Chapter 2
Mi guardo la caviglia. Effettivamente io lì ho una voglia. Mi sembra tutto così assurdo. La leggenda, il fatto che sia potenzialmente verosimile, il comportamento degli esseri umani... sì il loro comportamento... sono stati salvati, e qual'è la loro ricompensa? Trasformare la loro salvatrice in una cavia.
MI accorgo di aver preso fuoco, letteralmente. I'M NATSU 2.0 BITCHES!! Le mie fiamme sono dorate e viola, sono molto belle. Non vedo l'ora di mostrarle a tutti.
Poi mi ricordo che nella stanza con me c'è Levy, che mi guarda con un'espressione indecifrabile. Mi sembra di cogliere stupore, curiosità e incertezza. La guardo. Mi guarda. La guardo. Mi guarda. Senza accorgercene ci mettiamo a ridere. Del tipo senza motivo. Del tipo a random. Del tipo senza controllo. Continuiamo a guardarci e ridere, senza dire nulla, senza pensare.
Passiamo 10 minuti a ridere. Poi si spalancano le porte ed entrano il Team Natsu, Gajeel e Mira, che ci guardano straniti e preoccupati. Credo siano indecisi se mandarci al manicomio direttamente o aspettare che finiamo di ridere. Ma questo ci fa ridere ancora di più quindi... beh... proviamo a darci un contegno. Falliamo un paio di volte, poi finalmente riusciamo a calmarci un minimo. Letteralmente, un minimo. <Abbiamo trovato qualcosa> dice Levy e raccontiamo tutto.
Non ci credono. Non ci credono neanche loro. Sapevo che sarebbe successo, per loro sono un fiore fragile, vado protetta. Da cosa? Dal mondo? Mi ritrovo a pensare che forse mi sono sempre basata troppo sugli altri. Probabilmente è così. Mostrerò a tutti che ce la posso fare. Mi allenerò, diventerò più forte. Non esistono scorciatoie. Non saranno gli altri a salvarmi, perché combatterò con loro. Ce la posso fare. Vero? Ce l'hanno fatta tutti. Perché io dovrei essere diversa? Per un potere? È un potere che mi definisce? Che stabilisce se sono forte o debole? Anche se inconsciamente l'ho sempre pensato. Eppure potrei fare molto di più. Imparare magia base, imparare a combattere, con e senza. Ho passato ore in biblioteca, ed ho imparato tantisimi incantesimi, e non era nemmeno quello il mio scopo. Cosa potrei fare se lo volessi? So di non essere debole ora. Ho solo dei limiti. Cos'è poi che definisce forza e debolezza? Un potere? Una cosa che non possiamo controllare? Un fisico? Ciò che abbiamo affrontato? Ci penso un po', mentre gli altri parlano tra di loro.
La forza è una cosa astratta, inquanificabile, invisibile. Spesso qualcosa che non possiamo decidere di avere. C'è sempre qualcuno fisicamente più forte di noi. Non ci sono eccezioni a questa regola. Siamo destinati ad essere sorpassati, a sorpassare. Possiamo decidere di allenarci, questo sì. Ma ci supereranno. Non è una cosa brutta, finchè si da' il massimo per superare, per superarsi, proprio per il concetto che nessuno è imbattibile. Alla fine la vera forza non è quella impalpabile, quella ancora più segreta? Alla fine la vera forza non è quella di chi non si arrende mai, quella di chi non prende il concetto della sconfitta come stop, ma come stimolo? Non si può vincere sempre. E alla fine chi è forte lo capisce. Chi è forte va avanti nonostante tutto. Chi è forte continua nonostante tutti. Chi è veramente forte, lo è mentalmente. Il corpo può deteriorarsi. L'energia può finire. La bellezza può cambiare. Ma la mente resta, per quelli forti abbastanza da trattenerla. L'intelligenza non svanisce. Il carattere resta. Chi è forte sfutta le cicatrici, le critiche, le sconfitte. Chi è forte si adatta e stringe i denti. Sono sempre stata forte, dovevo solo realizzarlo. Sono arrivata dove sono ora. Ce l'ho fatta. Non mollerò ora. Non posso. Non dopo tutto quello che ho passato. Lo farò, ce la farò, per me stessa, per i miei copagni, per tutti quelli che credono in me e che per me si sono sacrificati.
Non sono migliore degli altri. Ma posso essere la migliore me stessa, questo solo se mi impegno. Non avrò mai la pretesa di superare gli altri. Ma voglio superare me stessa. Ce la posso fare.
A/N
OK, PIENO DI RIFLESSIONI. Ma è il mio stile di scrittura. Fatevene una ragione, graziepregociao. Ok, no, se volete meno sentimentalismi ditelo e basta. Non mi offendo, tranquilli. Io posso solo migliorarmi e sperare vi piaccia. Andrò avanti con la trama, non sarà sempre tutto così. Ma essenzialmente voglio che la mia Lucy sia sicura di se stessa (ovvero sia quello che io non sono lol). Il suo sviluppo mentale è (e sarà) molto importante. D'ora in poi proverò a trattenermi, ma non assicuro nulla, siccome comunque appena mi metto a scrivere le parole è come se uscissero dalle mie dita per fare come vogliono. Sì, è strano. Ma lo sono anche io. Scrivetemi quello che volete, suggerimenti, critiche (costrattive, non insulti), e qualsiasi cosa vogliare. I miei DM sono aperti.
UNICORNI A TUTTI
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