[2022] - Panacea [OC x R. Mika]
Il rumore della maniglia ha preannunciato il cigolio della porta che si apriva. Solo questo ha dato la forza necessaria alla ragazza di voltarsi in quella direzione, smettendola di sospirare come nella più drammatica delle soap operas.
"Ma che fine hai fatto?" Senza neppure salutare, Miina ha posto questa domanda con una rudezza tale da far inumidire immediatamente gli occhi della collega e amica. La quale ha sospirato di nuovo e mormorato il suo nome.
"Ehi, tutto ok?" Dopo aver richiuso la porta del camerino, la finlandese ha avvicinato una sedia alla sua per poi accomodarsi, inarcando la schiena il più possibile al fine di avvicinarsi al suo volto. "Puoi raccontarmi tutto, se ti va. Non ho alcun pregiudizio né problemi ad ascoltare qualsiasi cosa."
Rainbow Mika ha scosso la testa, sconsolata. E questo ha fatto preoccupare ancor di più l'altra.
"Sei fisicamente a posto? Ti fa male la testa? Sei per caso incinta?"
La giapponese ha alzato istintivamente il capo.
"Come osi-?" Ha sibilato, coprendo poi la bocca con entrambe le mani.
"Ah, che sollievo. Pensavo che un gatto ti avesse mangiato la lingua." Ha osservato con soddisfazione le sue gote assumere una sfumatura purpurea. "Dai, forza. Chi ti ha fatto incazzare? Sono stata forse io?"
Mika ha inizialmente annuito, poi spalancato gli occhi, infine lasciato andare le braccia lungo i fianchi, come priva di forze.
"Ascoltami" ha iniziato, a mezza voce. "Credo che tu sia un problema, per me. Mi fa sempre male la pancia quando ti vedo. Anzi, non è che mi faccia proprio male... Mi sento solamente sottosopra. Questo mi spaventa un pochino."
Vilhelmiina ha sentito il suo cuore accelerare i battiti fino a un milione al secondo. La pressione sanguigna è così salita alle stelle, facendola arrossire come un pomodoro. Ha addirittura avvertito un retrogusto metallico in gola. O meglio, l'avrebbe avvertito se avesse avuto un'effettiva concezione della realtà...
"Miina-chan?"
Proprio come poco prima l'aveva spedita in un'altra dimensione, la voce di Mika l'ha riportata indietro.
"A-ahem." Ha portato una mano al viso e poi abbassato lo sguardo a terra. "Amica mia. Sei fortunata" ha iniziato a dire, prima di afferrarle la mano destra e alzarsi, restando però ricurva in avanti per non allontanarsi da lei. "Possiedo la panacea per questo tipo di ingiurie."
Lo sguardo della ragazza le ha fatto intuire che un simile linguaggio non si confaceva alla situazione, ma lei - che aveva passato gli ultimi mesi, o forse gli ultimi anni, a pensare a quel momento e a preparare il discorso - ha proseguito ostentando sicurezza. Ha accompagnato la mano di Mika sul suo viso e portato la sua destra ad accarezzarle la guancia, spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Lei, che iniziava finalmente a capire il senso del discorso, ha spalancato gli occhi.
Quindi, ignorando il concerto di campane che le era esploso in testa, Miina ha chiuso gli occhi e avvicinato le labbra alle sue.
Pochi attimi prima che si sfiorassero, tuttavia, una serie di colpi alla porta ha preannunciato l'entrata del manager della wrestler.
Maledicendo il mondo intero, Vilhelmiina si è allontanata dall'amica, dirigendosi in un angolo e nascondendo il viso tra i palmi delle mani. E mentre Mika pregava il manager di tornare più tardi, ha dovuto sforzarsi per non scoppiare a piangere.
"Sono certa che non sia così urgente come dice." La voce della ragazza poco dietro la sua testa l'ha fatta sobbalzare. Non aveva mai provato due spaventi consecutivi di quella portata in tutta la sua vita. "Torno subito per continuare il nostro discorso" ha mormorato ancora Rainbow Mika, con un tono estremamente provocante... Probabilmente senza volerlo.
Come al solito.
E mentre la osservava uscire correndo, l'ha trovata ancor più bella del solito.
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