that morning.

-rimettiamo insieme i pezzi.- dissi mettendomi seduta sul letto.

Calum entrò in camera e si mise seduto vicino alla scrivania, facendomi segno di parlare.

-tutto è iniziato a Melbourne, durante il tour.- affermai.

-hai conosciuto Matthew, che da qualche mese mi riforniva di pasticche e roba varia.- disse duro.

-..sì, lui mi ha fatto vedere delle foto, io non ti riconoscevo neanche più, mi sono sentita presa in giro.-

Ignorò il mio commento.

-sono rimasto tutta la notte sul corridoio dell'hotel aspettando che tu aprissi quella dannata porta.-

-l'ho fatto.-

-si, la mattina dopo, per dirmi che saresti tornata a casa, ma che mi amavi lo stesso.-

-era la cosa migliore da fare..-

Lui strinse i pugni.

-quando sono tornato sembrava andare tutto bene.-

-fin quando sei venuto a bussare alle due di notte alla mia porta, fatto fino all'ultimo capello, urlando cose senza senso.-

Abbassò lo sguardo.

-fin quando io e Luke siamo corsi in ospedale dopo una telefonata, ne avevi prese così tante, eri su quel lettino inerme..-

Alzai gli occhi al cielo cercando di trattenere le lacrime.

-ma quella fu solo la prima di tante volte, troppe, Calum.-

-io non riuscivo a smettere!- gridò alzandosi in piedi.

-ti ho sempre..- dissi con la voce rotta.

-ti ho sempre perdonato, ti ho sempre dato la mia mano, ti ho accompagnato a casa e mi sono sempre addormentata al tuo fianco.-

Lui si rimise a sedere.

-ti chiedo scusa per tutte le volte che ti sei svegliata ed io non c'ero.- disse.

-cosa ho sbagliato?- gli chiesi.

-forse avresti dovuto lasciarmi andare.-

Rimasi sorpresa da quelle parole.

-non avrei mai potuto lasciarti da solo in un momento del genere.-

-sono stato un egoista e mi sono meritato tutto il tuo odio.- affermò.

-non c'è stato un solo secondo in cui io ti abbia odiato, piuttosto odiavo me stessa.-

-spiegami cos'è successo quella mattina.- mi disse.

Presi un respiro profondo.

-non credo che tu ti ricorda cosa era successo qualche notte prima.-

-mi ricordo ogni secondo, Liz.-

*Erano passati due giorni da quando Calum si era presentato a casa mia per l'ultima volta.

Me ne stavo seduta sul divano a riflettere su tutto quello che stava accadendo.

La Liz di tanti anni prima sarebbe scappata se solo avesse saputo cosa sarebbe successo dopo.

Avevo deciso di andare a letto presto quella sera, mi rifiutavo di continuare a pensare.

Proprio mentre stavo salendo le scale, diretta alla mia camera, sentii il campanello suonare.

Sospirai, immaginando chi mi sarei ritrovata davanti.

-chi è?- chiesi.

-..Cal.- sentii sospirare dall'altra parte.

Mi feci coraggio e aprii.

Me lo ritrovai davanti con le guance rigate dalle lacrime e gli occhi socchiusi.

Gli feci segno di sedersi sul divano, lui lo fece, lo raggiunsi.

-cosa ti è successo?-

-non sono fatto Liz.- mi disse.

-..ho paura.- disse senza neanche guardarmi.

-di cosa?-

-ho paura di non farcela a uscire da questo tunnel, ho paura che ti perderò.-

-mi troverai sempre qui.- affermai.

Ovviamente era fatto, ma finsi di credergli.

-ti amo.- farfugliò.

-allora chiudi con quella merda.-

-ci sto provando.-

Scossi la testa, contraddirlo sarebbe stato inutile.

Asciugai le lacrime dalle sue guance e successivamente mi diressi in cucina a preparare un thè caldo.

Lui mi raggiunse e si mise seduto sul tavolo, metre io glielo porgevo.

Mi misi seduta di fronte a lui, man mano che beveva riprendeva colore.

-non credo che riuscirò mai a ringraziarti per ogni cosa che fai.-

Io sorrisi, ma il contatto visivo con lui mi faceva solo venir voglia di piangere, così me ne andai davanti alla tv.

Poco dopo, Calum mi raggiunse barcollando, fermandosi in piedi davanti a me.

-non ti reggi in piedi, riprenditi.-

-riprendimi.-

A quelle parole, mi prese la mano e mi portò affianco a se.

Sentii i nostri nasi sfiorarsi e lo vidi chiudere gli occhi.

Le sue mani presero i miei fianchi e lui riaprì gli occhi, forse cercando una conferma.

Esitai per qualche secondo, per poi posizionare le mie braccia intorno al suo collo, sentendo la sua bocca premere la mia.

Pochi minuti dopo, ci ritrovammo l'uno sopra all'altro, lui mi ripeteva che mi amava, e io cercai di credere che da lì in poi sarebbe andato tutto bene.*

-e poi, mi sono svegliata e tu non c'eri.- affermai.

Lui iniziò a piangere come un bambino.

Così decisi di mandare al diavolo quella situazione e andare ad abbracciarlo.

Lo strinsi a me, mentre lui si scusava di continuo.

Lo ripeteva mentre si appoggiava con il viso alla mia spalla e mi stringeva così forte quasi da togliermi il respiro.

Poco dopo si allontanò, si rimise seduto, e sospirò.

-cos'è successo qualche mattina dopo?- mi chiese.

Io mi misi seduta e venni travolta da quei ricordi che fino a quel giorno, avevo cercato di far sparire dalla memoria.

*Quella mattina mi ero svegliata con un senso di nausea tremendo, dopo quasi una settimana che non vedevo Calum, mi sentivo a pezzi.

Ma c'era di più.

La nausea era continuata per tutta la mattinata, fin quando mi venne in mente un particolare a cui non avevo fatto molto caso.

-oh porca troia.- affermai.

Presi il telefono e iniziai a scorrere per la rubrica, fin quando non trovai chi cercavo.

-rispondi ti prego.- affermai.

-questa è la segreteria telefonica di Michael, lasciate un messaggio!- sentii rispondere.

Sbuffai e iniziai a camminare su e giù per la stanza.

Provai con un altro numero.

Al terzo squillo mi rispose.

-Liz?-

-Luke.-

-tutto bene?- mi chiese.

-no.-

-che succede?-

-puoi venire da me, subito?-

-certo.- rispose titubante.

Pochi minuti dopo era già arrivato, stava in silenzio mentre io gli spiegavo cosa stava succedendo, e quando finii, lo vidi mettersi le mani tra i capelli.

-Liz, tu sei un imprudente.- affermò.

-non so perchè, ne come, so solo che mi sono fatta trascinare dal momento, e alla fine è successo.-

Lui mi guardò impaurito.

-andiamo in farmacia.-

- - -

Mezz'ora dopo, mi ritrovai seduta sul divano accanto a Luke, stavamo in silenzio, mentre davanti a noi c'era la risposta a tutto quello che era successo in quella mattina infinita.

-guarda tu, io non ce la faccio.- dissi.

Lo vidi farsi coraggio e prendere quell'affare dal tavolino.

Sbiancò, letteralmente.

Mi girai e lo vidi fissarmi spiazzato.

-due..- balbettò.

-due linee.- disse.

L'intero mondo cadde sulle mie spalle nella frazione di un secondo.*

Calum mi guardava in silenzio.

-dovevo esserci io al posto di Luke.- commentò.

-già, dovevi.- affermai.

-poi è arrivata quella notte.-

-non voglio ricordarla.- affermai.

-mi dispiace tanto per averti urlato contro, stavo di merda perchè non me l'avevi detto.-

-Calum, era passato un mese, solo un mese dove tu non ti sei fatto vivo, e quando finalmente mi ero decisa a chiamarti, mi sono ritrovata a terra con dei dolori lancinanti, e poi non mi ricordo più niente, nero.-

Lui si avvicinò e mi prese la mano.

-mi sono svegliata in un letto d'ospedale circondata da medici che mi dicevano che era tutto finito, che erano dispiaciuti, ma io stavo bene.-

-ce l'avremmo potuta fare..- sussurrò.

Lo guardai con gli occhi pieni di lacrime e accennai un sorriso.

-quando me l'hai detto, mi sono sentito preso in giro Liz, ma non avrei mai e poi mai voluto trattarti come ti ho trattata quella notte.-

-lo so.-

Restammo in silenzio per qualche minuto.

-sappi che puoi scappare di nuovo, ma io verrò sempre e dico sempre, a riprenderti.-

-se non vorrai tornare, sappi che lo capisco.- aggiunse.

Mi diede un bacio sulla fronte e mi lasciò sola, tornando dagli altri due in salotto.

"we're in love, we just want to be together, what's wrong with that?"

HEY

DADADADANNN
DADADADANNNNNNN

non ve l'aspettavate eeeh!
Bam, colpo di scena.

C'ho messo sei vite a scrive sto capitolo ahaha, spero vi piaccia e soprattutto che ora vi sia tutto chiaro, come potete notare ho chiarito tutto quello che era in sospeso nei scorsi capitoli e c'è anche una frase di due capitoli fa, ehehehe.

Vi informo che da adesso, manca davvero poco alla fine.

Vi ringazio sempre per l'affetto che mi dimostrate, vi abbraccerei tutte giuuuro.

So che ci rimarrete troppo di merda, lascio a voi i commenti ahah.

A preeeesto! xxx

((ieri sera ai kca i 5sos sono stati il tooop ancora piango.))

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top