Josh Campbell
𝗍𝖺𝗀 𝗉𝗋𝗂𝗇𝖼𝗂𝗉𝖺𝗅𝖾: rocknrollneverdies
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━ ‧₊ ༉ ❛𝐍𝐎𝐌𝐄 ·.° ↳ JOSHUA (Josh)
Joshua, il nome intero del giovane sarebbe proprio Joshua ma il moro preferisce di gran lunga l'abbreviazione "Josh". Spesso le persone che lo conoscono non si domandano nemmeno se quello è il suo vero nome o solo un soprannome, fatto sta che in tutti i documenti (carta d'identità, patente..) è presente il suo vero nome ovvero Joshua.
L'ostilità nei confronti del suo nome nasce dal fatto che è stato il padre a sceglierlo con il quale non va per niente d'accordo. Forse essendo gli unici maschi all'interno della famiglia entrano in gran conflitto di natura ma posso assicurarvi che c'è un motivo ben più segreto.
Il significato del nome Joshua è "salvatore" e dato che è un tipo molto chiuso ed esuberante non credo che si ritrovi molto nel significato profondo del suo nome. Josh non vuole mai farsi mettere i piedi in testa, è un leader nato e ha delle idee talmente geniali da far lasciare tutti a bocca aperta. Avere un tipo come Joshua al proprio fianco sarà un vostro punto forte, se non il più forte. Se deciderà di salvare la donzella in pericolo non sentirà la necessità di specificare il motivo della sua azione, sarebbe perfettamente capace di rispondervi con un misero "l'ho fatto perché passavo di lì e mi annoiavo". Meglio non cercare troppe spiegazioni da Josh perché è una persona che segue molto la sua mente e poco quella delle altre persone che gli sono accanto. Di natura razionale e da vero e proprio comandante non riuscirà a sottomettersi ad una persona che vuole comandarlo o manovrarlo, meglio soli che mal accompagnati. Per il moro è molto facile abbandonare la barca senza provare nessun senso di colpa, ad un certo punto potrebbe voler continuare il viaggio da solo.
━ ‧₊ ༉ ❛𝐂𝐎𝐆𝐍𝐎𝐌𝐄 ·.° ↳ CAMPBELL
La famiglia Campbell è una delle famiglie più numerose di Carp se non quella più numerosa di tutte: è composta da moglie e marito e i loro cinque figli. Josh è il primogenito poi abbiamo Katherine, Carol e le due gemelle Susan e Shannon. Il moro è cresciuto beato tra le donne e anche se non sembra le sue sorelle sono il suo punto più forte, tuttavia se centra Panic possono diventare le due persone che cercherà sempre di proteggere finendo per mettersi in mezzo nelle attività più pericolose ,ma non temete! Josh è fin troppo abituato a quel gioco spietato dato che l'anno prima lui stesso aveva quasi vinto Panic arrivando al secondo posto, alla gara finale. Il mistero che sta attorno alla sua partecipazione è ancora irrisolto e nessuno sembra sapere la verità..o almeno non del tutto. Josh aveva ben ventidue anni quando partecipò al gioco pericoloso e mortale che era aperto solo a coloro che avevano appena finito il quinto anno di superiori, mi duole ammettere che non è stato di certo per una serie di bocciature che egli è stato ammesso.
Tornando alla questione della famiglia Josh quando cerca un posto dove stare da solo deve per forza uscire dalla casa dato che non esiste un attimo di pace. Katherine e Carol hanno rispettivamente tre e quattro anni in meno di lui, difatti ci va abbastanza d'accordo. Susan e Shannon invece hanno sette anni, tra le due gemelle ed il moro ci sono troppi anni per andare propriamente d'accordo e non è raro che facciano casino ribaltando l'intera casa. Per questo Josh senza dire niente prende le sue cose: un pacchetto di sigarette, il suo accendino ed il telefono mentre si avvia verso l'uscita della casa.
Quella che è sempre stata più vicina ai genitori è Carol che con il suo cuore enorme era sempre rimasta accanto ai genitori. Per quanto riguarda invece Katherine e Joshua hanno sempre frequentato dei gruppetti poco raccomandabili che si formarono a scuola e quando ne uscirono in giro per quella piccola cittadina del Texas. Sono quelli più ribelli, la folta chioma di capelli neri che accumuna tutti i membri della famiglia Campbell fa capire a tutti che sono fratelli tra di loro.
━ ‧₊ ༉ ❛𝐄𝐓𝐀̀ ·.° ↳22
Josh ha ventidue anni (deve compiere tra pochi mesi i ventitré) ed è nato il 10 Novembre sotto il segno dello Scorpione. I nati sotto questo segno - come anche Josh - sono capaci di captare il punto più debole degli altri. Josh osserva il suo interlocutore e capisce immediatamente molte cose su di lui: se fissa per terra o si tortura le mani è insicuro o timido, se parla velocemente ha paura che incombi un silenzio imbarazzante, se si siede portando le ginocchia vicino al viso è una postura di chiusura e diffidenza. Sa leggere il comportamento non verbale fin troppo bene e con i punti deboli degli altri ci gioca come vuole sfruttandoli qualche volta per fini non troppo onesti. La cosa che preferisce è mettere in imbarazzo una persona già timida di suo oppure far arrossire qualcuno che di solito non si imbarazza mai. E' anche un grande amante delle sfide quindi se ne pone tante finendo per arrivare al suo obbiettivo.
Anche se non sembra è molto sensibile e attento ai sentimenti degli altri, si chiuse in sé stesso quando capisce di aver commesso un errore e ci metterà un po' di tempo per chiedere scusa, troppo impegnato a pensare di aver ragione fino a quando non si accorgerà di essere palesemente nella parte del torto.
━ ‧₊ ༉ ❛𝐀𝐒𝐏𝐄𝐓𝐓𝐎 ·.° ↳ IAN SOMERHALDER
Josh non passa di certo inosservato: quelle spalle larghe e quel sorriso strafottente lo rendono all'altezza del classico ruolo del bad boy anche se Josh ha una personalità molto più complessa del classico ragazzo che odia il mondo senza alcun motivo. Il tratto che lo rende più originale è di certo l'abbinamento inusuale di capelli scuri come la cenere e gli occhi verdi espressivi. Non ha un taglio di capelli fuori dal comune certe volte li tiene un po' sul lungo anche se non troppo, non li ordina molto. Non rimane ore ed ore davanti allo specchio, quando decide di tenerli leggermente più lunghi ricadono leggermente sulla fronte. Ha una passione innata per i tatuaggi difatti ha le braccia e la schiena coperti da essi, hanno sempre un significato che tiene però segreto dato che si limita a rimanere sul vago quando qualcuno glielo chiede. Porta anche un solo piercing ma ben visibile: quello alla lingua. Quando è annoiato o anche in un momento di riflessione lo tira leggermente, ci giocherella facendolo sbattere sui denti.
Il sorriso di Josh è raro e speciale. Parlo del sorriso vero e non quello malizioso o di scherno, raramente sorride veramente anche perché tende sempre a non far trasparire le sue emozioni. Spesso si diverte a prendere un po' in giro le persone che conosce e sorriderà sempre con un motivo anche se spesso il suo sorrisetto tradisce il suo gran animo. Ha una sensibilità invidiabile e dal sorriso e dal suo sguardo si possono capire molte cose su di lui, quasi si capisce cosa prova in quel determinato momento. Il suo sorriso si tinge di amarezza ripensando ai bei momenti che aveva passato pochi anni prima. La figura di Josh da quando Anita e Brian sono morti è offuscata e avvolta da un alone di mistero.
━ ‧₊ ༉ ❛𝐏𝐄𝐑𝐒𝐎𝐍𝐀𝐋𝐈𝐓𝐀̀ 𝐄𝐍𝐓𝐉 — 𝐜𝐨𝐦𝐚𝐧𝐝𝐚𝐧𝐭𝐞
* ‧₊ gioia
Ciò che rende più felice un tipo come Joshua è una bella e difficile sfida infatti se non fosse successo quel tragico incidente sarebbe stato molto più sereno lasciando così partecipare anche le due sorelle. L'anno prima non c'era esitazione nella sua voce quando aveva accettato quella sfida. «partecipante numero ventidue dì il tuo nome»
Josh era salito verso quel dirupo, si ricordava che fosse uno dei posti più pericolosi di tutta Carp ed era la prima sfida, la sfida iniziale. Provò un brivido di adrenalina quando guardò giù notando subito le rocce frastagliate, le leggere onde si infrangevano duramente provocando quel rumore duro e quasi rilassante. Era notte fonda e si ricordava ancora lo sguardo perso di Katherine e Carol quando avevano saputo la notizia. Lui rispose pronunciando il suo nome, ovviamente abbreviato. Deglutì e fece qualche passo indietro, non certo per la paura. Si diresse lentamente verso l'alto, un punto più alto. Un brusio proveniente dalla lontana folla lo fece sorridere con strafottenza e quando arrivò al punto più alto riuscì a sorridere ancora di più, era felice.
«Josh..non devi farlo per forza.» quel salto sarebbe costato tanto: venticinque punti in più da aggiungere alla classifica totale e l'immutabilità per una prova a sua scelta. Non era tanto il fatto che volesse avere qualche punto in più, si poneva sempre delle sfide al fine di migliorarsi e di acquisire ancora più coraggio. Tutti lo stavano guardando, tutti avevano paura che si facesse male anche chi sapeva a malapena il suo nome. Josh fu l'unico a saltare dal picco più alto senza farsi male.
Josh è un vero leader, ama comandare e convincere le persone ad aggregarsi al suo piccolo gruppo al fine di raggiungere un determinato obbiettivo. Ciò che lo rende realmente fiero e lieto è il fatto di essere ascoltato ed apprezzato. Agisce con astuzia ed originalità anche se non vi starà simpatico vi ritroverete a rimuginare sui suoi piani infallibili. Quando qualcuno si schiera dalla sua parte farà di tutto per proteggerlo proprio come se il gruppo da lui formato fosse il suo punto più forte. Anche se non gli dispiace rimanere da solo sa perfettamente che il gruppo fa la forza e sarà poi più difficile raggiungere la sua tanto ambita meta da solo anche se ama ponersi delle sfide.
* ‧₊ rabbia
Ciò che non riesce proprio a controllare è la rabbia. Quando Josh perde una persona per lui importante sarà anche troppo duro con sé stesso finendo per pentirsi di qualcosa che ha fatto. Spesso quando si è in un litigio con qualcuno che non conosce bene lascia correre e spesso da ragione all'altra persona anche se non lo pensa davvero, non gli importa più di tanto. Invece quando centra la persona che ama o le sue due sorelle potrebbe sentirsi improvvisamente in colpa ma non lo mostra subito, parte offendendo senza però arrivare alle mani. Si chiude in sé stesso finendo per prendere a pugni cuscini, porte, specchi ,insomma..qualsiasi cosa che gli capiti a tiro. Non ammetterà mai di essere nella parte del torto, mai.
Preferisce mettere una pietra sopra alla questione invece che ammettere e chiedere scusa. Si incolpa spesso ma ciò rimane fra i suoi pensieri. Quando si relaziona con una persona durante un litigio non riconoscerà di aver sbagliato ma dentro la sua camera - dopo averla messa soqquadro - allora sì, lì si sentirà in colpa.
Sta lavorando nel controllare la rabbia, sta cercando di migliorare insomma. Quando la rabbia lo rende cieco riesce a riconoscerla quindi si chiude in una stanza cercando di non fare scenate in pubblico.
Ciò che lo fa arrabbiare più di tutto è quando una persona si approfitta di lui oppure quando qualcuno lo pugnala alle spalle dopo essersi giurati fedeltà, sia in ambito dell'amore sia dell'amicizia. Si ritrova a piangere e singhiozzare serrando i pugni, per essere chiara, Josh piange nove volte su dieci per pura rabbia e frustrazione.
* ‧₊ tristezza
La tristezza vera e propria la prova davvero raramente, la sua migliore amica è la malinconia. Quel velo di malinconia che si appoggia sul suo viso facendo sparire la voglia di divertirsi, come capita spesso quando si è giovani, le persone vanno e vengono quindi si ritrova frequentemente a guardare il cielo, sopratutto di notte con una sigaretta tra le labbra pensando ai momenti belli che ha passato con persone che pensava che fossero vere, delle persone con cui condividere tutto. Josh - più avanti vi spiegherò meglio - ha perso la persona più importante della sua vita, ha sofferto d'amore e si è ritrovato con una grande taglio al cuore che gli ha provocato una cicatrice indissolubile che certe volte ancora duole.
Ripensa a quelle parole sussurrate all'orecchio, le coccole sotto le lenzuola e i baci a fior di labbra quando ci si svegliava. Sente la mancanza di quei momenti, di quando ti svegli in un letto che non è il tuo, di vedere la persona che ami con tutto il tuo cuore ancora in pigiama con i capelli scompigliati. Ripensandoci Josh cambierà totalmente umore, si chiuderà in sé stesso anche se è di natura estroversa la malinconia lo rende apatico, di cattivo umore.
* ‧₊ ansia e paura
Josh sembra la persona che non può mai essere scalfita, la persona più coraggiosa e forte che esista sulla faccia della terra. Ciò che lo mettono più in difficoltà sono i sentimenti sia suoi che quelli delle persone che ha accanto. Josh è fragilissimo dal punto di vista emotivo, spesso schiaccia la sua sensibilità e le sue emozioni sopratutto per quanto riguarda l'amore che è il sentimento che teme di più. Non si interroga mai su quello che prova in determinati momenti, da più retta alla mente che al cuore e spesso se ne pente. Non guarda in faccia le emozioni, pensa solo a dove vuole arrivare. Quando "cade" prestando attenzione al suo cuore ha sempre paura di sbagliare, di perdere tutto.
Avere a che fare con Josh non nel campo "lavorativo" e collaborativo è davvero un'impresa, sembra sempre in bilico, in ansia. Dal punto di vista sentimentale è davvero impacciato anche perché non si sente ancora pronto a dimenticare quella persona che l'ha fatto sentire vivo, per la prima volta in ventidue anni. Ciò che lo spaventa è che il menefreghismo dei sentimenti lo porti a ignorare anche i sentimenti di coloro che ama, non se lo perdonerebbe mai.
* ‧₊ noia
Josh si annoia di continuo! Spesso è succube della noia, durante l'adolescenza pur di inventarsi qualcosa da fare si metteva sotto le coperte e dormiva anche per tutto il pomeriggio. Non si applica molto quando è da solo, se si trova in compagnia si prefigge sempre degli obbiettivi da raggiungere. Vuole sempre avere voce in capitolo ma quando trova delle situazioni noiose potrebbe lamentarsi un poco. Le persone che ritiene veramente interessanti sono poche, se le persone che gli interessano lo fanno impazzire totalmente tutte le altre lo annoiano. Spesso si allontana sfogando la sua noia nelle sigarette, in quell'odore acre e forte. Si mette a pensare cadendo molto spesso nella malinconia che lo pervade continuamente.
* ‧₊ adorazione e stima
Josh apprezza le persone simili a lui, le persone che sanno collaborare all'interno di un gruppo e che sanno anche però divertirsi. Ha un debole per le anime ribelli e precise, Josh apprezza chi si trova d'accordo con lui mentre odia essere contradetto. Si ricorda di chi ha ricambiato un favore ed è relativamente facile per lui trovare qualcuno di affidabile e collaborativo. Il moro è attratto dalle persone che tendono a ribellarsi sopratutto alla famiglia o a coloro che vogliono metterle i piedi in testa dato che è un tratto che anche lui possiede. Le persone precise in ciò che fanno e come lo fanno, magari agendo raramente ma con efficienza sono quelle che preferisce
* ‧₊ con gli sconosciuti
Essendo una persona estroversa non ha problemi a rivolgersi ad uno sconosciuto mantenendo un'educazione di base. Il suo comportamento varia dato che quando si trova da solo è molto più rispettoso e disponibile al dialogo non riuscendo però a nascondere la sua esuberanza. Infatti è sempre convinto di dire la cosa giusta, sempre pronto a dire la sua senza timidezza come se fosse sempre convinto al massimo di ciò che afferma. Quando si trova in gruppo - anche non troppo numeroso - tende a fare il bulletto guastafeste quando si ritroverà dinnanzi ad uno sconosciuto. Lascia parlare prima gli altri e sembrerà poco interessato alla conversazione, a dir la verità Josh vuole sentire il pensiero di tutti e quindi da un certo punto di vista è incuriosito da una presenza estranea.
Quel sorrisetto arrogante sarà ben presente sul suo viso dato che circondato da alcune persone si sente molto più protetto ed al sicuro, si sente forte ed invincibile cosa che quando è da sola va scemando. Josh tenderà sempre a far parte di gruppi anche se non li sceglie per niente a caso rimane sempre un ottimo leader e spesso preferisce stare da solo invece che affrontare un altro animo esuberante con la necessità di comandare come lui.
* ‧₊ in amicizia
Josh è un amico esuberante e protettivo, cercherà sempre di creare una cerchia di amici ristretti per fidarsi completamente di loro. Il gruppo fa la forza e Josh senza quei tre o quattro amici veri non può andare avanti, si sentirebbe smarrito. A Carp conosce più o meno tutti e ha trovato nelle due sorelle minori un ottimo rifugio. In genere va d'accordo in egual modo sia con i ragazzi che con le ragazze anche se con quest'ultime potrebbe avere un atteggiamento lievemente più malizioso e provocatorio.
Tornando all'amicizia, Josh si aspetterà collaborazione dai suoi amici, cercherà sempre la loro attenzione e quando si lascia andare sa essere il re della dolcezza, premuroso, protettivo e leale da quanto punto di vista Josh è l'amico che tutti vorremmo. Quando riconosce che tiene ad un certa persona cercherà sempre di aiutarla e di tenerla al sicuro mettendosi addirittura in pericolo lui stesso al fine di proteggerla un'altra persona.
* ‧₊ in amore
Sarà complicato osservare un tipo come lui affezionarsi ed innamorarsi di una persona, tiene ancora particolarmente al suo ultimo e unico amore e solo a pensarci gli viene da star male. Raramente si abbandona alla pura passione e al desiderio sessuale rimanendo incentrato sul suo obbiettivo non lasciando quindi parlare il cuore, cercando di far sopprimere i suoi stessi sentimenti. Non ammetterà di amare una persona, al contrario in un primo momento tenterà a tutti i costi di allontanarsi da lui(o lei) per pensare o semplicemente per non guardare in faccia i suoi stessi sentimenti. Ha sempre paura di fallire in amore, ha il timore di perdere tutto per un suo capriccio. Quando Josh si innamorerà realmente di un'altra persona è come se ci fosse solo lei, come se non ci fossero altri obbiettivi diversi dal proteggerla. E' capace di mettersi in pericolo e di farsi male seriamente per assicurarsi che stia bene, farebbe di tutto. Scalerebbe anche una montagna. L'amore lo rendono fragile ed insicuro, agisce d'impulsività solo quando centra l'amore perché l'essere impulsivo non fa parte di lui, è un tratto estraneo. La gelosia e la poca fiducia che riversa sugli amici e familiari del suo partner fanno dubitare di essere realmente innamorato anche se la gelosia è tutto ciò che dimostra agli altri che Josh in quel momento è pervaso dall'amore e dall'adorazione. Vedrete forse un Josh innamorato? Può darsi anche se non sarà poi così semplice, nel caso godetevi in quei momenti i lati della sua personalità migliori che lo rendono una persona sensibile e di gran cuore: affettuosità, malizia divertente, ironia "dolce", umorismo e gentilezza.
━ ‧₊ ༉ ❛𝐂𝐎𝐍𝐎𝐒𝐂𝐄𝐍𝐙𝐄
* ‧₊ Katherine ·.° ↳ SORELLA MINORE
Il moro aveva inserito le chiavi dell'auto e con lo sguardo fisso sulla strada si era avvicinato. Quando scese c'erano già tante persone, era forse arrivato tardi?
Cercava una sola persona, doveva trovarlo immediatamente. Katherine invece cercava proprio il fratello maggiore che si era deciso di mettersi di nuovo in pericolo, doveva capire che Panic non era una sfida, per alcuni era un vero e proprio suicidio. Le mani della ragazza tremavano appena, prese la sua auto e si decise a seguirlo dato che non era riuscito a convincerlo a rimanere. «cazzo..» sussurrò osservando quella folla considerevole, alcuni portavano un numero scritto con un pennarello sul braccio mentre altri esultavano e parlavano tra di loro, ridendo. Lei non aveva il timore di Panic, l'anno successivo avrebbe potuto parteciparvi anche lei, era solo enormemente preoccupata per Josh che colto dall'adrenalina voleva parteciparvi senza nessun motivo. La loro famiglia era mediamente benestante, perché sentire la necessità di tutti quei soldi?
Annaspò cercando il fratello, spintonò un sacco di persone con il fiato corto ma quando si accorse della sua presenza era troppo tardi. Josh stava salendo piano piano quella lieve collina arrivando poi davanti al precipizio. Il cuore le saltò il gola, era la prima volta che assisteva a Panic e vedere il fratello saltare - con una grande probabilità di ferirsi - la fece andare in tilt. Trattenne il respiro e scosse la testa in preda al panico. Quando vide la sagoma di Joshua arretrare tornò a respirare, finte speranze, il moro avanzò ancora fino ad arrivare al punto più alto. La corvina sbiancò completamente strattonando con forza Cole, quel ragazzino che parlava con l'altoparlante per farsi sentire dalla folla. «fermalo! Non vedi che morirà?» urlò con gli occhi lucidi, non poteva perdere così il suo punto di riferimento. Non poteva perderlo, non l'avrebbe permesso. «Josh..non devi farlo per forza.» Cole continuò a parlare fingendosi calmo anche se tutta la folla era in fermento. Katherine tremava come una foglia e quando vide Josh buttarsi avvertì un fischio alle orecchie e si lasciò sfuggire un grido di paura. L'intera folla sussultò e Katherine iniziò a piangere scuotendo la testa.«Josh!» lo chiamò ad alta voce , con tutti i vestiti ancora addosso si mise a correre disperatamente ne tentativo di vedere nuotare verso di lei il fratello maggiore. Si mise a nuotare annaspando di tanto in tanto. «Joshua!» lo chiamò una seconda volta mentre le lacrime si mescolarono con l'acqua dolce del lago. Rivide il fratello riemergere a fior d'acqua e un ampio sorriso si formò sulle labbra della giovane. Nuotarono l'uno verso l'altra e si strinsero in un abbraccio caldo. Entrambi ancora con i vestiti addosso che aderirono ai corpi. Il moro sorridendo si diresse verso la folla tenendo tra le braccia la sorella. «ehi, tranquilla..hai davvero avuto paura che potessi farmi del male?» domandò cercando di alleggerire l'atmosfera, lei stava ancora singhiozzando con la viso nascosto nel suo petto. «non farlo mai più idiota» tirò sù con il naso scuotendo appena la testa. Il corpo gracile di lei tremava mentre quello del fratello era solo freddo ma non stava affatto tremando, non aveva avuto paura. «ci riuscirò Katherine..te lo prometto» sussurrò lasciandole un bacio tra i capelli scuri e bagnati.
* ‧₊ Carol ·.° ↳ SORELLA MINORE
Josh aveva preso una decisione, avrebbe partecipato a Panic. Non aveva intenzione di dirlo a Katherine sarebbe andata di sicuro su tutte le furie mentre con Carol avrebbe potuto farla ragionare?
«allora..di che cosa volevi parlarmi?» domandò sedendosi accanto a lui sul divano del soggiorno con un lieve sorriso sul volto. Il moro si girò e sorrise a sua volta. «parteciperò a Panic, sarei contento se mi sostenessi sorellina» aspettò la sua reazione. Carol si irrigidì leggermente, girò il viso per guardare davanti a lei e rimase in silenzio per qualche secondo. «perché lo fai?» domandò improvvisamente seria in viso. Josh si maledisse, ovvio che gli avrebbe chiesto il motivo, purtroppo per Carol non poteva proprio confessarlo, l'avrebbe reso debole. «insomma..ti immagini? Sai cosa possiamo farci con cinquanta mila dollari?» domandò retorico e la sorella alzò un sopracciglio, non vedendo niente di così ovvio. «partire! Abbandonare questa piccola città per sempre! Io, te e Kat che ne dici?» era una proposta messa in piedi in quell'esatto momento quindi sperò di essere abbastanza sicuro nel pronunciare quelle parole. Carol sembrò indignata, aggrottò la fronte. «come scusa?» sembrava tesa, si alzò dal divano cominciando a camminare per la stanza. «e le nostre sorelle? Hanno solo sette anni!» sembrava scettica all'idea di abbandonare le due gemelle. «Carol..ci sono mamma e papà con loro, insomma abbiamo ventidue, diciannove e diciotto anni perché non farlo?» non capiva, era forse troppo egoista?
Aspettò una risposta ma la mora sembrava non voler dargliela, Josh si alzò e si diresse verso la porta. «e ora dove stai andando?» disse ad alta voce lei guardandolo. Lui si voltò verso la ragazza e si strinse nelle spalle. «da una persona» quando fece per andarsene la giovane gli pose una domanda che lo fece andare in tilt. «partecipi Panic per aiutare qualcuno, vero?» chiese e lui si morse il labbro inferiore. Si girò nuovamente verso di lei, aprì la bocca per parlare ma Katherine aveva sceso le scale con le cuffie allacciate al collo e la fronte corrugata. «che succede qui?» domandò con aria curiosa. «stavamo-» iniziò Carol ma Josh le parlò sopra. «niente di importante, davvero.» fulminò con lo sguardo la sorella più piccola come per farle capire che non avrebbe dovuto rivelare nulla all'altra. Chiuse la porta alle sue spalle e con un sospiro si diresse in un posto ben preciso.
La sera - dopo cena - mentre Shannon e Susan stavano giocando con la madre ad un gioco per bambini Katherine se ne stava con il telefono in mano digitando velocemente qualcosa sulla tastiera, Carol ancora preoccupata per la piccola discussione avuta con il fratello si decise di parlare un po' con il padre e poi salì le scale aprendo di scatto la porta della camera di Joshua. Il moro fece uno scatto come se stesse nascondendo qualcosa e la guardò sospirando poco dopo. Lei fece una smorfia. «ti stai facendo una sega per caso?» domandò quasi sussurrando per non farsi sentire dai genitori, immaginò già l'espressione compiaciuta di Katherine. Lui sgranò gli occhi. «cosa? Ma ti pare? No!» disse subito alzando le mani in segno di resa poi sospirò di nuovo cercando il suo sguardo. «che cosa c'è Carol? Ancora per la questione di Panic?» domandò roteando gli occhi, la mora si sedette sul suo letto e giocherellò con qualche ciocca di capelli. «scusa per averti attaccato..ho solo paura che tu possa farti del male.» ammise guardando altrove. Josh sembrò sorridere, si sedette affianco a lei accarezzandole una spalla. «andrà tutto bene..starò bene, sono solo delle sfide del cazzo.» cercò di rassicurarla ma fallì, tutti sapevano che Panic non era affatto un gioco. «ti conosco troppo bene non fai mai niente solo per pura curiosità..c'è un motivo, vorrei solo sapere il motivo Josh» tornò a guardarlo negli occhi. «lo sto facendo per una persona, hai ragione.» ammise ricambiando lo sguardo. «ed è a dir poco fondamentale per me.» aggiunse rimanendo serio in viso. Carol capì che si stava mettendo in pericolo per una persona che era realmente in difficoltà, sorrise internamente annuendo con il capo.
* ‧₊ Brian ·.° ↳ EX AMANTE
Josh si svegliò stropicciandosi gli occhi con fare assonato, accanto a lui disteso e con il corpo ancora completamente nudo e solo avvolto dal leggero lenzuolo c'era Brain, il figlio dello sceriffo. «non sei per niente mattutino allora.» la sua voce era nitida e non impastata dal sonno, segno del fatto che era rimasto a guardarlo dormire per diverso tempo. «mh? Oddio, non mi stavi mica fissando?» domandò rivolgendogli un sorriso sbilenco ancora con gli occhi socchiusi per la troppa luce nella stanza. «sì..lo stavo facendo.» ammise in tutta onestà il biondo accarezzando i capelli del corvino. Si avvicinò a Josh e appoggiò la guancia al suo petto, il moro deglutì sentendo le farfalle nello stomaco. Ormai era da mesi che si frequentavano e non era mai riuscito a dirlo a nessuno, nemmeno alle sue sorelle. «dovrai uscire dalla finestra anche oggi..»commentò il biondo sospirando appena, Josh sbuffò. «ancora? Quando vorrai dire a tua madre che sei gay?» lo canzonò affondando una mano tra i suoi capelli dorati. Brian arrossì appena e scosse la testa. «non ora, lo sai come sono fatti i miei...mia sorella lo sa, è l'unica a saperlo..tu l'hai detto a qualcuno?» alzò il capo per guardare Josh negli occhi. Il corvino portò la mano vicino al suo viso ed accarezzò il mento con due dita. «no, nessuno..non mi vergogno di stare con te, sia chiaro. Probabilmente faccio fatica ad ammetterlo.» sussurrò perdendosi dentro quegli occhi azzurri come il cielo. In effetti se la famiglia di Brian era chiusa mentalmente la sua lo era molto di meno, forse non dipendeva il fatto che stesse con un ragazzo ma proprio il fatto di stare insieme a qualcuno, maschio o femmina che sia. «lo so..tranquillo.» unì le loro labbra in un bacio a stampo e Josh cercò di approfondirlo, Brian era sul punto di abbandonarsi tra le sue braccia quando udì la porta bussare. Si staccò immediatamente in preda al panico. «Brian?» era la voce di Elizabeth, la donna delle pulizie. «sì..sono sveglio ma non aprire..» rispose mentre Josh rimase zitto guardandolo in viso. «ho le coperte pulite!» esclamò lei, il biondo si morse il labbro inferiore. «Non entrare davvero! Sono nudo!» alzò la voce e Josh cercò di trattenere a stento una fragorosa risata. Brian sorrise appena appoggiando la mano sulle sue labbra per soffocare le leggera risata. «passerò tra dieci minuti, tua madre ti aspetta in soggiorno!» la donna se ne andò e Josh fu libero di ridere. «oddio, avresti dovuto vedere la tua faccia!» continuò a ridere quasi arrivando alle lacrime. «dai, cretino! Alzati!» lo trascinò per un braccio facendolo alzare. Raccolse divertito i suoi boxer e si vestì in fretta con un sorriso sul volto. «sta sera vieni al concerto?» domandò il moro guardandolo mentre si vestiva, era dannatamente perfetto. «contaci! Ci vediamo lì!» si avvicinò al compagno - o dovrei dire amante? - e lo baciò sulle labbra senza fretta, un bacio lungo e passionale. «ci vediamo..» sussurrò Joshua avvicinandosi alla finestra, sospirò scendendo sentendo già la mancanza di Brian e del suo sorriso.
Avevano partecipato a Panic per arrivare ad una meta ben precisa, se avesse vinto Brian avrebbe preso lui i cinquanta mila dollari mentre se avesse vinto Josh avrebbero fatto metà permettendo comunque al biondo di ribellarsi alla sua famiglia rigida per intraprendere un viaggio con il suo amato fidanzato. Quando si ritrovarono solo loro due e un altro ragazzo ad una delle sfide finali sembrava un sogno così vicino, erano stati insieme per così tanto tempo che non potevano fare altro che festeggiare ogni giorno. Brian si ritrovò in una sfida fin troppo pericolosa: doveva affrontare dei serpenti che erano l'unico animale a farlo raggelare dalla paura. Era stato morso così tante volte da essere trasferito immediatamente all'ospedale dove poi morì solo dopo due ore per avvelenamento. Per Josh non aveva più senso continuare senza di lui, doveva scoprire chi erano i giudici per quell'anno per fargliela pagare di santa ragione , per avergli portato via l'unica persona che non avrebbe mai voluto perdere in vita sua.
━ ‧₊ ༉ ❛𝐅𝐎𝐁𝐈𝐄
* ‧₊ sangue (emofobia)
La fobia del sangue nasce quando era molto piccolo, quel colore rosso e quel bruciore che si sente quando ci si taglia lo faceva piangere a dirotto anche quando si sbucciava semplicemente un ginocchio, piangeva dal disgusto e dalla paura. Sta cercando di trattenersi nelle scenate di rabbia proprio perché rimane intimorito dal sangue che perde dalle nocche delle mani che diventano bianche e insanguinate quando da pugni al muro o alla porta. L'ultima sua sfida infatti era quella "jolly" ovvero quella sfida che cambia da partecipante a partecipante e che mette a dura prova il tuo coraggio dato che gioca molto con le tue paure più grandi. Una normale parete sulla quale c'era scritto con il sangue "next could be you" (il prossimo potresti essere tu) una stanza nella quale doveva rimanere per ben dieci ore consecutive altrimenti sarebbe stato eliminato. Tra urli, pianti e conati di vomito Josh riuscì a superare la prova anche se inutilmente dato che dopo abbandonò la prova avendo saputo della morte del fidanzato.
* ‧₊ filofobia
Fobia nata molto recentemente, quando ha scoperto della morte prematura di Brian ha sofferto talmente tanto che ora come ora ha una paura folle di innamorarsi di nuovo e di perdere tutto. Quando comincerà a provare dei sentimenti per una persona proverà anche molta ansia e cercherà di allontanarsi da lui\lei per timore che possa ricapitare la stessa identica cosa. Spererà con tutto il suo cuore di essere ricambiato ma allo stesso tempo di non esserlo per allontanarsi da quella lontana probabilità, quell'avvenimento gli ha stravolto completamente la vita.
━ ‧₊ ༉ ❛𝐎𝐑𝐈𝐄𝐍𝐓𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎 𝐒𝐄𝐒𝐒𝐔𝐀𝐋𝐄 ·.° ↳ BOTH BUT BOYS>>
bisessuale biromantico con preferenze maschili. Sebbene l'unica persona che ha amato è stato proprio Brian nel corso della sua vita ha capito che provava anche troppa attrazione verso le ragazze per considerarsi a tutti gli effetti gay. Ora come ora non cerca affatto relazioni ma forse qualcuno farà sciogliere quel cuore di ghiaccio marchiato per sempre da quella dolorosa cicatrice?
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