Epilogo - doppio

Sette mesi dopo.


Doppio

Chloe

È una giornata di piena estate, il sole è alto nel cielo e sono entusiasta per il programmino che mi attende per questa sera.
Esattamente oggi, un anno fa, ero in volo con un vicino di posto alquanto scorbutico e la mia vita da quel momento è cambiata.

È stato in quel preciso istante che si è innescata una reazione a catena di eventi e coincidenze che hanno portato a farci innamorare, permetterci di essere qui oggi, di essere l'una il destino dell'altro.

Se ripenso ad un anno fa, a quei momenti, mai e poi mai avrei potuto immaginare, anzi, neanche sognare, di potermi innamorare di lui, o di volerlo fortemente nella mia vita.
Se dovessi ripensare a tutto ciò che abbiamo superato, al bagaglio ingombrante che lui si portava dietro, non avrei mai detto che ce l'avremmo fatta col tempo a superare gli ostacoli.
Per fortuna, nessuno dei due è stato in grado di rinunciare a quello che ci legava, e che ci lega tutt'ora, che è più forte che mai.

Non riesco ad immaginare un solo giorno della mia vita senza poter aprire gli occhi e trovare al mio fianco Andrea, è un sentimento che ti cattura, imprigiona e getta la chiave, facendoti sentire invincibile e una cosa sola.

Ne abbiamo fatta di strada in un solo anno, individualmente e come coppia.
Lui è a capo dell'azienda di famiglia, insieme alle sorelle, è riuscito a...beh, perdonare è un parolone, ma, a dare una seconda possibilità al padre, non escludendolo dall' azienda e dalla sua vita.
Io, pian piano, per conto mio, sto provando a fare carriera e distinguermi dalla massa, a fare in modo che il mio nome valga qualcosa e, non me la sto cavando male.

La mia vita è circondata da persone che mi amano è che adoro, che riescono a riempirla facendomi sentire importante per ognuno di loro, sono davvero fortunata.

Entro nel mio ufficio salutando Erik, mi accoglie con un sorriso e si congratula per il progetto presentato ieri pomeriggio, è piaciuto molto al cliente e daranno a noi il lavoro.
Eh no, non parlo di me ed Erik, ma di me e Thomas.

Ebbene sì, lavoriamo spesso insieme e credo sia inutile dire che il mio caro fidanzato esce di testa ogni volta.

Mi accomodo alla scrivania e il mio telefono sembra impazzito, Sofy mi sta riempiendo di messaggi per capire se Erik abbia chiesto di lei, facendomi promettere che, se succederà, dovrò inventarmi con lui una balla enorme, come ad esempio l'uscita del secolo con un figo stratosferico, per farlo ingelosire.
Questi due mi stanno facendo letteralmente impazzire, ci stanno girando intorno da mesi, si mettessero insieme e basta, lasciandomi stare.

La segretaria bussa alla nostra porta avvisandomi che il capo chiede di me.
Stranita raggiungo subito il suo ufficio, ma nel farlo, quando sono a soli due metri da questo, sento una voce familiare, fin troppo.
« Questa alleanza porterà vigore ad entrambe le aziende, ma, caro mio, secondo me si incazzerà di brutto appena scoprirà che vuoi portarmela via.»
Il capo ride a crepa pelle ed io spero di aver capito male e sbagliarmi.

«Tranquillo John, so come gestirla, è pur sempre la mia fidanzata.»
Quell'idiota di Andrea sembra fin troppo sicuro di sé e si sbaglia.

«Una fidanzata che finirà per farti fuori.»
Entro nella sua visuale e non appena i nostri sguardi si incrociano, lo vedo deglutire rumorosamente e portare due dita al colletto della camicia per allargarlo.
Mostra un sorrisetto nervoso, mentre io, sputo fuoco dalle narici.

Non posso credere che lo abbia fatto davvero.
«Chloe, voglio precisare che non si possono commettere omicidi in azienda.»
John, serio, mi mette al corrente di questa piccola clausola che non ho letto nel contratto quando ho accettato di lavorare qui.
«Ma fuori di qui posso.»
Faccio già scricchiolare le dita pregustando il momento in cui, queste, si poseranno sul collo del cretino che mi fissa con occhi sbarrati.

«Amore, non mi sembra il caso, si tratta di affari, io e John abbiamo stipulato un accordo vantaggioso decidendo di unire le nostre società.»
Assottiglio gli occhi dimostrando il mio astio, ma lui tenta di mantenere la calma.
Usciti da quell'ufficio, il mio caro fidanzatino tenta di starmi dietro e anche io cerco di tenere a bada i miei istinti omicidi, almeno fino al mio ufficio.
« Avevi promesso di farlo se solo avessi ancora lavorato con Thomas, hai mantenuto la promessa.»
Schiaffeggio il suo braccio con forza, ma temo di non avergli fatto nulla, dati i suoi muscoli.

«Andiamo, non c'entra niente quel dongiovanni da strapazzo, questi sono affari.»
Si mette sulla difensiva, ma con me non attacca.

«Questo è un grosso problema di gelosia e manie di controllo.»
Gli faccio notare e sto già pensando a trovare una psicoterapeuta da consigliargli.

«Non è vero, e poi non cambierà nulla, solo, io e John prenderemo alcune decisioni insieme, come a chi affidare le campagne pubblicitarie e potrai anche venire direttamente nella mia azienda.»
Io vorrei mantenere il controllo, ma me lo rende davvero difficile.

«Un mese, andrai in bianco un intero mese, caro capo.»
So bene come vendicarmi, sto già sghignazzando, soprattutto nel vedere la sua bocca che si spalanca.

« Quanto mi mancava questa telenovela dal vivo.»
Ci voltiamo verso il mio collega che mangia delle patatine e con l'altra mano tiene il telefono.

« Se l'avessi saputo avrei preparato i pop corn.»
La voce di Sofy, in video chiamata, e il suo faccione appiccicato allo schermo mi fanno restare di sasso, non posso credere che Erik abbia chiamato lei per godersi lo spettacolo virtualmente insieme.

Rettifico, sono circondata da pazzi scappati dal manicomio.

Andrea

Sono riuscito a sfuggire dalle grinfie della mia fidanzata, era fuori di sé, forse mi sono lasciato prendere un po' la mano proponendo a John questa fusione fra le nostre società.
Di certo non l'ho fatto perché sono geloso di Chloe, nemmeno perché continua a lavorare con quel Thomas, e di sicuro non l'ho fatto perché si ostina a non voler venire a lavorare per la mia azienda.

È assurdo pensare questo.

Nel pomeriggio passo da casa mia per lasciare la torta che ho appena preso da quella deliziosa pasticceria Italiana, la metto in frigo e nel voltarmi verso la grande vetrata che da sull'oceano, noto sulla spiaggia una figura che conosco bene.
Quella cocciuta della mia fidanzata ancora non si decide ad ufficializzare la nostra convivenza, ormai dorme qui quattro o cinque notti su sette, tutto in questa casa sa di noi, quindi non ha molto senso continuare a restare con Sofy.
Mia sorella Grace ha finalmente trovato un piccolo appartamento a Manhattan, quindi l'ultima scusa che potesse tenere Chloe lontana da qui, è superata.
Ebbene sì, con grande gioia, la piccola Grace ha deciso di prendere il suo posto al mio fianco in azienda, per ora non è certa che quello sia il suo futuro, ma avrà modo di capirlo.
Mi dispiace che i nonni siano rimasti soli, ma capiscono la situazione e noi andiamo a trovarli più spesso.

Scendo le scale del palazzo di corsa, attraverso la strada e sono già sulla spiaggia, tolgo le scarpe e affondo i piedi nudi nella sabbia, il cielo è dipinto di un meraviglioso arancione dalle sfumature ancora rossastre, e vado incontro alla donna ferma sulla battigia.
La vedo respirare ad occhi chiusi e avvolgo il suo corpo con le mie braccia, inspiro questo profumo sulla sua pelle, facendo reagire il suo corpo con mille brividi ben visibili.
Sorride, ad occhi chiusi e restiamo così, per un tempo interminabile, a goderci questo tramonto.
Guardo il mio grande amico blu, che mi ha fatto compagnia per anni, cercando di tenere a bada, fra le sue onde, i miei demoni, ma poi ci è riuscita solo lei a domarli.

Un anno fa la mia vita è cambiata e credo sia giusto festeggiare proprio questo giorno, quando un ciclone di nome Chloe, mi ha travolto e ho in programma una bella serata.

Questa ragazza ha rappresentato per me una luce da seguire per salvarmi, i sentimenti che provo per lei sono stati la mia guida verso la redenzione, la stella polare che cercano tutti i marinai nella tempesta, che li condurrà verso casa, come ha fatto lei con me.
Mi sono ritrovato grazie a questa donna, è stata una dura battaglia contro i miei demoni, ma ne sono uscito vittorioso.

Si volta nel mio abbraccio e mi ammalia come sempre con quelle pozze scure che risucchiano la mia anima.
« Buon anniversario, amore mio.»
Sussurra prima di far scontrare le sue labbra con le mie, ma si scansa quasi subito stringendosi a me, non appena un'onda più violenta finisce per bagnarci fin sopra le caviglie.
«Buon anniversario, mio piccolo koala.»
Ridacchio per la sua reazione prendendola in giro, non ha vinto la sua paura degli squali e continua a tenersi lontana dall'acqua, nel sentire questo nomignolo mi regala un sorriso.
«Questo significa che mi hai perdonato per la questione di stamattina?»
Chiedo guardingo.
«Assolutamente no, ma penserò alla mia vendetta da domani.»
Scuoto la testa arrendendomi.

Il vento inizia ad aumentare e in cielo avanzano dei nuvoloni neri, ma decidiamo di restare un altro po'.
Chloe avvolge le sue braccia intorno al mio collo e ciò che dice mi riempie di gioia.
«Grace mi ha detto di aver trovato un appartamento tutto per sé, quindi magari è arrivato il momento di andare a prendere il resto delle mie cose.»
Sorrido felice alzandola di peso e facendola roteare.
Le sue risa si mescolano alle mie e quando la rimetto giù, do voce a quello che mi scoppia nel profondo e che ha sempre combattuto per emergere.

« Hai stravolto tutti i miei piani in questa vita, Chloe, continua a farlo per il resto dei miei giorni, ti amo.»

In risposta, mi bacia, con passione, facendo combaciare, non solo le nostre labbra, e i nostri corpi, ma le nostre anime.

All'improvviso un forte acquazzone cade dal cielo, sorprendendoci, ma che importa?
È lei il mio arcobaleno.

Con la mia giacca cerco di ripararci, mentre ridendo, lei si stringe a me e ci incamminiamo verso casa, ma prima, accarezzo il suo viso e mi perdo in quelle gemme scure, senza paura di farlo, perché so, che grazie a lei, ritroverò sempre la strada di casa.


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