capitolo 95- Andrea

Andrea

Busso alla sua porta, sono qui per coinvolgerla nelle mie scelte, non voglio più fare passi falsi e rischiare di perdere la cosa più importante che la vita mi ha regalato.

Sofy, mi fa entrare e trovo, sedute sul divano, mia sorella e la loro nuova amica, Iris, mi appresto a fare solo un cenno del capo, dimenticando le buone maniere.
La mia ragazza è di spalle, davanti al lavello della cucina, che borbotta contro la signorina al mio fianco.
«Chloe.»
Si volta immediatamente, nel giro di un attimo spunta il solito sorriso meraviglioso che mi regala ogni volta che i suoi occhi e i miei si incontrano, proprio come ogni volta, un battito inaspettato riempie il mio petto.

Per un istante dimentico il motivo della mia visita, questa donna ha il potere di confondermi a causa della sua bellezza, della sua luce, delle emozioni che mi trasmette stando solo nella stessa stanza.

«Devo parlarti, in privato.»
Sono consapevole di incuterle ansia e ne è la prova il suo sguardo preoccupato, ma ho bisogno di liberarmi di questo peso e sfogarmi con lei, capire insieme il passo successivo da fare.

Ci rintaniamo nella sua stanza, prima di chiudere la porta incrocio gli occhi di mia sorella, che capisce subito il motivo della mia visita e del mio modo di comportarmi rigido.
Una volta rimasti soli, lo sguardo della mia ragazza cerca il mio ma, non lo trova, e questo la fa visibilmente agitare.
«Che cosa è successo ora? Perché sappi che se vuoi tirarti indietro ancora una volta in questo nostro rapporto, non ti darò più nessuna possibilità.»
Pronuncia in modo duro il suo avvertimento, mettendosi sulla difensiva.

Mi avvicino immediatamente e afferro con le mie mani il suo bel viso, faccio in modo di incatenare i miei occhi ai suoi per trasmetterle tutta la determinazione che possiedo e rassicurarla.
«Niente e nessuno potrà più separarci, te lo prometto.»
Per quanto stia vacillando la sua fiducia in me, riesco a scorgere anche il bisogno di credermi, di aggrapparsi a questo sentimento che ci lega, alla speranza che nutre in me, in noi.

Sfioro le sue labbra con le mie e chiudo gli occhi per assaporare meglio la felicità, perché lei sa di questo, di futuro, di amore, di progetti, di risate.

I suoi muscoli tesi pian piano si rilassano sotto il mio tocco e capisco che è arrivato il momento di affrontare il motivo per cui sono qui.
Mi stacco da lei e vado a sedermi sul suo letto, le chiedo di fare lo stesso, ed inizio il mio racconto.

«Tutto il marcio che mi sono sempre portato dietro, a causa della rabbia che nutrivo e, che nutro, purtroppo ancora, nei riguardi di mio padre, sei riuscita a spazzarlo via, questo lo sai?»
Ci tengo a spiegarle ogni cosa, rischiando anche di essere ripetitivo.

«Le mie priorità, da quando sei entrata nella mia vita, sono cambiate, perché io sono cambiato, tu sei riuscita a farlo.»
È fondamentale che questo punto sia chiaro.

«Da quando è morta mia madre sono sempre stato solo, certo, qui avevo Davide, mia sorella e i nonni in Italia, lontanissimi da me, poi è entrata a far parte della mia vita Niva.»
Anche lei è in qualche modo la mia famiglia.

«In comune avevamo l'odio per lo stesso uomo, la persona che ci ha generati, ma che non è mai stato un vero padre e che, in un modo o nell'altro, ci ha fatto del male è resi quelli che siamo.»
Entrambi abbiamo vissuto anni a cibarci di odio, lei lo sta facendo ancora.

«Anzi, per me sarebbe più corretto dire quello che ero.»
Intreccio le sue dita alle mie, osservandole e, solo questo mi fa sentire meglio.

«All'inizio lei non era ovviamente una sorella per me, ma col tempo abbiamo legato e ora, per quanto non sia Grace, mi sento comunque responsabile nei suoi riguardi.»
Anche lei è sangue del mio sangue.

«Tempo fa le feci una promessa, che sarei stato un fratello per lei, ma ad oggi, ho disonorato quel giuramento, quando ho deciso di abbandonare i piani di vendetta, scegliendo per una volta nella mia vita il cuore.»
Accarezzo i suoi capelli, conscio del fatto che sia stata la scelta migliore della mia vita.

«Lo farei altre mille volte, ma non posso non sentirmi in colpa nei suoi riguardi lasciandola ancora una volta sola.»
Spero che Chloe lo capisca.

«Cosa intendi ancora una volta?»
Mi fissa con circospezione.

«Sappi che sono qui per prendere una decisione insieme.»
Dico cauto temendo che, ciò che sto per dirle, non le piacerà affatto.

«Sai i nostri piani cosa prevedevano e chi avrebbero coinvolto.»
Fa cenno di sì col capo.

«Guenda, si era tirata indietro venendo a conoscenza del mio giochetto con lei e, adesso ha cambiato idea.»
Al suono del suo nome ho visto il suo volto cambiare espressione, ma continuo.

«È disposta ad aiutarmi con le sue azioni e coinvolgendo anche un altro dei due soci minoritari, che fanno parte della società Milani, per poter riuscire a portare via la società a mio padre.»

«Sento che c'è un ma in arrivo, cosa vuole in cambio?»
Sottrae la sua mano dalla mia presa.

«Semplicemente più azioni.»

«Credevo una notte con te.»
Rido di gusto per la sciocchezza che è riuscita a partorire la sua mente.

«Quindi i suoi affari e il suo potere con la società che diventerà poi tua saranno maggiori, ciò significa che sa va tutto secondo i piani la vedrai spesso.»
Tenta quasi di scappare alzandosi, ma la blocco perché è palese la sua gelosia e non ha senso.

«È davvero questa la tua paura? Che io incontri Gwenda per affari spesso e poi succeda qualcosa tra noi?»
Non risponde alla mia domanda, ma abbassa gli occhi dandomi comunque conferma che sia proprio questo il suo più grande timore al momento.

«Non sono riuscito ad andare a letto con lei quando non stavamo insieme, quando ero certo di averti perso, solo perché non potevo tradire ciò che sentivo per te, di sicuro non potrei farlo ora che sono riuscito miracolosamente a riaverti.»
Se lo deve ficcare bene in testa, è lei la donna che amo.

«Che cosa hai intenzione di fare?»
Svia il discorso, ma questa domanda è più pericolosa per me.

«Potrei riuscire finalmente a sottrargli la società, ad avere la mia vendetta, e a non abbandonare mia sorella.»
Poso i gomiti sulle mie ginocchia e fisso un punto qualunque del pavimento, riesco solo a pensare che tutto quello che ho desiderato per anni è ad un soffio.

«Sono pronto a rinunciare a tutto, se tu mi chiederai di farlo.»
Sono sincero, nulla è più importante di noi due.

« Non voglio avere questa responsabilità, devi decidere da solo, per te, per Niva, per Grace, io sarò al tuo fianco, solo non voglio che la vendetta ti consumi ancora, che ti riporti alle tenebre in cui eri confinato.»
Afferra la mia mano, ciò che mi trasmette è forza.

« Non accadrà, se tu continui ad amarmi, non accadrà.»
La stringo a me, beandomi del suo calore, del suo profumo che riempie la stanza e la mia nuova vita.
Mi aspetta una decisione da prendere, ma ora sono più forte che mai, ora ho lei.

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