don't you worry about the distance.
Il giorno dopo era il gran giorno, c'era l'esibizione.
Sapevo che sarebbe stato un piccolo momento di gloria, perchè dopo Luke avrebbe parlato, ed ero sicura che Calum non l'avrebbe presa granchè bene, non lo biasimavo, avevo sbagliato, anche se ancora non eravamo tornati insieme, sapevo benissimo che lo avremmo fatto.
Arrivai davanti la scuola dove era stato montato un grande palco, era l'ultimo giorno, e tutti i ragazzi erano felicissimi, io ero un pó agitata.
-Liz! Sei pronta?-
Sentii due braccia avvolgermi da dietro, mi girai e lo vidi.
Era stupendo, aveva una luce negli occhi che metteva allegria.
-si e tu?- gli chiesi
-ovviamente! andiamo dai.-
Mi prese per mano e ci incamminammo dietro le quinte, se avessi potuto mi sarei messa a piangere, l'avrei perso di nuovo, e forse non l'avrei più avuto indietro.
- - -
Eravamo dietro al palco e l'ansia saliva, stavamo aspettando che i ragazzi finissero il loro musical e stavamo ripassando le nostre parti.
Il palco si aprì, io e Calum ci dirigemmo verso il centro e ci lasciammo avvolgere dal boato del pubblico, c'erano genitori, amici, compagni di scuola, professori, rimasi senza fiato.
Iniziammo a cantare, lo vedo avvicinarsi armonioso a me e prendermi la mano guardarsi intorno e sorridere, mi spezzava il cuore sapere che da lì a poco sarebbe terminato tutto quanto.
Quando finimmo, il pubblico scoppiò in un fragoroso applauso, Calum mi abbracciò ed inisieme tornammo dietro le quinte, entusiasti della nostra performance.
-Siete stati fantastici!- ci urló il professore di musica, venendoci incontro a braccia aperte.
-e per quanto riguarda te, Calum, un coach musicale è pronto a seguirti, te lo dirà lui stesso.-
-Ciao Calum.- disse questo signore sulla quarantina.
-io lavoro per una grande azienda musicale, e sarei felice di seguirti e proiettarti nel mondo della musica.-
Calum era letteralmente sbiancato, non riusciva a parlare, mi stringeva solamente di più la mano.
-verrai a Sydney, ti faremo trovare tutto, tu hai un grosso futuro davanti a te ragazzo.-
Terminó.
A quel punto mi lasció la mano e se la portó tra i capelli.
-a Sydney..?- chiese
-si, appena terminerai i tuoi esami ti potrai trasferire, ci risentiremo poi, ci vediamo presto ragazzo, ho un volo che mi attende.- disse il signore per poi lasciargli un biglietto da visita e andarsene.
Lui mi guardó senza parole, passammo tutta la mattinata a parlare di quell'opportunità nel retro della scuola.
-vai Calum, un modo lo troveremo, non puoi lasciarti andare questa opportunità, è sempre stato il tuo sogno.- gli dissi sorridendogli.
-io non posso...- prese una breve pausa.
-io non voglio stare lontano da te..- terminó poi.
-essere distanti non farà diminuire il mio affetto per te Cal, non è successo un'anno fa, non succederà neanche adesso.- lo rassicurai.
-ci penserò.- mi rispose lui, mi prese le mani e me le mise sul suo viso, accarezzai i suoi lineamenti, non volevo davvero perderlo.
-posso interrompervi?- ci disse una voce alle nostre spalle.
-Luke, amico, cosa ci fai qui?- disse Calum.
Rabbrividii.
-Devo parlarti.- sussurrò Luke.
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