never.

-Domani aveva una tappa da fare in Francia, ma nessuno lo ha più visto da ieri, ne sa dov'è.- sibilò Ashton con lo sguardo rivolto al pavimento.

-cosa gli sarà successo..- disse Luke visibilmente agitato.

-manteniamo la calma ragazzi, non può essere sparito, Liz, quando lo hai sentito l'ultima volta?- mi chiese Emma.

Ero seduta sul divano e avevo lo sguardo rivolto al soffitto, come era possibile che fosse sparito?

Se gli fosse successo qualcosa, non me lo sarei mai perdonata.

-Liz?-

-ieri sera.- sussurrai.

-cosa ti ha detto? che umore aveva?-

-era.. era ubriaco.-

Silenzio.

Per circa tre minuti, si sentì soltanto il mio respiro irregolare, ero arrabbiata e nello stesso tempo triste, nulla aveva più senso intorno a me.

Mi alzai velocemente e corsi via di lì, chiusi la porta dietro le mie spalle, sperando che anche i miei problemi restassero indietro con lei.

-non puoi scappare ogni volta che c'è un problema Liz cazzo!- mi sentii richiamare.

Una mano mi prese il braccio e mi fece girare.

-sono stanca Luke, sono stanca.-

-tu non fai niente per rimettere apposto le cose!- urlò.

-un conto è non fare niente, un conto è non poter fare niente.-

-non scappare.- mi disse portando la mia mano dietro la sua schiena.

-ci sono qui io, non ti lascerò mai cadere.- continuò.

-promettimi che almeno noi due non ci perderemo mai, promettimelo.- sussurrai tra le sue braccia.

Lo sentii sorridere.

-mai.-

- - -

-Emma, mi stai ascoltando?- chiesi

-scusa, sono pensierosa.-

-Ashton?- chiesi.

Lei annuì.

-è soltanto preoccupato per il suo migliore amico.-

-non mi ama più.- disse secca.

-perchè non lo chiami?- chiesi.

Prese il telefono con aria stanca, poi se lo posò all'orecchio.

-Ash, ciao.-disse.

-devo parlarti.- continuò.

Fece una smorfia di disapprovazione.

-vabene.- affermò.

-non importa, davvero, buonanotte.-

Bloccò il telefono e mi guardò sconsolata.

-mi vorresti dire ancora che va tutto bene?- disse prima di lasciarsi avvolgere tra le mie braccia.

- - -

CALUMS POV.

Sentii la serratura girare e dei passi entrare in casa.

-finalmente sei tornato, allora?- chiesi.

-sto seriamente pensando di aver sbagliato, stanno soffrendo, ed Emma, la sto facendo preoccupare.- mi disse mentre si passava le mani tra i ricci.

-mi dispiace, sei l'unico che avrebbe potuto aiutarmi, lo sai.-

-sei un'amico.-

Lui annuì e fece per andarsene.

-aspetta.- dissi.

-ti voglio bene Ash.-

-anche io coglione, e vedrai che ti perdonerà.- mi rispose.

Sorrisi e me ne tornai in camera, noi non ci eravamo mai lasciati, ci sono presenze che superano le assenze, certi abbracci ti stringono sempre, di continuo, certi sguardi non smettono di essere fissi su di te, ovunque tu sia.

HEY

UHUHUHUH

ma quanto mi piace complicare le cose?

No scherzo, sto scoprendo la storia insieme a voi diciamo, non ho una scaletta da seguire, ciò che mi ispira in quel momento scrivo.

Dal prossimo capitolo come avrete intuito la situazione cambierà.

La storia è tra le 'teen fiction popolari' grazie mille. xx

Commentate mi raccomando.

Bye bye!

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