37. Tua per sempre
||ANNA||
Mia mamma e Lola sono andate in Chiesa per verificare sia tutto a posto, mentre mio padre è dal carroziere per la macchina.
Io sono venuta a rifugiarmi nel capanno sul retro, dove al fianco della moto riparata da papà e Marc, si trova ora la mia.
Osservo ancora quel numero 5, quelle iniziale e quelle gomme mai sporcate.
Mi ricordo solo ora di come siano passati tre anni dal primo incontro con il pilota, tre anni da quando la mia vita è stata completamente stravolta.
Si dice che si vorrebbe sapere di essere nei bei vecchi tempi quando ci si è dentro, ma la verità è che io lo sapevo. Sapevo di essere sul più bello, ma nonostante questo mi sembra di non essermi goduta nulla.
Non Jorge e il lavoro alla Ducati, non Marc e il suo sesto mondiale, non Alex e la nostra normalità.
Ed ora mi ritrovo seduta a terra in un capanno impolverato, aspettando che l'uomo di cui sono innamorata venga a darmi un solo motivo per scappare con lui.
"Anna sei qui?" Chiede proprio lui, aprendo lentamente la porta metallica.
Alzo lo sguardo, sorridendo nel solo vederlo.
"Sai qualche giorno fa mi sono ritrovata a scrivere la promessa di matrimonio" Inizio io, invitandolo a sedersi al mio fianco.
"Ho scritto di getto e vorrei farti sentire cosa ne è uscito" Lui annuisce, afferrandomi la mano, mentre io prendo il cellulare e inizio a leggere la nota salvata.
"Oggi, 5 luglio, sono tre anni dal giorno in cui ci siamo conosciuti. Ricordo i tuoi occhi, buoni, il tuo sorriso, il tuo profumo e perfino i tuoi capelli scompigliati. Di quel periodo ricordo solo te, solo noi. Il cuore che batteva sempre a mille, le mani sempre legate, le promesse che non abbiamo mantenuto. Ricordo il tuo primo 'ti amo' e le infinite lacrime di gioia.
Quel giorno, senza saperlo, mi promettevo la felicità. Mi promettevo di non lasciarti mai, di lottare per noi e per quel grande amore che ci ha travolti.
Oggi so che così non è, so che non staremo insieme per sempre e che le tue labbra non le sentirò più. Ma voglio che tu sappia che quando parlerò d'amore, penserò a te, e che se mai un giorno dovessi avere bisogno di me, ovunque tu sia, arriverò.
Ora devo andare, perché ho promesso a qualcun'altro di sposarlo, però, castorito, se avessi la forza di dirmi anche solo una parola, anche solo sussurrarla, sappi che io sono pronta a mollare tutto e a venire via con te. Perchè non mi interessa di nessun altro che non sia te, perchè non voglio nessun altro che non sia te.
Perchè se ami qualcuno, io credo che tu debba sempre dirglielo, fosse anche la cosa più sbagliata del mondo.
Perché si sa, l'amore spesso sbaglia posto e tempo, ma mai persone.
Prometto, tua per sempre, Annabella".
Sento che trema, così come me, ma tace.
Rimaniamo così per qualche minuto, prima che lui si alzi andando verso l'uscita.
Non dice nulla, forse sapendo che se rimanesse ancora un solo istante, manderei tutto all'aria e lui, da perfetto fratello maggiore, sceglierà sempre la felicità di Alex a discapito della propria.
Aspetto il tempo necessario per essere sicura sia andato via, poi mi alzo e vado a rifugiarmi in bagno.
AnnaTorres
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AnnaTorres Ricordi di una vita fa. Di Ibiza, i capelli che sanno di mare, la sabbia ovunque. Il sorriso che non perdevo mai, il cuore a mille e gli occhi che brillavano di ingiustificata felicità. Ricordi di avventure, di colpi di testa e scommesse fortunate.
Comunque vada, quel sorriso lì non perderlo mai 🧡
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5 Luglio 2020, mezz'ora dalle nozze
Scendo le scale di casa con il lungo vestito principesco addosso, i capelli mossi semi raccolti che mi coprono parzialmente la schiena, altrimenti nuda.
Vedo mamma emozionata, Lola che mi sorride e Clara, finalmente anche lei.
Vedo papà, che mi aspetta sulla porta del suo ufficio, invitandomi ad entrare.
Quante litigate fra queste quattro mura, quante scornate fra due anime forse troppo simili.
Non mi fa sedere, per la prima volta, ma rimane anche lui in piedi davanti a me.
"Annabella, concedimi di chiamarmi così almeno oggi" Sorridiamo entrambi.
"Annabella, so che il nostro non è stato il più bel rapporto al mondo, che sono stato duro spesso, forse troppo. Ma oggi è un'altra storia, perchè diventi donna. E non per il matrimonio, quello è una formalità" Se lo sentisse mamma lo ucciderebbe e il suo sguardo lascia intendere come anche lui lo sappia.
"Diventi donna perché oggi puoi prendere una decisione, la decisione più importante della tua vita. D'ora in avanti non potrai rifugiarti a New York se qualcosa andrà male, ma dovrai affrontarla con le testa alta, come ogni Torres che si rispetti.
Quindi lasciami dire una cosa Anna, qualsiasi sia la tua scelta oggi, non deludere te stessa".
Trattengo a fatica le lacrime.
Per la prima volta in vita mia sento di essere apprezzata da mio papà, sento che tuttosommato nel suo cuore c'è posto anche per sua figlia e questo non ha prezzo.
Sembra mi legga dentro, sembra sappia cosa sto pensando e, come spesso accade, ha le parole giuste al momento giusto.
Non sarà stato il padre migliore del mondo, è vero, ma oggi è onestamente fiero di me.
Marcmarquez93
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Marcmarquez93 Mano nella mano, oggi più che mai ♡ Te quiero hermanito 🤵🏼🏍
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Alexmarquez73 Da 👶🏼a 🐧è un attimo
Jorgelorenzo99 🥺🥺🥺
Valeyellow46 Auguri Alex!
Motogp Best duo on the grid
||MARC||
"Si può sapere dov'eri finito?" Chiedo esausto ad Alex, dopo averlo letteralmente cercato ovunque. Si sa che le spose arrivano in ritardo, ma lui è lo sposo e dev'essere all'altare quando Anna arriverà.
"Scusa, crisi momentanea. Anna era presa dai ricordi, o così mi ha detto" Si giustifica mio fratello, che è già impeccabilmente preparato per il suo grande giorno.
"E tu hai visto la sposa prima del matrimonio?" Urla istericamente Jorge, facendo calare un breve silenzio prima che tutti i presenti, quindi i testimoni dello sposo, scoppino a ridere.
L'atmosfera si rilassa di colpo, mi devo ricordare di ringraziare Jorge dopo la cerimonia.
"Allora ripetiamo per un'ultima volta. Le moto sono fuori, così come la macchina che accompagnerà te Alex.
Quando sei pronto, partiamo" Dico controllando per l'ennesima volta l'orologio.
"Io credo di essere pronto, per quanto possa essere possibile. Andiamo a dare fine alla mia vita da giovane partito?" Scherza Alex, per distogliere quell'ansia che evidentemente lo attanaglia, ma come biasimarlo.
Annuisco, dandogli una pacca sulla spalla e invitando tutti ad uscire dall'albergo.
Ci siamo, si và in scena.
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