che non riescono proprio a separarsi.
I suoi, castani e perennemente pervasi da una luce gioiosa. I miei, di un azzurro intenso, con la pupilla probabilmente dilatata, fin troppo dilatata.
"Mi prometti una cosa?" Domando io dopo qualche minuto di incessante silenzio, risvegliando quell'atmosfera un pò addormentata. Marc non parla, si limita ad annuire.
"Promettimi che quando qualcuno ti parlerà di me, in qualsiasi modo o circostanza, tu avrai per sempre quel grande sorriso da castorito che tanto amo".
Sorride, proprio come richiesto, e mi porta una mano fra i capelli.
"Te lo prometto" Sussura. Poi annulla anche quei pochi centimetri rimasti fra di noi, sfiorando le mie labbra.
Un brivido percorre ogni parte del mio corpo, facendomi venire la pelle d'oca.
Le sue labbra, morbide e dolci, si scontrano delicatamente con le mie, dandomi un sollievo immediato da qualsiasi sensazione provata fin'ora.
Porto una mano a mia volta dietro la sua testa, per avvicinarlo ancora più a me.
Schiudo le labbra per lasciare libero accesso alla sua lingua, molto più irruenta rispetto al calmo gesto di prima.
Quello che era un semplice e casto bacio si trasforma in un desiderio che così forte non l'avevo mai provato.
Ho bisogno di Marc, del suo respiro leggero, del suo profumo, del suo alito che sa di menta fresca, della sua risata e di tutto ciò che lo rende quello che è.
AnnaTorres
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AnnaTorres Last night 💄🔥
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LolaSantos Ciao autostima, ciao ciao!
Clara.Oviela 🤯🤯🤯🤯
Marcmarquez93 Buenas tardes señorita 😜
/AnnaTorres 🐿🧡 L'emoji del castoro non esiste :(
Matheo_Blanco Guapaa
/AnnaTorres Matthew 😍😍
9 Agosto 2017
Ci metto un pò ad aprire gli occhi, stanchi e ancora infiammati per le poche ore di sonno.
Devo ammettere però che i ricordi della notte appena passata riaffiorano molto rapidamente, specialmente quel lungo ed interminabile bacio con Marc.
Marc, che ora dorme beatamente al mio fianco, sdraiato a pancia in giù con il petto nudo.
Io sono ancora vestita con la camicia che ieri mi faceva da abito da sera, ancora truccata, ma decisamente spettinata.
Cercando di far piano per non svegliarlo, mi alzo andando nel grande bagno della lussuosa stanza d'albergo, insieme al mio fidato trolley che fortunatamente ho con me.
Ci metto quasi un'ora per lavarmi, asciugarmi e rendermi presentabile, tempo abbastanza lungo per far sì che il ragazzo si svegli.
"Buongiorno" Mormoro titubante entrando nella sala principale e cercando di appellarmi a tutte le mie forze per non far cadere il mio sguardo sul petto e sugli addominali abbronzati di Marc.
"Ciao Anna, pensavo fossi andata via" Biascica ancora assonnato, passandosi una mano prima in viso e poi tra i capelli.
Scuoto leggermente la testa "Non sono mica te". Ecco, forse questa potevo risparmiarmela, ma fortunatamente il ragazzo la prende come suo solito sul ridere, facendomi rilassare.
"Ora che fai?" Mi domanda alzandosi e dirigendosi a passo lento verso il bagno, alle mie spalle. "Veramente non saprei, pensavo di passare questi giorni con Lola, ma dubito sia dello stesso avviso" Ridiamo entrambi prima che Marc proponga un piano giornaliero ben accetto dalla sottoscritta "Io ho quell'impegno con Alex dopo pranzo, poi sono libero. Che ne dici di fare un giretto per Berlino insieme?".
Lo guardo dritto negli occhi, come se cercassi di capire le sue intenzioni, cosa ovviamente impossibile.
"E va bene Marquez, ci vediamo qua alle 14, può andare?" Annuisce pensieroso, liberando poi uno dei suoi caratteristici sorrisi.
"Anna! Anna aspetta, hai dimenticato una cosa" Mi richiama quando ormai ero già sulla porta, pronta ad uscire.
Mi volto di scatto lamentandomi di me stessa "Se non dimenticassi qualcosa non sarei me! Cos'ho lasciato stav-" Le sue labbra incontrano le mie improvvisamente, non lasciandomi il tempo di finire la frase.
Rimaniamo così incollati per qualche secondo, prima che lui faccia qualche passo indietro ridendo "Ora puoi andare" Dice sparendo nel bagno e lasciandomi a fissare la stanza vuota.
Penso proprio che mi farà impazzire prima o poi.
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