lost boy.

Quando sei innamorato vedi la vita in modo diverso, non pensi più a nient'altro che non sia lei, sei così preso a pensarla che non ti curi nemmeno più, non ti preoccupi se i tuoi capelli sono disordinati, se hai qualche brufolo in più o se le sopracciglia non sono apposto.

Poi un giorno ti guardi allo specchio e ti chiedi perchè sta succedendo, se è reale o no.

Io sapevo soltanto che l'amore mi aveva colpito forte, mi aveva dato una batosta enorme ed io, forse, ero troppo giovane per reggerla.

Ero scappato, di nuovo.

Seduto nel letto di un albergo nel centro di Brisbane, mi guardavo intorno in quella stanza e mi sentivo soffocare.

Sentivo la sua risata, il suo profumo, lei era ovunque, non mi avrebbe lasciato mai.

Perchè ero stato io a lasciare lei.

Mi alzai e mi guardai allo specchio.

-sei un verme.- sibilai al mio riflesso.

-l'hai lasciata sola, mentre lei..-

Presi un respiro profondo.

-beh, mentre lei sta morendo, cazzo.- urlai.

Diedi un pugno al muro, e potei vedere il sangue uscire vicino alle nocche.

"Mi merito questo e altro." Pensai.

Infondo era la cosa giusta, me lo sentivo, ma non riuscivo a togliermi dalla testa che forse avrei dovuto fare la cosa sbagliata, purchè significasse restarle accanto.

Aprii la galleria del telefono deciso ad inebriarmi dai ricordi, c'erano le nostre foto ovunque, e qualche video.

Io e Liz che cucinavamo.

Io e Liz che ci facevamo il solletico.

Io e Liz che ci abbracciavamo.

Io e Liz al parco.

Io e Liz in discoteca.

Io e Liz sotto le coperte.

Io e Liz.

* -infondo ti amo.- sibilò.

-infondo?- chiesi quasi offeso.

-sei un lunatico, non pensi alle azioni che fai, sei un pò stronzo, diciamo anche un pò idiota, ma ti amo.- disse ridendo.

-cosa dovrei dire io?- dissi.

-cosa intendi?-

-sei capricciosa, sei matta, sei gelosa, ansiosa, hai la testa dura, sei scontrosa, ma io non ti amo infondo, ti amo e basta.-

Rimase quasi senza fiato, almeno mi diede quell'idea.

Si avvicinò a me lentamente e si accoccolò sul mio petto.

-tu sei il mio sorriso, credo che meglio di questo non potresti essere.- mi disse.

Mi baciò forte, come solo lei sapeva fare.*

Passavano i giorni, me ne stavo chiuso in quella camera d'albergo in attesa dell'inizio del tour con la chitarra in mano, cercavo di scrivere canzoni nuove, ma niente, il vuoto.

Quel pomeriggio avrei dovuto sostenere un'intervista, le mie fan si sarebbero sicuramente spaventate dal mio aspetto moribondo degli ultimi tempi, così decisi di uscire, e riprendere, anche se per poco, un pò di vita.

- - -

-Calum!- sentii urlare alle mie spalle.

-Hanna?-

-che coincidenza! cosa ci fai qua?- squittì.

-lavoro, tu?-

-un semplice viaggio, ma Elizabeth dove l'hai lasciata?- disse quasi ridendo.

-in coma in un letto d'ospedale.-

Il sorrisino che aveva in faccia sparì lentamente.

-cosa?-

-un'incidente.-

-io devo andare, il mio numero ce l'hai per qualsiasi cosa.-

-non servirà.- dissi prima di allontanarmi a passo svelto.

- - -

La sera è il momento in cui le malinconie e i fantasmi del passato vengono fuori.

Sentii una morsa al cuore quando mi passarono in mente come ogni notte le immagini di Liz, ero stufo di quella situazione.

Presi il telefono e digitai dei numeri.

-pronto?- sentii rispondere dall'altra parte.

-Hanna, sei sola in casa?-

HEY

Uhm le cose si complicano, se non vi ricordate, Hanna è la ragazza con cui Calum aveva tradito Liz la prima volta in cui stavano insieme.

Ci ho messo mezz'ora a cambiare le foto dei capitoli precedenti con il computer lento che mi ritrovo, spero vi piacciano lol

Beh, buona domenica a tutti, a domani :)

Lasciate un commento se vi va xx

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