Note vetrate
Laggiù, dal parcheggio,
si sentivano ancora le voci,
così come le abbiam lasciate
per tornare sulla via del ritorno.
Intonavano la nostra Ave Maria
mentre pian piano la notte
scendeva e cullava
quella vellutata polifonia
ricreata nel silenzio del mondo
che, secondo noi, troppo tace
innanzi a tanta bellezza.
davanti a tanta serenità.
Mentre il treno riparte,
le note dell'inverno
dietro quel vetro lassù
al secondo piano
nel buio ormai definitivo
sorridono rieccheggiando,
le nostre note
che dipingono il silenzio
con decise tonalità.
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