I promise.
Come sempre, i miei amici tra loro non riuscivano proprio a star zitti, avevo aperto la porta e mi ero ritrovata davanti tutta la comitiva a rapporto.
Ero confusa, ero impaurita, spiazzata.
-dobbiamo trovare quello stronzo, dovevamo fermarlo da subito.- esclamò Luke.
-forse ha duplicato le chiavi.- disse Ashton.
-come?- urlai.
-non so cosa aspettarmi da lui, non è più il ragazzo che conoscevo.-
-vieni da me.- quasi ordinò Calum.
-verrai a casa mia, ci resterai finchè non gli daremo una lezione.-
-ed Emma andrà da Ash.- terminò.
-non c'è bisogno, davvero.- affermai.
-Liz, un pazzo ha le chiavi, o in qualche fottuto modo può entrare in casa nostra, ti fidi davvero a rimanere qui?- mi chiese Emma.
-io...-
-fai una valigia, sbrigati.- mi interruppe Calum.
Avevano ragione, forse in quel momento era la cosa più giusta da fare.
- - -
Calum aprì la porta di casa, entrai e posai a terra le due valige che mi ero preparata.
-hai fame?- mi chiese.
Scossi la testa.
-grazie.- sussurrai.
Lui mi sorrise in lontananza.
-dove dormo?- chiesi.
-con me, ovviamente.-
Scoppiai in una risata fragorosa, o forse isterica.
-dormo sul divano.- affermai.
Lui alzò le mani.
-come vuoi, buonanotte!- disse, prima di sparire dietro la porta.
Andai in bagno e mi misi il pigiama, tornai in sala e mi sdraiai sul divano.
Era una situazione difficile, avevo paura, mi sentivo sola, stanca che la mia vita non andasse mai nel verso giusto.
Mi alzai alla ricerca delle coperte ed entrai in camera di Calum, stava giá dormendo, era bellissimo.
Per un attimo mi sdraiai accanto a lui e lo guardai sognare, o almeno credevo.
-non mi guardare così.- mugugnò.
Aprì gli occhi lentamente.
Mi fece segno di mettermi sotto le coperte e mi strinse a se.
-hai paura?- mi chiese.
Non so per quale motivo, ma scoppiai a piangere tra le sue braccia.
-andrà tutto bene.- sussurrò.
-io, io non volevo nemmeno denunciarlo.-
-finchè ci sarò io con te non dovrai preoccuparti di niente, chiaro?- affermò.
-promettimi che non mi lascerai sola.- dissi senza pensare.
-te lo prometto.-
Rimanemmo così, accoccolati per tutta la notte, finchè non ci addormentammo.
- - -
Mi svegliai ancora avvolta tra le braccia di Calum, con il suo profumo tra i miei capelli e le coperte, era un bel risveglio.
Presi il telefono dal comodino e notai due nuovi messaggi.
Uno era di Michael, mi chiedeva come stavo, l'altro era anonimo.
"Non devi nasconderti."
Quelle parole mi risuonarono in testa per qualche secondo, più le leggevo, più sentivo il mondo crollarmi sulle spalle.
Sentii Calum muoversi tra le coperte.
-buongiorno.- mi disse.
Mi girai e finsi un sorriso.
-giorno.- gli risposi.
Bloccai il telefono e lo posai sul comodino, prima di alzarmi e andarmi a vestire.
- - -
-Calum non deve sapere.- affermai.
Ero seduta in un cafè al centro della città e davanti a me avevo Luke che sorseggiava uno starbucks.
-perchè cazzo sei così testarda?- imprecò.
-ti ricordo che Calum non è mai stato un ragazzo che sa gestire la rabbia, sai che farebbe di tutto se venisse a sapere quanto grave è la situazione.-
Lui annuì.
-mi dispiace Liz, vorrei tanto che trovassi un pò di pace.-
-lo vorrei anche io, tanto.-
-che faremo a capodanno?- cercai di cambiare discorso.
-festa.- affermò lui.
-una grande festa.- puntualizzò.
-come i vecchi tempi?- chiesi.
-puoi giurarci.-
Girai lo sguardo e notai un ragazzo che mi fissava, appena il mio sguardo incrociò il suo, lo vidi farmi segno di raggiungerlo.
-vado un attimo in bagno.-
Luke non sembrò farci tanto caso, annuì e continuò a guardare lo schermo del suo cellulare.
Il ragazzo mi trascinò nel retro del cafè.
-perchè sei qui?- chiesi.
-perchè te ne sei andata di casa?-
-perchè tu puoi entrare.- affermai cercando di rimanere calma.
-cosa vuoi da me?- continuai.
-quello che ho sempre voluto, voglio che mi ami, o che almeno ci provi.-
-come fai a non capire che io sono innamorata di un altro ragazzo?-
-se non ti concederai a me, tu e i tuoi amici verrete travolti da una grande nuvola nera, ne passerete molte mia cara Liz, sai, conosco molta gente.-
-posso denunciarti.-
-non ti conviene.- disse.
Fece per andarsene.
-sarà meglio per te che non farai parola di questa conversazione con i tuoi amici, mi farò vivo io.-
Sparì dalla mia vista.
Tornai sfinita nel tavolo dove Luke mi aspettava.
-tutto bene?- mi chiese.
Annuii distante.
-dicevamo?-
- - -
Dopo un'intera giornata passata con Luke, infilai le chiavi nella serratura ed entrai cercando di non far rumore.
-ben tornata.- mi sentii dire.
-ciao Cal.-
-va tutto bene?-
-sono solo stanca.- affermai.
Lui sembrò credermi.
-puoi dormire con me se vuoi.-
-preferisco stare qui, scusami.-
-okay, buonanotte.-
Gli feci un cenno con la testa e mi lasciai cadere sul divano.
Il suo amore in quel momento era l'ultimo dei miei pensieri.
Avevo paura per i miei amici, per lui, per me stessa.
Non potevo fare niente.
Ero impotente.
Diedi l'ultima occhiata al cellulare prima di mettermi sotto le coperte.
Un nuovo messaggio da un'anonimo.
"Dormi bene, zuccherino."
HEY
tantantatantan
Okay mi sto impaurendo seriamente per ciò che sta succedendo nella storia.
Ma don't worry tutto si sistemerà, speriamo.
Lasciate un commentino se vi va.
Au revoir! x
PUBBLICITÀ.
Passate da milenadefrancesco9
E leggete la sua ff " This is my Independence day."
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top