34. Natale

||ALEX||

Arrivo al circuito ancora travolto dall'adrenalina di questa mattina, indossando fieramente la maglia della mia vittoria nel mondiale.
È bello che per una volta si parli più di me che di Marc, mi fa sentire al settimo cielo.

Provo a chiamare Anna ripetutamente, non trovandola nel box, ma visto il suo non rispondere suppongo si trovi in pista.
Mi sto proprio dirigendo lì quando delle immagini sui monitor catturano la mia attenzione.
Un inquadrato Marc scende dalla moto, andando dritto verso la mia ragazza.
Non so cosa si dicano, ma lei lo segue e si posiziona al suo fianco in griglia.
Conosco Anna e so, mio malgrado, che quello sguardo non sarà mai dedicato a me.

Sono innamorato di lei dal primo istante in cui l'ho vista, bella ed allegra in quella discoteca ad Ibiza.
Il solo pensiero di poter stare con lei mi è sembrato irragiungibile un tempo, ma ora lei è mia, ama me e ha scelto me.
Eppure sembra che lei e mio fratello siano inseparabili, come due calamite inevitabilmente attratte l'una dall'altra.
Si guardano, si cercano, si parlano senza aprir bocca. Hanno una sintonia che io e lei non avremo mai, ma nonostante tutto Anna ha scelto me.

Ricordo quel Natale del 2017, ricordo di essere andato a riprenderla alla stazione e di averla sentita fare l'amore con Marc nella stanza affianco.
Avrei voluto ucciderli, ma sembravano felici.
È stata la notte peggiore della mia vita, perchè sentire la ragazza che amate dire strozzando il nome di vostro fratello, per non fartelo sentire, è forse la tortura più grande che esista al mondo.
Il giorno dopo, al mio risveglio, Anna non c'era già più.

Mi scuoto dai miei pensieri nell'istante in cui la vedo entrare nel box, con lo sguardo basso.
Non penso si sia accorta di me, non fino a quando sono io stesso a richiamarla al mondo reale.
Alza la testa, sorridendomi.
È un sorriso spontaneo e sincero, segno del fatto che non si sia resa conto di quanto appena successo.
Perchè lei è così, quando è con lui non capisce più niente.

"Ti amo" Le dico prendendola d'improvviso, notando sul suo viso un'espressione confusa.
Mi guarda negli occhi con dolcezza, come qualcuno che sa di dover mentire, ma lo fa con tutto l'affetto del mondo.
"Anche io ti amo Marc" Si alza sulle punte e mi bacia.
Non l'ha fatto di proposito, questo è certo, e la bontà con cui si stringe a me dopo questo gesto è disarmante.
Lei non lo sa, ma mi ha appena strappato il cuore dal petto.
Eppure il solo fatto che sia lì, con me, e si rifugi nelle mie braccia, mi fa credere che forse, sotto sotto, un po' ami anche me.

25 Dicembre 2019, Cervera

La mattina di Natale a casa Marquez l'abbiamo sempre vissuta con un trasporto fuori dal normale. Io e Marc non siamo mai del tutto cresciuti, perciò continuiamo a fare a gara per chi arriva per primo in salotto a sbirciare i regali.
Quest'anno, però, abbiamo una persona in più.
Anna scende le scale ancora assonnata, con una mia maglia a farle da vestito e i capelli scompigliati.
Mugugna una sorta di buongiorno e si siede a terra al nostro fianco.

"Allora, avete capito cosa riceverete?" Ci chiede ridendo, stropicciandosi gli occhi per svegliarsi.
"Oh noi sì, ma per te non c'è neanche un pacco qui sotto, se escludi una teiera da parte di mamma. Non so cosa te ne farai, ma fingiti sorpresa" Scherza Marc, facendoci ridere.
Fa giusto in tempo a finire la frase, che i nostri genitori compaiono in salotto, con in braccio i nostri amati bassotti, addobbati a festa.

Come da tradizione, prima di aprire i regali ci aspetta un'abbondante colazione, con tanto di biscotti alla cannella e casetta di pan di zenzero.
"Anna, tu avevi delle tradizioni a casa?" Chiede mia mamma, intavolando una conversazione.
La ragazza si incupisce leggermente, limitandosi a dire che questo è di gran lunga il miglior Natale che abbia mai passato.

"Per favore, possiamo aprire i regali ora?" Implora impaziente Marc, che in questo periodo dell'anno è più infantile del solito.
Ci alziamo tutti da tavola recandoci nuovamente sotto l'albero e iniziamo ad aprire i vari pacchetti.

AnnaTorres

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AnnaTorres Christmas at Marquez's house 🎄❤

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Jorgelorenzo99 😍😍😍😍
/AnnaTorres Amore mio💖

LolaSantos Auguri bebecitaaaa

Marcmarquez93 Ma sfrutta pure la porta di casa nostra eh, non preoccuparti
/AnnaTorres 😜😜

Anna&MarcFANS CASA MARQUEZ 😍

||ANNA||

Osservo divertita i maglioni coordinati che sono stati regalati ai due fratelli, valutando come una teiera non sia poi così male come regalo.
"Bene, abbiamo altro? Cos'è quel pacchetto sottile?" Chiede la signora Marquez, afferrando un piccolo pacchettino rosso.
Il biglietto a quanto pare porta il mio nome, il che mi sorprende.
"Questo è da parte mia" Dice Alex arrossendo, prendendolo dalle mani di sua madre e porgendomelo.
Lo ringrazio sorridendo, aprendolo con cura.
All'interno vi si trovano due biglietti per Parigi, precisamente per la notte dell'ultimo dell'anno.
"Alex è fantastico, sai quanto amo Parigi!" Esclamo saltandogli praticamente al collo, ma il mio entusiasmo viene interrotto praticamente subito.
"Alex, ma non dirmi che ti sei dimenticato! Lo sai che quest'anno avevo promesso a zia Antonia che saremmo andati da lei a Madrid" Esclama suo papà, sconsolato.
Mi volto verso il mio ragazzo, sperando in qualche modo possa sottrarsi a questo impegno, ma a giudicare dal suo sguardo così non è.
Mi spiegano che la zia è stata malata per anni, non potendo festeggiare, ma ora è finalmente in salute e non aspetta altro che i suoi nipoti per festeggiare il nuovo anno insieme.
"Beh sono pur sempre due biglietti, puoi andarci con Lola se ti va. So che anche lei amava Parigi, mi pare" Fa spallucce un abbattuto Alex, continuando a scusarsi per tutto il resto della giornata.

La mattinata di regali non è però finita, contrariamente a quando pensassi.
"Scusate, ma ci sarebbe anche il mio regalo per Anna" Dice quasi imbarazzato Marc, alzandosi in piedi.
Lo guardiamo tutti straniti, ma ovviamente lo assecondiamo.

Ah, non ho ancora detto quanto io sia felice ci sia anche lui con noi. Da quel che so doveva passare il Natale con Melanie, ma pare lei non abbiamo preso bene quel gesto in Malesia, tanto da portare la storia al capolinea.

"Vi muovete?" Ci incita Marc, allungando una mano nella mia direzione per farmi alzare.
Prima ci invita a vestirci, visto che a quanto pare dovremo uscire.
Non so cosa mi aspetti, ma sono estremamente curiosa. Se c'è qualcuno che può battere due biglietti per Parigi come regalo, questo qualcuno è il signorino qui davanti.
Impaziente ci attende all'ingresso, rallegrandosi quando finalmente lo raggiungiamo.

"Tu aspetta qui" Mi dice puntandomi il dito contro, sorridendomi.
Faccio come mi dice, fermandomi poco fuori la porta.
Lo seguo con lo sguardo mentre entra nel garage, uscendo con un pacco gigantesco, che in qualche modo riesce a spingere fin davanti a me.
La scatola è ricoperta di carta da pacchi, con un grande fiocco rosso sulla parte superiore e il fondo aperto.
"Apri tu o apro io?" Chiede elettrizzato.
Sembra un bambino in questo momento, con il grande sorriso da castoro e gli occhi che brillano.
"Fai pure tu" Rispondo, rimanendo in attesa.
Ha la sua fatica per alzare la scatola, ma il suo interno mi toglie il fiato.

Tra tutti i regali che ho mai pensato di ricevere in vita mia, questo non è mai stato nemmeno lontanamente nella lista.
Eppure, per qualche strano motivo, è il più bello che abbia mai avuto.

Sotto la scatola compare infatti una moto da cross, con il numero 5 impresso davanti e le mie iniziali incise sul fianco.
Mi avvicino passando un dito sulle quattro lettere, emozionata.
"Una moto?" Domanda quasi schifato Alex, con il tono di chi pensa di aver vinto a mani basse la gara per il dono più bello.
"Una moto!" Ripeto io, ma con molto più entusiasmo.

Ricordo di aver chiesto a Marc di insegnarmi ad andarci, ma lui si è sempre rifiutato. Diceva che non avrebbe rischiato il mio osso del collo per compiacermi, ma sapevo che prima o poi avrebbe ceduto.
Faccio il giro fino a raggiungere il ragazzo, in piedi dietro di essa e con un viso terrorizzato.
Si vede che è indeciso, non capisce se mi piaccia o no, il che lo confonde.
"Grazie" Dico quando sono ormai vicina a lui, abbracciandolo con forza.
Sento il suo cuore battere a tremila nell'entrare a contatto con il mio.
Non ci abbracciavamo da due anni ormai.

Sento il suo calore e il suo profumo, sento Marc e lo sento mio, per qualche brevissimo istante. Ed è la sensazione più bella del mondo.

31 dicembre 2019, Parigi

Metto piede fuori dall'aereoporto, sorridendo nel sentire la fredda neve cadermi sul viso.
Lola aveva già impegni per capodanno, qualsiasi essi siano valevano la pena di non venire a Parigi con me.
Ma non mi sono lasciata demoralizzare, decidendo di partire da sola e godermi la città dell'amore in solitaria.
Ho anche lasciato il biglietto sul tavolo di casa Marquez, sia mai che all'ultimo Alex cambi idea e mi raggiunga.

Non abbiamo esattamente litigato prima di partire, ma non ho preso benissimo il suo poco desiderio di passare questa notte con me invece che con la sua famiglia.
So di essere egoista nel dirlo, ma è il nostro primo capodanno insieme e lo passeremo a distanza.

Ogni brutto pensiero scompare nell'istante in cui metto piede nella stanza d'albergo, già prenotata dallo stesso Alex, con vista mozzafiato.
I tetti sbiancati, la Torre Eiffel e l'aria parigina mi ridanno immediatamente il buonumore.
Mi butto sul letto cercando spunti su come passare la serata, fino a quando decido di uscire e lasciarmi stupire da cosa succederà.
In fondo Parigi è Parigi e si sa che è piena di sorprese.

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