play with fire, expect to get burnt

Jo è sfinita dopo la chiamata con Lewis. Non pensava che sarebbe finita a fare sesso telefonico con lui, non era nei piani. Non che si stia lamentando di quello che ha appena fatto, ma avrebbe preferito avere più ore di sonno a disposizione prima della gara di domani. "Amore, ora devo proprio andare o domani chi si sveglia" mugugna al telefono. Dipendesse da lei, starebbe a parlare con Lewis per tutta la notte. "Riposati ora perché quando torni dubito che avrai il tempo di dormire" scherza Lewis, compiaciuto e soddisfatto della serata inaspettata appena trascorsa. 

Si chiede per quanto tempo durerà tutto questo appagamento, fra quanto tornerà a deprimersi e a vedere tutto buio attorno a sé. Scaccia il pensiero metaforicamente con una mano e si concentra sulla voce di Josefine, solo così riesce a rimanere aggrappato alla realtà. "Sei un porco" sussurra Jo trattenendo una risata e mordendosi il labbro dall'altro capo del telefono. "Buonanotte" la saluta lui prima di lasciarsi andare ad un lungo sospiro.

Si sdraia sul letto e spegne la luce, ancora con il sorriso sulle labbra. Chiude gli occhi pensando all'immagine di Josefine sdraiata su un letto a Manama nella sua stessa posizione e questo gli basta per addormentarsi per la prima volta dopo tanto tempo tranquillo e sereno. 

Josefine non riesce più a prendere sonno, come potrebbe riuscirci? Non le capita molto spesso di dover far da sola quello di cui solitamente si occupa Lewis. È ancora sudata e accaldata, ha bisogno di darsi una rinfrescata prima di tornare a letto e provare a dormire per qualche ora. Si stiracchia seduta sul letto, una mano tra i capelli spettinati ed arruffati, la maglietta leggermente sollevata e i pantaloncini del pigiama leggermente arrotolati. 

Sta per entrare in bagno quando sente bussare alla porta. Abbassa lo sguardo verso il suo orologio e si domanda chi posso cercarla all'una di notte, il giorno prima del Gran Premio. Si incammina verso la porta e la apre quanto basta per scorgere la figura di Max Verstappen coperto da un misero asciugamano bianco attorno ai fianchi. 

Jo strabuzza gli occhi e si sforza di non guardare i suoi addominali ancora bagnati dalla doccia. "Max? Che cazzo ci fai sveglio a quest'ora?" domanda Josefine aggrottando le sopracciglia ed allargando le braccia. Gli occhi di Max si soffermano per qualche secondo sul seno di Jo, che solo in quel momento di ricorda di non avere il reggiseno addosso. "Mi sembra ovvio" risponde lui indicando in modo sarcastico il suo asciugamano. 

"Cosa vuoi?" chiede nuovamente lei incrociando le braccia al petto per coprirsi il più possibile. "Puoi prestarmi la doccia per cinque minuti" la sua domanda esce più come un'affermazione mentre entra a passo svelto nella camera di Josefine senza il suo invito. Jo alza gli occhi al cielo e trattiene un sospiro per non rispondere male a Max nel cuore della notte. 

"Non so se voglio sapere perché non puoi fare la doccia nella tua camera" farfuglia Josefine sentendosi improvvisamente nervosa con Max che gironzola per la sua stanza. Max si blocca ai piedi del letto, si accuccia a raccogliere qualcosa che nascondere dietro la schiena e si gira verso Josefine con un sorriso malizioso stampato in faccia. "Josefine Jameson" inizia Max con sguardo indagatore, sembrando parecchio divertito e perfettamente a suo agio in quella strana situazione. 

"Max Verstappen" lo prende in giro lei usando il suo stesso tono da detective mancato mentre si appoggia allo stipite della porta. "Non lo avrei mai detto, sai?" continua lui ciondolando sui talloni con le mani dietro la schiena, ricevendo un'occhiata a metà tra il preoccupato e lo schifato da parte di Josefine. "Cosa Max, cosa?" sospira quasi esasperata con una mano sulla fronte e gli occhi al cielo, rifiutandosi categoricamente di dargli corda. 

"C'è odore di sesso qui, si sente" spiega Max inumidendosi le labbra e mostrando il reggiseno di Josefine che teneva dietro la schiena. Jo si avventa su di esso e lo strappa dalle sue mani. "Dammi questo affare" esclama tenendo la testa bassa per nascondere il rossore sulle guance. "E per la cronaca qui non c'è nessun altro quindi la vedo improbabile come cosa" aggiunge, deglutendo rumorosamente. 

"Non sono stupido" sussurra Max facendo un passo verso di lei. "L'ultima volta che ho controllato si chiamava masturbazione ma in questo caso penso che tu e Lewis abbiate appena fatto sesso al telefono" spiega Max con le mani sui fianchi nudi ormai quasi del tutto asciutti. "Dell'ottimo sesso telefonico, dato che i tuoi capezzoli sono ancora duri e i tuoi capelli sembrano appena usciti dalla centrifuga" incrocia le braccia al petto e lancia un'occhiata di sfida a Josefine, ormai indifesa. 

Non riesce a rispondere a Max, rimane ferma immobile contro lo stipite della porta con la bocca aperta davanti agli occhi vispi di Max. "La prossima volta chiamami, è sempre meglio farlo per davvero che al telefono, no?" domanda retorico il pilota olandese facendole l'occhiolino e superandola per andare in bagno. Jo scuote la testa e sei butta di peso sul letto, con gli occhi fissi sul soffitto ed il reggiseno ancora in mano. "Cosa cazzo è appena successo" continua a ripetersi nella sua mente mentre se si sforza riesce a sentire la risata di Max Verstappen da sotto il getto d'acqua. 



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eeeeeeeeee buonasera passerotti! 🌼
vi aspettavate una cosa del genere oppure vi ho stupiti? beh, fatemelo sapere con stelline e commenti as usual. vi lascio il mio Instagram (nowhereissafe_) se volete parlare di strayed o di qualsiasi altra cosa mi trovate lì 🦦
things are getting hotter and hotter and hotteeeeeer 🔥 ok, la smetto di fare la dodicenne e torno nel mondo dei ventiseienni (quasi)

p.s. amo Max in questi panni (un asciugamano e basta 😎) che fa il badass con Jo

STAY TUNED

✨ blessed ✨

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