È passato un po' di tempo dall'avvenimento.
Hata ha tenuto il figlio, nonostante ciò non riesce molto bene a guardarlo e a non pensare a Rai.
Era come se un odio verso quel bambino piano piano crescesse dentro di lui, ma si fermava semplicemente a non comportarsi molto bene con suo figlio, ma alla fine non era un padre così cattivo, era solo turbato dall'avvenimento, dava comunque a Kenji un tetto, da mangiare... Kenji nonostante suo padre fosse un po' antipatico era un bimbo di 7 anni innocente e pieno di gioia. In tutti i modi  riusciva a vedere un lato positivo, anche se magari stupido.

Kenji: *in macchina* '^' *guarda fuori dalla finestra* Papi, guarda che bello il cielooo :3
Hata: È pieno di nuvole, non è in realtà molto bello. *guida*
Kenji: Ma sembrano panna *q*
Hata: ... Si.
Kenji: Oppure lo zucchero filat-
Hata: Zitto. Sto guidando, mi distrai.
Kenji: ok ^^ "
Hata:*sospira* ... *guida*
Kenji: *si toglie lo zaino dalle spalle per stare più comodo* Papi secondo te sono stupido?
Hata: ... nno. Perché?
Kenji: A scuola i miei compagni me lo dicono sempre '^'
Hata: mh.
Kenji: Perché me lo dicono?
Hata: non lo so.
Kenji: Secondo t-
Hata: Non parlarmi, sono stanco.
Kenji:ok, scusa... :< *guarda fuori dalla finestra*

Kenji aveva preso i capelli e gli occhi dalla madre, grigi.
I capelli erano grigio scuro, sul nero, mentre gli occhi erano un grigio più chiaro. La forma della testa era simile a quella del padre, era proprio un bel bambino; Dopotutto sua madre era una bellissima donna.

Hata: *si ferma* siamo arrivati.
Kenji: oh! *prende lo zaino di fretta* Ciao papii >w< *lo abbraccia ed esce dalla macchina correndo*
Hata: ... *sospira*

Hata non provava nulla per quel bambino, ma non voleva fargli del male, anche se sentiva l'odio che aumentava ogni giorno di più, senza saperne il motivo.
Era come se quel brutto ricordo crescesse nella sua testa sempre di più.

Hata: *entra a casa e prende dal frigo una birra*

Certevolte cercava di dimenticare bevendo. Non aveva mai bevuto pesantemente nella sua vita, era un uomo pulito e non si era mai ubriacato e altre cose del genere.

Hata: *si siede sul divano e beve la birra*

Tuttavia aveva quel bisogno irresistibile di bere. Lo faceva quando non c'era Kenji, per evitare di fare cavolate, ma nonostante tutto lo faceva.
Era come un antidolorifico, puoi prendertene per allievare il dolore, ma prima o poi riapparirà e ne prenderai ancora, fino a quando tu non morirai per overdose.
Ma neanche la vita sociale di Kenji andava bene, non era solo Hata ad avere dei problemi.

*suona la campanella della ricreazione*
Kenji: *esce fuori* gnw... *si guarda in giro cercando un posto libero ma non ne trova* *si avvicina a un gruppo seduto* ehy... posso sedermi con voi perfavore? :<
?1: Certo che no. Vai via, non ti conosciamo
Kenji: m-ma-
?2: Ehy. *si alza e lo guarda male* ci stai dando fastidio
Kenji: *trema leggermente e indietreggia*
?2: Vai via.
?1: Diglielo! *ridacchia*
Kenji: o-ok... *va via a sedersi in un angolino*
?2: *ride* è quel famoso ragazzino? *si siede*
?1: Si ahahaha, è stupido!
Kenji: *li sente* ... *sospira e mangia triste*

*fine scuola*
Kenji: *esce dalla scuola con lo zaino sulle spalle*
?2: Si, vado *esce e cammina*
Kenji: *cammina pensieroso* gnw...
?2: *guarda Kenji* ... *si gira e va per la sua strada*