Aspirale
In una settimana possono succedere tante cose,può cadere un governo, si può firmare un contratto di pace o semplicemente ci si può innamorare.
Alla parola innamorare mi viene un sorriso inadeguato,la mia mente dovrebbe essere concentrata solo sulla paura dell'operazione di mamma invece si permette di far sorridere il mio cuore ogni qual volta il suo viso mi appare nei pensieri.
So che non c'è nulla di sbagliato ad essere innamorata, nonostante la situazione che sto vivendo,ma sono un essere umano che per anni ha tenuto a freno ogni inopportuno sentimento che mi potesse anche semplicemente far sentire delle emozioni,quindi è logico che questi rimorsi mi accompagnano senza lasciarmi un attimo di tregua.
Ma oggi non posso perdere tempo si parte per Milano,e ho ancora tante troppe cose da fare.
Per il trasferimento sarà fatto in elisoccorso cosi mamma non si affaticherà per nulla,io andrò con lei mentre Filippo e già a Milano da qualche giorno,voleva prendersi il tempo di studiare questo nuovo metodo.
Sapere che lui sarà con mamma mi aiuta davvero tanto a non crollare per la paura,inoltre vedo giorno per giorno quanto sia accurato e preciso nel suo lavoro e non avrei potuto trovare mani migliori a cui affidarla.
Dopo innumerevoli preparativi e tanti abbracci da parte di tutto lo staff dell'ospedale e sopratutto da parte di Giovanni, che stamattina è rimasto nonostante ha fatto il turno di notte,finalmente saliamo sul elicottero.
E' la mia prima volta che volo su questo mezzo,anche se ho volato decine di volte,ma questa volta la sensazione é molto diversa.
La partenza è stata caratterizzata da un senso d'instabilità molto accentuato dovuto alle correnti d'aria,almeno è quello che mi hanno detto, per tranquillizzarmi.
In effetti ha funzionato perché mi sono calmata godendomi cosi quest'altra esperienza.
In 45 minuti siamo arrivati a Milano,ad aspettarci nella pista d'atterraggio vedo Filippo che mi corre letteralmente incontro.
Sono quattro giorni che non ci vediamo e mi é mancato molto.
Non abbiamo bisogno di parole in quell'abbraccio durato istanti eterni entrambi abbiamo espresso il desiderio di non lasciarci più.
Mamma ci prende in giro,ricordandoci che la malata era lei è che quindi meritava la stessa accoglienza.
Vedo Filippo lasciarmi per un attimo e stringerla forte sussurrandogli che sarebbe stata trattata da principessa è che già tutto era pronto per il suo arrivo.
In effetti l'accoglienza che il dottor Bianco ci fa è davvero notevole.
Abbiamo stanza privata rigorosamente con due letti e tutti i confort che un ospedale può avere.
Inoltre Filippo mi conferma che lui rimarrà sempre al mio fianco e che gentilmente Giacomo,il primario dell'ospedale gli ha prenotato l'albergo non distante da noi.
Dopo qualche decina di minuti,che ci siamo sistemate in stanza arriva il professore che ci viene a salutare e a conoscere mamma personalmente.
"Grazie professore per questa possibilità,non finiremo mai di ringraziarla"
Non finisco nemmeno di parlare che vengo interrotta.
" Alessandra mi chiamo Giacomo non professore, sei la fidanzata di un mio carissimo amico e soprattutto di una persona che stimo come uomo e come professionista quindi ti prego chiamami per nome,e poi noi ci siamo già conosciuti e sai la stima che provo nei tuoi riguardi.
Ma ora con il tuo permesso porto via la tua bella mamma per fare degli esami più approfonditi ci vorrà un po' di tempo quindi riposati un po' che sei molto pallida."
"Grazie Giacomo accetto il tuo consiglio"
In effetti sono giorni che non dormo la paura attanaglia ogni mio respiro e quando si fa buio qualcosa opprime il mio cuore.
Credo che siano attacchi di panico, dovuti alla consapevolezza che questa bellissima possibilità potrebbe trasformarsi in una certezza amara.
Se fino a questo momento ho cercato di rimanere impassibile e al di fuori delle scelte che mia madre ha fatto a poche ore dall'intervento mi chiedo se sia la cosa più giusta da fare.
So esattamente che senza questo intervento entro pochi mesi potrei perderla, ma dall'altra parte se domani non si risvegliasse dall'anestesia o se qualcosa andasse storto anche un piccolo dettaglio la perderei comunque, e prima di essere pronta ad accettare questa perdita enorme.
Il mio volto deve parlare molto di più delle mie parole perché Filippo capisce esattamente il mio stato d'animo e mi assicura tenendomi tra le sue braccia mi promette che farà il possibile per scongiurare qualsiasi cosa possa farmi soffrire.
Ho paura,ma gli credo perché so che farà tutto ciò che è in suo potere per riportarmi mia mamma sana e salva.
Accoccolata tra le sue braccia mi lascio andare addormentandomi come se fossero il luogo più sicuro è tranquillo dove io potessi desiderare di andare.
Dopo qualche ora sento rientrare mamma ha il viso un po' stanco ma non rassegnato e questo depone a nostro favore.
Se lei per prima non si arrende insieme alla miglior equipe medica quel 70 % aumenta notevolmente.
Il resto della serata lo passiamo tranquillamente senza accennare neanche per un istante all'operazione a cui si sottoporrà domani mattina.
Entrambe sappiamo che domani sarà un giorno importante ma i nostri cuori e la nostra anima vogliono farci dimenticare qualsiasi pensiero negativo, quindi li assecondiamo e cerchiamo di tenerci distratte parlando di tutte quelle cose che faremo fuori da qui.
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Sono le 3 di notte,mamma finalmente si è addormentata,domani sarà una giornata molto importante per lei e deve avere quanta più forza possibile per superare l'intervento e tornare da me.
Io non ci provo nemmeno a dormire,chiudere gli occhi significherebbe immaginare gli scenari più bui e dolorosi che potrebbero presentarsi domani,e non mi va che domani mamma percepisca la mia paura.
Cerco in tutti i modi di tenermi occupata,provo anche a scrivere,ma tutto ciò che la penna scarabocchia su quel foglio,sono sinonimo di un anima tormentata.
L'unica cosa che mi darebbe un po' di serenità sarebbero le braccia di Filippo ma non posso svegliarlo nel cuore della notte,anche perchè domani serve tutta la sua lucidità per la sala operatoria.
In fondo al cuore saprei cosa fare,in passato quando ero piccola,mi rifugiavo spesso nel suo conforto,ma dopo la lite furibonda che feci quando mi porto via mio padre nonostante le suppliche e le promesse che gli feci,non ho più avuto la voglia di rivolgermi a lui.
Ero stata molto delusa da Dio ma stasera sentivo il bisogno di parlargli,lui sapeva che cosa avevo provato anche lui aveva perso suo figlio e nonostante ciò non aveva impedito a mio padre di morire,aveva un conto in sospeso con me ed ora non poteva abbandonarmi.
" Dio non portarmi via anche mamma,non sono perfetta,ma ho cercato sempre di essere una brava ragazza,non punirmi di nuovo.
Dicono che sei la personificazione dell'amore allora perché ti sei accanito contro di me?
Ti supplico aiutala, e guida i dottori domani."
Mentre parlavo nel mio cuore con Dio come se stessi facendo una conversazione reale,mi viene in mente che lui potrebbe rispondermi attraverso la sua parola,ma io non ho mai avuto una bibbia,e adesso come faccio a sapere cosa vuole dirmi ?
Un lampo di genio mi viene nella mente,una volta fuori all'università c'erano due signore distinte e cordiali con un espositore mobile e sopra una scritta a caratteri cubitali:
"La tua bibbia online "
Prendo il cellulare e clicco bibbia online mi appare un sito davvero interessante: www.jw.org
E' intuitivo da usare e pone tante domande interessanti,se non fosse per la situazione mi soffermerei qualche istante in più ma ora mi serve la risposta di Dio cosi cerco la bibbia.
Dopo qualche minuto la trovo ma naturalmente non avendola mai sfogliata non sò nemmeno da dove cominciare,come se avessi una tombola tra le mani clicco a casaccio sperando che un qualche versetto biblico possa ridarmi serenità.
Venti minuti dopo erò ancora più arrabbiata e confusa,non voleva nemmeno rispondermi,forse era troppo impegnato per ascoltare una misera mortale, quindi mi prometto di cliccare sull'ultima scrittura, prima di mandare tutto a quel paese.
Mi esce il profeta Isaia capitolo 41 versetto 10 che dice :
"Non aver paura, perché io sono con te. Non essere ansioso, perché io sono il tuo Dio. Ti rafforzerò, ti aiuterò, ti sorreggerò con la mia destra di giustizia'."
Un caso fortuito o una risposta mirata,non so esattamente a cosa credere,ma in quell'istante una pace ha riempito il mio cuore.
Domani andrà bene,e con questa consapevolezza mi lascio cullare da Morfeo.
Sono le sette precise quando la sveglia suona,ma qualcuno che non sono io la spegne,mi accorgo con gli occhi del sonno che accanto al mio letto seduta c'era mamma che con una mano mi stava accarezzando i capelli,proprio come faceva quando ero piccola.
"Che succede perchè sei qui ?"
"Avevo solo un pò di nostalgia,sei cresciuta cosi in fretta piccola mia,che a volte non me ne rendo ancora conto.
Se mi dicessero di tornare indietro negli anni chiederei esattamente la mia vita,ho conosciuto l'amore della mia vita con tuo padre ed ho avuto la miglior figlia del mondo.
Non ho rimpianti,quindi Alessandra qualsiasi cosa succede oggi in quella sala operatoria io avrò vinto lo stesso"
Il sonno è passato del tutto,e gli occhi sono appesantiti solo dalle lacrime che cerco di trattenere.
"Non dire sciocchezze,andrà tutto bene,non farti demoralizzare dalla paura,ricordati che con te c'è il mio Filippo,oltre al professore Bianco che è un luminare, entro mezzora sarai fuori"
Non finisco nemmeno di parlare che Filippo viene a chiamarci.
"Signorine siete pronte ?"
E mi porge un camice
"Che significa Filippo ?
Posso entrare in sala operatoria mentre la operate ?"
"Amore mio quello non è possibile,ma Giacomo mi ha concesso di farti stare in sala operatoria fino a quando non si addormenta"
Alzo lo sguardo per incontrare i suoi occhi e leggo chiaramente che vuole che io sia l'ultima persona che lei veda prima che si addormenti per ricordarsi che è da me che deve tornare.
L'infermiera entra con la barella e dopo aver fatto stendere mamma la accompagna in sala operatoria,visto il pericolo vogliono operarla per prima.
Mi precipito per le scalinate ed entro nella stanza antecedente la sala operatoria dove mi preparano con guanti,mascherina,calzari e camice verde.
Nonostante la tensione,la prima cosa che fa mamma quando mi vede e quella di sorridermi.
Un sorriso che voglio imprimere nei miei ricordi fatto di coraggio e consapevolezza.
Filippo e Giacomo entrano dopo qualche minuto, e a prendere la parola e proprio quest'ultimo:
"Peccato che ci sia Filippo con me,senza offesa...avrei preferito avere una bella dottoressa al mio fianco come te Alessandra,ma mi accontenterò di avere una bella paziente,sei pronta Enza?"
Mentre gli sta facendo questa domanda vedo che gli stanno già iniettando l'anestesia,infatti qualche secondo dopo mamma si è addormentata.
Filippo mi fa cenno che devo uscire,e forse è davvero meglio cosi,altrimenti rischio d'impazzire.
Alessandra andrà tutto bene
Alessandra tua mamma non si arrenderà
Alessandra Filippo non permetterà che muoia
Alessandra te lo ha promesso Dio
Il mantra che ripeto ormai da un ora non mi aiuta a calmarmi,sono da sola fuori a questa porta e nessuno mi viene ad avvisare.
Mentre ho il viso tra le mani disperata più che mai,sento la voce di Filippo che mi chiama
"Alessandra l'aspirale è stata posizionata,l'intervento è riuscito, tua mamma si è svegliata "
Non sento altre parole,al di fuori che mamma è sveglia e mi precipito ad abbracciarlo.
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