E cazzo, l'amore doveva proprio essere cieco, sordo e tante altre cose. Se era ancora sveglio, nelle prime ore del giorno, ad ascoltare il suono più terribile che un essere umano potesse produrre. Sempre che si potesse definire "umano" il peso alla sua sinistra, con una diga di castori distrutta per capelli e indosso un pigiama con una fantasia ad unicorni di almeno due taglie più piccolo, che gli sbavava sul petto, mentre alla sua destra aveva la più grande fornace mai partorita, che lo stringeva come un orsacchiotto, unica difesa dai mostri sotto al letto e quelli nella sua testa. Ed era tutto morbido e calmo, con i confini della realtà che tendevano a fondersi con quelli onirici, e così scomodo e costrittore, eccessivamente caldo e senza libertà di movimento. Solo che non avrebbe voluto trovarsi in nessun altro posto.

Quindi sì, l'amore doveva proprio essere cieco, sordo e tante altre cose, ma lui sicuramente non lo era. Era solo una causa persa, che si era buttato da un burrone e amava ogni singolo istante della sua caduta.

Ciambella198 parla a vanvera (il quale si vanta del suo pigiama a paperelle):

Questo è uno dei miei rari tentativi di scrivere qualcosa di romantico. Ovviamente poi ha preso una strada tutta sua ed è uscita questa cosa. 

La storia la ho ben chiara in mente, nonostante fosse realmente nata con l'idea di scrivere una storia romantica, è diventata poi un qualcosa in cui si può trovare azione, poca serietà e situazioni al limite dell'assurdo.

Sì, sarà una storia poliamorosa, se non è nelle vostre corde non sarete obbligati a leggere, ma personalmente mi sono divertita molto a scrivere questo improbabile trio.