27. La mia condanna

17 novembre 2017

Dopo qualche giorno di inaspettato relax a casa Torres, è arrivato il giorno della partenza.
Ci aspetta Montecarlo e la prestigiosa premiazione che conclude ufficialmente l'anno appena trascorso sulle piste.
Non mi aspettavo un invito da parte di Marc, eppure il ragazzo non sembra averci pensato troppo nell'invitarmi come sua accompagnatrice per il galà.

Ci ritroviamo in questa grande suite, la vista sulla città è da togliere il fiato, ma la mia attenzione è interamente catturata dal pilota alle mie spalle, mentre lotta con un papillon.
"Tanto bravo in pista, tanto imbranato fuori" Commento io ridendo, avvicinandomi a lui per sistemargli il look.
Lui mi sorride, sporgendosi in avanti per lasciarmi un fugace bacio.
Ecco, ora mi sento proprio come Cenerentola prima del ballo. Ho un vestito fantastico, un principe azzurro e un amore immenso.

"Sei sicuro di questa cosa? Intendo dire, sicuro sicuro?" Chiedo a Marc, seduto al mio fianco nella lussuosa limousine che ci sta accompagnando all'evento.
Lui sorride, stringendomi la mano "Anna, non vorrei essere con nessun'altra persona al mondo ora" Risponde tranqullizzandomi come solo lui sa fare.
Anche se, conoscendolo, sarebbe molto più a suo agio se fosse in sella ad una moto piuttosto che vestito elegante per una cena praticamente in suo onore. Perchè è vero che si premiano tutte le categorie, ma è anche vero che il senso della serata è far aggiungere a Marc quel tassello sul grande trofeo che ormai porta sempre più spesso il suo nome.
La macchina si ferma d'improvviso.
Sento il cuore in gola, le gambe che tremano e le mani sudate. Non è di certo la prima cena elegante a cui mi reco, ma questa è tutta un'altra storia.
Prendo un profondo respiro nel momento in cui Marc scende, dirigendosi verso la mia portiera.
"Andrà tutto bene Anna" Mormoro tra me e me, poi mi taccio per afferrare la mano del pilota e mettere finalmente piede sul tanto temuto tappeto rosso.

I flash iniziano ad accecarci quasi subito, non lasciandoci nemmeno il tempo di prendere confidenza con il luogo.
Onestamente, non fossi stretta a Marc come una sanguisuga, probabilmente me ne sarei andata a gambe levate!
Ovunque io mi giri sento urlare il nome del mio ragazzo, vedo giornalisti avvivinarsi a lui, persone a me sconosciute e altre che nessuno ha idea del perché siano lì.
Tutto d'un tratto ricordo la prima volta in cui ho visto Marc in un paddock, ricordo esattamente questa scena, però vista da fuori.
Ricordo il mio stupore e le domande che facevo a Jorge, ricordo l'energia che il cabroncito riusciva ad emanare. Ed ora, senza nessun motivo apparente, al centro di tutto ciò ci sono io.

Mi separo da lui per prendere una boccata d'aria, in fondo non sono io quello che vogliono.
"Anna, non sai fare a meno di me vero?" Mi giro di scatto, sorridendo nel vedere un viso amico.
Non lascio passare un altro secondo prima di saltare letteralmente al collo di Jorge, stringendolo con fin troppa veemenza.
"Sono felice anche io di vederti, ma preferirei rimanere in vita" Mugugna lui, facendomi ridere.
"Jorgito non hai idea di quanto sia bello vederti. Marc è completamente sommerso e mi sentivo piuttosto confusa" Ammetto intimorita, mentre lui mi prende sotto braccio per accompagnarmi al tavolo designato, al quale pare siedano solo miei connazionali.
Noto con piacere, inoltre, che il mio posto è fra i due fratelli Marquez, il che renderà la serata indubbiamente piacevole.

È proprio il minore che mi viene a salutare nell'istante in cui Jorge si congeda, per andare a sua volta a rilasciare qualche intervista.
Ci abbracciamo in maniera decisamente più composta rispetto a quanto fatto in precedenza, per poi sederci direttamente ai nostri posti.
"Allora, dove me l'hai lasciato mio fratello?" Chiede lui sorridendomi.
Osservandolo bene ora, non ha nulla da invidiare a Marc. È più alto di lui, il che vedendolo vestito elegante lo fa risaltare maggiormente, ha gli occhi chiari e un sorriso altrettanto dolce.
In poche parole è la versione buona del fratello, cosa che ho sempre sostenuto, ma questa sera un po' di più.

"È da qualche parte a fare la diva. Segui la massa e lo troverai di sicuro" Rispondo ironicamente, spostando lo sguardo da Alex alla sala che si sta riempiendo dietro di lui.
Uno sguardo dolce e compassionevole compare sul suo viso, mentre non distoglie mai i suoi occhi da me.
"Ti capisco più di quanto tu possa immaginare. Marc Marquez, il fenomeno dei tempi moderni e suo fratello Alex. Ho vissuto una vita nella sua ombra, non che me ne lamenti, ma è meglio tu sappia che la cosa non sarà diversa per te" Sospira voltandosi ora anche lui ad osservare l'interessato della nostra conversazione, che cerca in ogni modo di liberarsi dalla prese delle persone.
Eppure più lo guardo più mi rendo conto di quanto lui sia nato per fare questo, per essere al centro dell'attenzione ovunque si trovi.
Non resta che chiedermi se mi basta rimanere nella sua ombra per tutta la vita.

"Ciao Alex! Scusate l'assenza, ma non mi lasciavano più andare" Esordisce così Marc una volta raggiunto il nostro tavolo. Dà una pacca sulla spalla del fratello per poi sedersi al mio fianco e lasciarmi un altro rapido bacio.
La verità è che posso anche odiare l'egocentrismo spontaneo del mio ragazzo, ma ogni volta che mi sorride così non riesco proprio a tenergli alcun muso.
"Sei la mia condanna" Gli mormoro, lui mi guarda confuso, ma prima di poter rispondere viene interrotto dall'arrivo di Pedrosa, che ci saluta energicamente.

La premiazione è bella, bella per davvero. Osservo Marc in ogni sua mossa, dai passi per raggiungere il palco al momento in cui inserisce la famosa targhetta argentata sul trofeo, fino alle pose per le foto.
"Ci arriverò anche io un giorno, vero?" Mi chiede dolcemente Alex, con l'aria di chi sotto sotto è ancora un bambino con un grande sogno da realizzare.
Istintivamente gli afferro la mano sorridendogli "Certo che sì Alex, diventerai quello famoso dei fratelli Marquez" Gli faccio un occhiolino, il che lo fa ridere, prima che mi posi un braccio attorno al collo per ringraziarmi.
"Senti, Marc ne avrà ancora per molto, ti và di fare un giro sul retro? Avrei una cosa da dirti".
Confusa mi volto verso il campione che ancora scatta foto e rilascia interviste, convincendomi del fatto che non noterà la mia momentanea assenza.
Annuisco avvisando poi Jorge che mi trovo con Alex, seguendo quest'ultimo verso l'uscita secondaria.

L'aria invernale di Montecarlo mi fa correre un brivido lungo la schiena, ma la curiosità per ciò che ha intenzione di dirmi il pilota è troppa.
Camminiamo ancora per qualche secondo, prima di sederci a cavalcioni su un muretto in pietra.
"Non sapevo da qui si vedesse tutta Monaco" Dico con lo sguardo perso nel meraviglioso panorama.
È incredibile come questo squarcio della città sia nascosto dal grande edificio davanti a noi, è un peccato che nessuno nemmeno conosce.
Ma Alex sembra poco interessato alla cosa, tanto dal limitarsi ad annuire debolmente.
"Allora, cosa dovevi dirmi?" Gli domando dopo qualche istante di silenzio imbarazzante, accompagnando le mie parole con un sorriso.
"Anna, so che purtroppo la Ducati ha deciso di non rinnovarti il contratto ed ecco, io avrei pensato che, se ti va potrei dartelo io un lavoro. So che non è la Motogp e io non sono Lorenzo, ma ti andrebbe di farmi da PR per la prossima stagione?" Al sentire le parole del ragazzo mi rilasso di colpo, rilasciando per fino una leggera risata.
"Mio Dio temevo chissà cosa! Sei impazzito a farmi prendere certi infarti? Certo che accetto Alex, sarà fantastico. E poi diciamocelo, sarà sicuramente più facile lavorare con te piuttosto che con quello schizzato di Jorge" Mi passo una mano fra i capelli, ancora incredula di aver anche solo potuto pensare che avesse qualcosa di serio da dirmi. E con serio non so nemmeno io cosa intendere, chiamiamolo pure sesto senso femminile.
Anche lui sembra rilassarsi, avvicinandosi a me per abbracciarmi calorosamente.

Quando ci separiamo, però, lui mi sembra strano. Rimane a pochi centimetri da me, fissandomi con i suoi occhi verdi ora così seri.
"Tutto bene?" Domando in un sussurro, come temessi una reazione inaspettata. Non apre bocca, rimanendo immobile con il suo fiato che si scontra con il mio.
Sento il cuore accellerare il battito, non per l'emozione, ma per l'ansia che questa situazione mi sta creando.
Apro nuovamente bocca per riproporre la domanda, ed è proprio in questo istante che Alex mi spiazza completamente.

AnnaTorres

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AnnaTorres 2017 Motogp galà 💄💋

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Anna&MarcFANS Woooow

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/AnnaTorres Ciao Vale! 😁

Clara.Oviela 💖💖💖

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