the past.
-buongiorno!-
Aprii debolmente gli occhi e vidi che qualcuno stava aprendo la finestra.
Sentii dei mugolii provenire al mio fianco e scovai Calum tra le coperte.
-Ashton, cosa ci fai qui?- sussurrò.
-sai com'è, ci abita la mia ragazza qui.-
Sentii una risatina e vidi che sulla porta c'era Emma.
-Liz, non vorrei rovinare la tua mattinata, ma dovresti andare a lavorare sai.-
-oh merda!-
Scesi dal letto di corsa e presi dall'armadio i primi vestiti che mi capitarono sotto mano, quell'insolita situazione felice mi aveva fatto perdere la cognizione del tempo.
Mentre mi stavo preparando sentii la porta aprirsi.
-posso?-
-certo Emma, vieni.-
-posso dirti quello che penso?- chiese.
Annuii.
-credo che tu stia correndo troppo.-
-cioè?-
-insomma Liz, vi rivedete da due giorni e già ci vai a letto.- bofonchiò.
-non siamo mai andati a letto da quando ci siamo riappacificati, abbiamo dormito insieme si, ma non è successo nulla.- affermai.
-oh..-
-scusa Liz, mi preoccupo soltanto per te, ho paura di rivederti stare male.-
-tranquilla.-
-non fare tardi!- disse uscendo.
Molte volte più che un'amica mi sembrava una madre, ma era bello che fosse così premurosa.
- - -
Quando tornai da lavoro trovai tutti i miei amici al completo per una "rimpatriata."
C'erano proprio tutti.
-Oliver!- urlai abbracciandolo.
-Elizabeth mi sei mancata tantissimo!- mi rispose ricambiando l'abbraccio.
Oliver qualche tempo dopo il college era partito per Londra, aveva approfondito i suoi studi lì e poi era tornato ad Adelaide, mi era mancata molto la sua presenza nella mia vita, ci sentivamo pochissimo e prima eravamo abituati a vederci praticamente ogni giorno.
-come stai?- mi disse prendendomi da parte, mentre gli altri apparecchiavano la tavola.
-sto abbastanza bene e tu?- risposi sorridente.
-Londra è meravigliosa, dobbiamo andarci insieme un giorno, ma aspetta, cosa sono quegli occhi felici?-
Sbuffai.
-come va con Calum?- continuò.
-stiamo cercando di ristringere i rapporti.-
-sei felice?-
-sì.- affermai.
Lui mi sorrise e insieme ci dirigemmo a tavola.
- - -
-la prima volta che ci siamo visti Oliver è stato molto imbarazzante.- affermò Calum.
-sbronzi a giocare al gioco della bottiglia.- disse Ashton ridendo.
-pensavi volessi provarci con Liz.- rispose Oliver ridacchiando.
-una delle serate più imbarazzanti della mia vita.- commentai.
Luke e Calum ormai avevano fatto pace, e questo mi rendeva molto felice, li vedevo ridere e scherzare come se non fosse successo nulla e il peso che avevo sulla coscienza era svanito.
Dopo una serata passata tra chiacchiere e ricordi salutammo tutti, Ashton rimase con Emma, così feci restare anche Calum.
-vieni qui.- mi disse facendomi spazio sotto le coperte.
-sai una cosa?- continuò mentre mi accoccolavo sul suo petto.
-dimmi.-
-ogni volta che torniamo insieme, è come se il tempo che ho passato ad aspettare non importasse più.-
-non possiamo stare l'uno senza l'altro vero?- dissi.
Lui annuì e si avvicinò a me lasciandomi un piccolo bacio sulle labbra, si posizionò sopra di me ma io indietreggiai e tornai sul mio lato del letto.
-cos'hai?- mi domandò.
Scossi la testa.
-non ti fidi più di me Liz?- continuò.
-non lo so.-
-spiegati bene.-
-Hanna.- sussurrai.
Lui si irrigidì.
-io ti ho già spiegato che..-
-lo so Cal, sono io il problema.- affermai.
-vabene.- affermò.
Spense la luce e si girò di un fianco, lasciandomi tra i miei silenzi.
Infondo si sa, quando perdi la fiducia in qualcuno, non basterà neanche tutto l'amore del mondo per riacquistarla subito.
Allungai un braccio e afferrai la sua mano.
-scusa.- sibilai.
Lui si girò e mi afferò il viso.
-non dubitare del mio amore Liz, io darei tutto per te, tutto.-
-non lo farei mai.-
Lui sorrise e fece per girarsi.
Era ora di scacciare via i fantasmi del passato.
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