È il momento di flexare Miina, la mia OC ♥

*

«Tu abiti da queste parti, giusto, Miina?»
La ragazza ha inclinato la testa all'indietro e sbuffato.
«Certo che hai una memoria di ferro, Mika!»
La wrestler è scoppiata a ridere.
«Non è tanto la memoria, quanto la conoscenza della geografia» ha commentato, sbirciando fuori dall'oblò dell'aereo. «Quanto dista casa tua dall'arena?»
«Pochissimo, devo dire. In linea d'aria sono pochi chilometri» ha risposto Miina, effettivamente realizzando il fatto solo in quel momento. Quando si diventa cittadini del mondo e si vive viaggiando, si coglie la somiglianza di ogni città con la propria fino a concepire ogni Paese come Patria. O almeno, così era per lei, che non aveva mai amato Heinola.
«E perché hai scelto di dormire comunque in albergo?»
L'ingenuità di quella ragazza era qualcosa di sbalorditivo. E di assolutamente tenero.
«Non ho intenzione di tornare dai miei. Non finché non avrò scelto l'arredamento del mio nuovo appartamento»
La giovane ha spalancato la bocca.
«Hai comprato un appartamento?!»
«Sì, ma è completamente vuoto... Inabitabile, per ora.»
«E dove l'hai preso??»
«Ho fatto un investimento e l'ho preso in Italia, non qui. È un territorio molto più interessante. E le case, là, si vendono facilmente»
Hanno proseguito con questa specie di intervista per venti minuti. Era vicina al mare? Era in un condominio grande? Aveva il balcone? Era di costruzione recente? L'aveva già imbiancata? Aveva già un'idea di come arredarla?
«No, non ho deciso nulla riguardo l'arredamento. L'ho acquistata settimana scorsa... E poi no stress, ho tutta la vita per renderla vivibile, in fondo.»
È seguito qualche attimo di silenzio.
«Devi assolutamente sbrigarti ad arredarla! Sarebbe il luogo perfetto per un pigiama party!»

Lo spontaneo ed infantile commento di Mika le ha aperto un mondo.
Si è vista per un attimo a giocare alla battaglia di cuscini, entrambe in pigiama; mangiare popcorn insieme, sul divano, guardando una serie tv; e poi addormentarsi una accanto all'altra su un letto matrimoniale.

Ed è andata in iperventilazione.

«È una bellissima idea» ha rantolato, cercando di ripristinare l'autocontrollo.
«Posso aiutarti a scegliere i mobili? Conosci il Feng Shui? Potremmo studiare la planimetria insieme e farlo diventare l'appartamento meglio arredato di tutto il Mediterraneo!»
«Vuoi darmi una mano?» Miina, che non aveva mai nutrito il minimo interesse per questo aspetto della vita civile, ha realizzato di avere acchiappato due piccioni con una fava.
«Sarebbe il mio sogno! Potrei finalmente sfogare la mia conoscenza della "scienza dell'arredamento"!»
«E chi sono io per impedirlo?» Ha finalmente esclamato la finlandese, lasciandosi trasportare dall'entusiasmo della collega. «Vuoi vedere le foto dell'appartamento?»

Tra appunti e proposte, il viaggio è finito in un attimo. E mentre scendevano dall'aereo, Mika ha cercato di mettere un punto fermo al discorso.

«Quindi sei convinta dal Feng Shui?»
Miina, che non aveva ascoltato mezza sillaba del suo intricato discorso nipponeggiante, ha cercato di dimostrarsi il più entusiasta possibile mentre asseriva.
«Ma è fantastico! Appena recuperi le planimetrie possiamo iniziare a studiare la disposizione del mobilio, allora!»
Nuovamente persa in fantasticherie circa la collega con indosso un paio di occhiali da vista, Miina è riuscita solamente ad annuire.

E il resto del monologo di Rainbow Mika, totalmente inascoltato, si è perso nel gelido vento finlandese.