SF6? Sì, grazie!
Benvenutə!
Ho iniziato la presente raccolta di racconti brevi a tema SF ben prima dell'annuncio del nuovo titolo. Ma metto in apertura questo brano perché voglio essere pronta ad accogliere il sesto capitolo del mio picchiaduro preferito. E per farlo... Devo avere chiara la lore di Street Fighter!
(Mi sembra ovvio che non abbia senso sottolineare i dettagli minuscoli, le incongruenze dei film e delle storie stesse, i finali alternativi eccetera eccetera, perché sono proprio queste cose a confondermi. Quindi intendo semplificare la lore per renderla cristallina e memorizzabile, in vista del nuovo lancio!!)
La cosa intriga un pochino anche te, vero? Allora non aspettiamo oltre!
Ryu è un giovane lottatore, che si è formato (insieme a Ken Masters) in mezzo alle lande desolate di non mi ricordo dove presso il dojo del maestro Gouken. Costui pratica una disciplina particolare, che ha a sua volta imparato - insieme al fratello Akuma - dal maestro Goutetsu.
Lo specifico perché la morte di Goutetsu per mano di Akuma è alla base della storyline: avendo superato il suo maestro (che infatti muore felice di aver insegnato la sua arte assassina così bene), Akuma si sente potentissimo e ammazza pure Gouken, per poi girare per il mondo in cerca di un degno avversario.
Ma andiamo alla trama del primo videogioco.
Ryu ha appena finito la sua formazione al dojo: parte quindi per la Thailandia nel tentativo di dimostrare al suo amico e rivale Ken che è il migliore del mondo. Insomma, vuole sconfiggere l'attuale re del Muay Thai, Sagat. E per farlo combatte e vince contro venti lottatori di Muay Thai e li ricopre di ingiurie al termine del combattimento: così facendo attira l'attenzione (e il fastidio, probabilmente) del suo obiettivo primario, che lo sfida e - ovviamente - vince.
Solo che al termine dell'incontro... Una forza oscura si fa largo dentro Ryu: il Dark Hadou, che lo spinge a cogliere di sorpresa Sagat con un mega Shoriuken, che gli lascia la cicatrice sul torace (sì, proprio quella).
Alpha e Alpha 2.
Questa volta nessun torneo: la storia segue semplicemente i lottatori che, essendo (in tutta modestia) i più skillati del pianeta, si incrociano. Ognuno di loro ha l'obiettivo di sconfiggere Ryu, colui che detiene l'attuale titolo di Campione del Mondo: tra loro c'è Akuma, l'uomo-demone di cui parlavamo all'inizio. È dell'attuale campione del mondo l'iniziativa di sfidarlo, direttamente presso l'isola dove abita: lo scontro si risolve con la decisione di Akuma di lasciare Ryu vivere ancora un po', per sviluppare del tutto la sua forza potenziale e, in particolare, per lasciarsi vincere dal suo lato tenebroso e iniziare ad allenare davvero il Dark Hadou.
Non solo questo, però: in questo lasso di tempo nasce infatti la Shadaloo, la potente associazione al comando del cupo Master Bison. Si tratta di un'organizzazione criminale che ha mosso i primi passi nel narcotraffico, è passata alla corruzione su ampia scala... Il tutto con l'obiettivo finale di porre Bison sul trono del mondo, come dittatore supremo.
Abbastanza ambizioso, pare.
A questa premessa spiccatamente poliziesca, comunque, va aggiunto l'elemento chiave delle arti marziali: da giovane quest'uomo praticava la sdolcinata disciplina del Soul Power, ma la sua ambizione l'ha portato a dedicare tutte le sue energie alla parte "negativa" della stessa sviluppando un nuovo tipo di energia spirituale - lo Psycho Power. Che non si pensi che è stata una cosa semplice: per padroneggiare questo strumento d'impareggiabile potenza, Bison ha dovuto rinunciare alla luce e a tutta la bontà che aveva dentro e dedicarsi esclusivamente alla rabbia e all'odio. Sottolineo, quindi, che lui è stato a lungo l'unico essere umano capace di utilizzare quest'energia corrotta e che ha dovuto capire tutto da solo quali fossero le sue possibilità. Ad esempio, quella di permettere alla sua anima di continuare ad esistere dopo la morte e di prendere possesso di altri corpi, anche solo temporaneamente: così si spiega la presenza della sua associazione in Street Fighter, sì, perché Master Bison vuole rapire Ryu e trasferire la sua anima nel vigoroso corpo dell'uomo più forte del mondo. In modo da essere lui il più forte del mondo. Matematico.
Come sempre, però, anche nei piani più intelligenti deve esserci una piccola pecca. Nel caso della Shadaloo, il fatto che abbia deciso di corrompere gli ufficiali dell'aviazione militare statunitense segna, a lungo termine, una grave falla: in particolare, il luogotenente Charlie Nash prende a cuore la faccenda e riesce a trovarsi vis à vis con l'aspirante dittatore. Che tuttavia riesce ad ottenere la vittoria più sporca immaginabile: fa crivellare l'aitante militare dall'elicottero che lui stesso aveva chiamato in aiuto e lo getta pure da un burrone, così che del suo corpo non resti traccia.
Ma non solo gli americani combattono contro di lui. Anche l'Interpol gli scaglia contro uno dei suoi migliori agenti, ovvero l'affascinante Chun-li, che è orfana di padre proprio a causa del capo della Shadaloo.
Alpha 3. (Il gioco con il logo più figo di tutti, a mio parere)
Ryu è in qualche modo scappato dalle grinfie di Bison, ma il capo della Shadaloo non si è lasciato scoraggiare: stavolta ha per le mani un progetto malvagio... Di quelli cattivi veramente.
In particolare ha creato il Psycho Drive, un'arma capace di immagazzinare Psycho Power e lavare il cervello alla gente. Cosa che permette di eliminare con facilità la luce e la bontà dall'animo delle persone, insieme a tutto il resto, ecco. Algebrico.
Ma... ALT! Chi ha mai assistito alla creazione di una nuova arma... Senza l'intervento delle forze militari americane a tentare di fermarla?
Qui Capcom ha creato un bivio che però, per fortuna, è stato appianato: se in SFα2 Charlie è deceduto, a pezzettini direi, in questo gioco il suo allievo e grande amico Guile ha successo nel ritrovarlo - vivo - e combattere persino al suo fianco. Una gioia comunque effimera, dato che alla fine della storia si "sacrifica".
Ma non c'è bisogno di preoccuparsi: grazie a SFV, possiamo affermare che la sua vera morte è la prima! Yay.
Colui che uccide Bison, comunque, è Ryu. Si trova a combatterlo, pare, perché stavolta il cattivone ha preso il controllo del corpo di Ken Masters, il suo migliore amico: dapprima Ryu vince contro il suo amico, liberandolo dal controllo di Bison, e poi contro Bison stesso. Ed usa così tanta foga, nel combattimento, da ucciderlo. Ma abbiamo ormai imparato che il corpo di questa specie di demone non conta nulla: quindi non c'è da sorprendersi se il suo spirito tenta prima di abitare il corpo di Ryu, che però riesce a respingerlo... Per migrare poi nel corpo di Rose, sua antica allieva che pratica il Soul Power ed è giunta sul luogo della battaglia dopo aver letto di questo scontro nei suoi tarocchi.
Così i nostri eroi si trovano a dovere combattere la Shadaloo di nuovo...
... Nel titolo seguente, dove l'organizzazione criminale dà vita ad un nuovo, inquietante torneo. Il suo obiettivo è, infatti, quello di lavare il cervello a tutti i partecipanti per creare un esercito forzuto.
Non c'è molto da segnalare, però, perché nessuno dei finali presenti nel gioco è considerato parte della storia effettiva. Si può riassumere l'intero gioco nella storia di Akuma: egli parte con l'essere obiettivo primario degli studi di Bison, ma finisce con l'ucciderlo violentemente e liberare, ancora una volta soltanto apparentemente, il mondo dalla sua minaccia. Risolvendo il tutto, insomma, in un cerchio - permettendo di eliminare o conservare questo pezzo dalla storia ufficiale in modo totalmente soggettivo.
Pochi mesi dopo tutto ciò, comunque, la Shadaloo torna a far parlare (indirettamente) di sé.
Essa ha infatti dato vita a ventisette cloni molto particolari: il primo di questi è estremamente "umano" - al punto che non è ancora chiaro se sia solo lo "stampo" umano o effettivamente una creazione di laboratorio - e riesce a fuggire dal laboratorio in cui era prigioniero, mantenendo il nome che gli è stato dato dagli scienziati - Abel - ma perdendo completamente la memoria. I seguenti ventisei, invece, sono molto simili tra loro: solo il quindicesimo ha tratti particolari rilevanti, tra i quali la capacità di intendere e volere, che lo porta prima di tutto a auto-nominarsi Seth, e in seguito a diventare C.E.O. della sezione armi della Shadaloo chiamata S.I.N. (Shadaloo Intimidation Network) e addirittura a renderla completamente indipendente.
La S.I.N., e il suo capo Seth, sono i veri antagonisti di questa storia. Sono stati i tecnici della S.I.N., infatti, a sviluppare un'arma biologica devastante, chiamata B.L.E.C.E. (Boiling Liquid Expanding Cell Explosion - una sigla che suona bene solo in forma breve) che ha bisogno di qualche dato dal Dark Hadou per essere completa.
Seth istituisce quindi l'ennesimo mega torneo per giungere al nostro eroe. C'è moltissima sottotrama che mi tocca saltare: in genere si riassume dicendo che compaiono numerosi personaggi, ognuno dei quali ha il suo personale motivo per iscriversi al torneo. Sottolineo che questo è il mio titolo preferito, quindi mi piange il cuore a tagliare corto in questo modo, ma il rischio di divagare è talmente alto... Che mi converrà creare un capitolo apposito dove parlare della lore di SF4, delle sue versioni e delle curiosità varie che so....
In sintesi, comunque, Seth viene sconfitto e fatto a pezzetti da Master Bison, che - nessuno avrebbe osato immaginarlo!1! - è ancora vivo e agiva nell'ombra per manipolare il torneo a suo favore; e per ricollegarmi a quello che accade nel titolo successivo...
Juri Han dà il colpo finale - non necessario - al Tanden Engine di Seth, distruggendo questa sua forma di esistenza per sempre. Ma poi tornerà nei laboratori della Shadaloo per sottrarre il suo software e infonderlo in un ridicolo corpo nuovo, uguale a quello vecchio ma con - prosperose - sembianze femminili.
Sagat inizia a maturare per davvero, ponendosi domande importanti sulle arti marziali che lo aprono a nuove e inattese esperienze (e lo allontanano definitivamente dalla Shadaloo).
Guile stringe una nuova, importante amicizia: la sua partecipazione a Street Fighter x Tekken (anche se non è canonica, ovviamente) insieme ad Abel costituisce un ottimo esempio di come essa si solidifichi, pur nella evidente differenza che c'è tra i due personaggi. E mi si permetta di osservare come tutto ciò RICORDI VAGAMENTE quel che accade tra Guile e Luke (accenderò altri ceri nella speranza che la Capcom abbia avuto OTTIMI MOTIVI per inserire questo assurdo personaggio come new entry dell'ultimo minuto, invece di rendere giocabile il mio angioletto. Hanno un intero gioco per farlo...)
Ma continuando con la lista dei personaggi; Balrog porta in salvo un esperimento della S.I.N. chiamato Ed, reputandolo di valore.
Abel (amore mio!) dichiara che il suo viaggio non è finito e che intende indagare ancora sulla Shadaloo.
Per quanto riguarda Rose, la sua intera storia e il finale in SF4 non sono importanti. Conta soltanto che in questo periodo diventi maestra di Menat, anche se in questo titolo non viene detto.
Infine, ma non per importanza, Gouken si rivela ancora vivo e sfida Akuma. Vince e conclude il suo compito sulla terra aiutando il suo allievo Ryu a controllare il Dark Hadou.
Il quinto capitolo di Street Fighter si apre con il ritorno di Charlie Nash. Un personaggio finora piuttosto inutile, che finalmente guadagna l'importanza che gli spetta!
Viene svelato il suo passato, viene confermata la sua morte. E dico che è tornato perché gli illuminati l'hanno riportato - più o meno - in vita, per utilizzarlo come arma contro Bison.
Un'ottima idea, perché sacrificandosi di nuovo riesce a indebolire Bison in modo che Ryu possa dargli il colpo finale.
E sì, pare che stavolta sia morto per davvero: la storia, proseguendo, mostra come il nuovo nemico sia la setta degli illuminati. Ma facciamo un passo indietro.
Stavolta non c'è alcun torneo mondiale di lotta. Ai vertici della Shadaloo, infatti, c'è una new entry: lo smilzo Fang, che per giungere al potere assoluto ha escogitato qualcosa di molto più elaborato del solito.
Innanzitutto rapisce degli esperti di informatica da tutto il mondo. Li costringe a elaborare dei satelliti - le "Lune Nere" - e li lancia in orbita: si tratta di sofisticate bombe che, detonate da remoto con delle speciali chiavi fisiche, possono esplodere rilasciando impulsi elettromagnetici capaci di mandare in blackout intere metropoli, come accade a New York. L'aumento dell'angoscia, del terrore e il caos generati da eventi come questo riescono ad arricchire l'energia dello Psycho Power: e Master Bison, così buffato, sarà invincibile. Rinunciando al corpo di Ryu una buona volta.
Tra i programmatori assoldati (a forza) dalla Shadaloo, comunque, si cela il germe della loro sconfitta: si tratta di un personaggio senza nome e senza volto, che però è il motivo per cui Rashid viene coinvolto nella storia. Si tratta di una sua cara amica, che è sia la persona che disperde le chiavi di accensione (curiosi manufatti simili a pezzi di scacchi) per il globo, affidandoli ai lottatori più abili; sia colei che permette a Rashid stesso di bloccare l'intera operazione con una password che soltanto loro due potevano conoscere.
Ma l'operazione C.H.A.I.N.S. (questo il nome scelto da Fang...) non finisce qui. Le lune nere, dopo essere state fermate, iniziano a discendere verso la crosta terrestre: riusciranno a provocare abbastanza danni, così, da non risultare inutili.
Ma per fortuna i nostri eroi riescono a bloccare del tutto i malvagi piani di Bison, un po' grazie a Nash, un po' grazie alla forza inenarrabile ottenuta da Ryu (che ha vinto il suo lato oscuro e persino sconfitto il mostro Necalli, per la prima volta nella storia terrestre). E anche, ovviamente, grazie al gruppo dei "buoni" riuniti e guidati da Karin Kanzuki.
Ancora una volta, il mio cuore piange lacrime amare per dover occultare la sottotrama, ma è davvero dispersiva e inutile in questo frangente.
Trovo necessario soltanto fare il nome di Helena, anzi, di Kolin: è lei che riporta in vita Charlie (utilizzando il corpo di Eleven, un curioso essere costruito in laboratorio dagli Illuminati), in quanto affezionata seguace di Gill (uno strano individuo auto proclamatosi Messia).
Ed è in Street Fighter III che Kolin e Gill fanno parlare ancora di sé, anzi, della loro setta. Sono loro ad organizzare il quarto torneo mondiale di lotta al fine, ovviamente, di controllare il pianeta.
Ryu, nonostante sia effettivamente presente, è lasciato in secondo piano: il protagonista, stavolta, è Alex. È lui a vincere il torneo e addirittura a sconfiggere Gill, mentre Ryu si lascia vincere (e successivamente, allenare) da Oro.
Che dire poi, il roster dei personaggi è praticamente tutto nuovo e proprio come in SFIV, ognuno ha il proprio motivo per prendere parte al torneo. Quindi per scoprirli bisogna semplicemente... Giocare.
La storia più recente è raccontata, infine, nel terzo aggiornamento di SFIII, chiamato Third Strike. Sì, il gioco serve esclusivamente a questo: raccontare cosa ha fatto Alex dopo aver vinto il torneo di lotta, ovvero farsi sconfiggere da Ryu. E altre piccole cose, come un combattimento alla pari tra Akuma e Oro, o una sfida tra Chun-Li e Urien, che vince la nostra adorata Chunners.
Beh, che ne dici?
Mi sono lasciata prendere troppo? IN CHE SENSO NON ERA NECESSARIO FARE IL NOME DI ABEL? 😠😡🤬😠😡🤬😠😡🤬😠😡🤬😠😡🤬😠😡🤬
In ogni caso io ce l'ho messa tutta. E finalmente mi sento pronta ad accogliere il nuovo titolo... E quel 🐷 di Luke. (Ovviamente scherzo, ho già detto chi mi ricorda... E chiunque abbia a che fare con Abel è mio amico!)
Tornando a noi, questo non è un addio, ma un benvenuto: prego, con il nuovo bagaglio di conoscenza che hai ottenuto sentiti liberə di proseguire nella lettura delle mie oneshots: e se hai voglia di leggere qualcosa su un personaggio specifico,
.
(fonti: streetfighter.fandom.com e Street Fighter: 30th anniversary)
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