you saved her.
"Finché non avremo visto il lato oscuro di una persona, non sapremo mai veramente chi è.
Finché non avremo perdonato quel lato oscuro, non sapremo mai veramente cos'è l'amore."
CALUMS POV.
Seduto sul viale di fronte all'ospedale, stavo fumando una sigaretta, guardai il cielo e cercai di interpretare la giusta forma delle nuvole.
Quasi tutte mi sembravano Liz.
Ero stanco, stanco di quella situazione, non sapevo più che fare, dove andare, mi sentivo persino in colpa per averla attirata all'aereoporto quel giorno.
Io sarei partito, avrei continuato a cantare quà e là per l'Australia, lei avrebbe continuato con la sua carriera da giornalista, e le nostre vite avrebbero camminato in due linee parallele che non si sarebbero più incontrate.
Forse sarebbe stato meglio, decisamente lo sarebbe stato.
Ovviamente avrei continuato ad amarla, ma sarebbe stato meglio di questo, vederla inerme su un letto d'ospedale, non sapendo se avrei mai rivisto i suoi occhi.
Arrivai alla conclusione di essere il carnefice di quella ragazza, la mia presenza nella sua vita aveva solo portato dolore, ma lei non la pensava così, se avrebbe potuto parlarmi, mi avrebbe detto che mi amava, che non era vero.
Quante volte le avevo sentito pronunciare quelle parole.
Ma i fatti parlavano, dal primo giorno, da quando era stata costretta a scappare da quì, avrei dovuto capire che l'avrei portata alla fine.
Ma io ero innamorato, che ci potevo fare?
Era un'ossessione, era veleno, era amore.
Mi alzai buttando a terra la sigaretta e spegnendola con il piede.
-sei qui.- sentii bisbigliare alle mie spalle.
-Luke.- risposi.
-ti va di fare un giro?-
- -
-che farai?- mi chiese.
-sai Luke, credo partirò.-
-partirai? ma fino a ieri dicevi che non saresti mai andato via, insomma, per lei..-
-io sono sicuro che se me ne vado lei si risveglia.-
-ma che vai dicendo?- quasi urlò.
-le sto facendo del male.-
-tu sei l'amore della sua vita, tu l'hai salvata, poteva continuare a drogarsi ma ha scelto te, sempre te.-
-perchè aveva iniziato a farlo? per me, sono sempre io la colpa delle sue azioni.- commentai.
-se te ne vai le soffrirà.-
-non lo saprà.-
-sai meglio di me che lei ci sente Cal.-
-...oggi mi ha stretto la mano.- sussurrai.
Sorrise al vuoto.
-ti ama, con tutto il suo cuore.-
-vale lo stesso per me.- risposi.
-allora non andartene.-
-promettimi solo che se lo farò ti prenderai cura di lei, più di quanto già lo fai.-
-sai che non c'è nemmeno bisogno di chiedermelo, ma ti prego, non lasciarla..-
Sospirai.
-vedremo.-
- - -
-Calum, abbiamo bisogno di nuove canzoni.- mi disse Josefina, entrando nella stanza.
-voglio farlo.- dissi.
-cosa?-
-il tour, partiamo.- continuai.
Lei fece una faccia sorpresa, ma nello stesso tempo entusiasta.
-se ne sei sicuro, la prossima settimana partiamo.-
-ne sono sicuro.-
- - -
-vedi Liz, nei miei incubi avevo paura di perderti, e quando mi svegliavo ero sollevato dal fatto che esistevi anche tu.-
Lei era immobile, impassibile, come sempre.
-parto Liz.-
Nessuna mossa, nessun cenno.
-me ne vado.-
-...ti lascio.- sibilai.
Sentii una morsa al cuore, non sapevo come ero riusciuto a pronunciare quelle parole.
-sarò felice di venirti a trovare quando ti sarai svegliata, e so che lo farai.-
Mi alzai e mi allontanai lentamente.
-sappi che non mi innamoro di nessuno, se non di te, altre mille volte.-
Chiusi la porta alle spalle e mi lasciai scivolare con la schiena sul muro fino a ritrovarmi a terra.
Non mi importava come era finita, l'avrei amata comunque, avrei sostenuto sulle spalle il peso della nostra storia d'amore impossibile per sempre.
HEY
Ecco come promesso il capitolo.
Spero vi piaccia questo sequel, lasciate qualche commentino se vi va.
A demainnn! xx
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