thank you.
Stavo seduta nella scrivania del mio ufficio e mordevo la matita tra i denti, quella sera avevo l'appuntamento con Philip.
Un tempo quel ragazzo mi faceva stare bene, o almeno così pensavo fino a quando non mi ero ritrovata in un letto d'ospedale.
Voleva aiutarmi a ricominciare, nel peggiore dei modi, ma voleva farlo.
-Drewing, sei stanca?- mi chiese la segretaria entrando.
-un pò.- le risposi.
-hai finito il tuo articolo?-
-si.-
-allora puoi anche andare a casa.-
Non me lo feci ripetere due volte, avevo una giornata troppo complicata davanti per restare lì.
- - -
-semplice, devi fare la carina, farlo parlare, ma soprattutto registrarlo.- mi disse Luke.
-se dice qualcosa di sbagliato interveniamo noi, tranquilla.- continuò.
Io gli sorrisi, mentre continuavo a tracciare la riga dell'eyeliner cercando di farla precisa.
-Calum mi ha detto di voi.- sussurrò.
-di noi cosa?- risposi senza distogliere lo sguardo dallo specchio.
-dell'amicizia.-
Non gli risposi.
-puoi prendere per il culo lui ma non me Liz.- disse.
-cosa c'è che non ti convince?- chiesi.
-fammi capire, dopo tutto questo tempo saresti disposta ad avere con Calum lo stesso rapporto che hai con me, o con Michael e gli altri?-
-si.- dissi decisa.
-ne sei convinta?-
-..si.-
-ne riparlemo, vado dagli altri, mi raccomando Liz.-
Annuii e lo accompagnai alla porta, quando uscì mi misi seduta ad aspettare con impazienza l'arrivo di Philip.
Dopo poco minuti, il campanello suonò, mi diressi ad aprire.
-ciao.- mi disse.
Gli feci un cenno e lo invitai ad entrare.
-questa casa è sempre uguale.-
-già.- gli risposi.
-le pizze arriveranno a momenti.- continuai.
Ci mettemmo seduti sul divano, lui si avvicinò a me e iniziò a muovere nervosamente il piede.
-come te la passi?- chiese.
-apposto e tu?-
-si, tutto bene, posso sapere perchè sono qui?-
-ecco...-
Venni interrotta dal suono del campanello, gliene avrei parlato più tardi.
- - -
-e poi dopo un mese sono tornato ad Adelaide, pensavo di avere scordato ciò che ti era successo, stavo tornando a casa dall'aereoporto e sei spuntata dal nulla, ma giuro Liz, non l'ho fatto apposta.- disse ingoiando l'ultimo pezzo di pizza.
-vabene.- dissi.
-e ora che si fa?- chiese.
-sono molto stanca Philip.-
-posso farti una domanda?-
-dimmi.-
-eri felice con me?- chiese.
-eravamo felici si.- risposi.
-..anche se l'amore non c'è mai stato.- terminai.
A quelle parole si alzò in piedi e si mise di fronte a me.
-tu non immagini neanche cosa ho passato quando mi hai chiamato quel giorno dicendomi che non ci potevamo più vedere, perchè per colpa di ciò che ti avevo dato eri finita in ospedale.-
-sono innamorato di te Liz.- terminò.
Si allontanò da me mentre io rimasi in silenzio.
-non commenti?- chiese.
-io non..-
-ho capito tutto.- terminò.
-io non sono in grado di renderti felice, e questa è la sconfitta peggiore della mia vita.-
Mi alzai e mi avvicinai a lui, nonostante ciò che mi aveva fatto non potevo non ricordare quel ragazzo con allegria, in quel momento sentii la serratura girare.
-la festa è finita.- sentii dire.
Vidi Emma entrare seguita da tutti gli altri.
-vattene di qui.- disse Luke.
Philip mi guardò e sembrò cadere dalle nuvole.
-era tutto un piano vero?-
Abbassai lo sguardo.
-Liz!- urlò avvicinandosi ancora dipiù.
-credevi davvero che lei volesse qualcosa da te?- sentii dire alle mie spalle.
Philip si allontanò da me.
-cosa vuoi Hood?-
-ti sei stufato di fare la superstar e torni dal tuo giocattolino? Ma non ti vergogni?-
-di cosa dovrei vergognarmi?-
-ma non lo vedi come la tratti? Come la usi?-
-Philip, vattene.- ordinai.
-mi stupisco che tu pendi dalle sue mani Liz, non te la meriti una persona cosí.-
A quel punto Calum si avvicinò a lui e lo strattonò per il colletto della maglietta.
-ha detto che te ne devi andare, l'hai sentita?-
Tolse la presa e Philip si allontanò sotto lo sguardo di tutti.
-denunciami pure.- disse sulla porta.
-almeno forse potrò rivederti.-
Chiuse la porta dietro le sue spalle.
- - -
Ashton ed Emma ridevano seduti sul divano, era bello vedere che le cose tra loro si erano sistemate dopo tutto quello che era successo.
-beh, meglio che lascio la coppia da sola, me ne vado anche io.- disse Calum.
-grazie per quello che hai fatto.- dissi.
-gli amici lo fanno no?-
Annuii.
Mi fece un cenno per salutarmi e uscì.
Quanti abbracci mancati, quante volte non c'eravamo capiti, quante volte ci eravamo persi prima di perderci davvero.
HEY
Scusate ragazze, sono stati due giorni infernali, non mi sentivo bene e non avevo molta ispirazione per scrivere.
Ecco qua il capitolo, commentate se volete!
Adoro questa foto dio, è troppo perfetto.
Alla prossima.xx
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