Cap 11: Bentornato a casa
[dopo due settimane]
Nancy e Jonatahn si trovavano al parco e quest'ultimo aveva la macchina fotografica con sé.
<<Grazie che mi stai aiutando a sostenere il mio articolo>> gli disse la ragazza.
<<Figurati. Sarai pure brava come investigatrice e giornalista, ma non come fotografa>> gli rispose lui scherzoso dandole una leggera gomitata.
Nancy gli fece una smorfia.
L'articolo in questione si intitolava: "Misterioso buco nero compare nel cielo di Hawkins".
Nancy era davvero ostinata, e voleva andare sul serio in fondo alla storia.
Jonathan faceva alcune foto al cielo per farle apparire sul giornale locale.
<<Vanno bene queste?>> domandò lui dopo averne messe qualcuno a fuoco.
La ragazza annuì.
<<Secondo te che diavolo è quel buco nero?>> domandò lei mentre camminavano su un sentiero ghiaioso.
<<Non lo so>> replicò il ragazzo stringendosi nelle spalle <<Gli altri cosa dicono al riguardo?>>
<<Nessuno se ne preoccupa. Pensano solamente sia una nuvola>> rispose lei tenendo lo sguardo fisso verso le sue scarpe.
<<Beh, non mi sembra abbia le sembianze di una semplice nuvola. E poi sarebbe già scomparsa>> affermò Jonathan.
<<È proprio ciò che dico agli altri ma nessuno mi ascolta!>>
I due si fermarono e si sedettero sulla prima panchina che trovarono.
Il ragazzo mise la macchina fotografica accanto a sé e poggiò la mano sul ginocchio della ragazza.
Nancy gli sorrise.
<<È questo che adoro di te>> mormorò lui guardandola negli occhi.
<<Cosa intendi?>>
<<Nancy, sei la persona più tenace che io conosca... Sei testarda, sì, ma in senso buono. Niente ti può fermare>> affermò lui ridendo.
<<Pensavo non ti piacesse questa parte di me>> disse Nancy.
<<Al contrario>> replicò lui.
I due unirono le labbra per formare un dolce bacio.
La ragazza temeva davvero di essere pesante agli occhi del suo ragazzo e non voleva risultare così. Soprattutto dopo la lite dell'estate scorsa.
Ma quelle parole le scaldarono il cuore.
Dopo un po' di secondi il ragazzo afferrò la macchina fotografica ed entrambi ripresero a scrollare tra le foto scattate poco fa per scegliere quelle più adatte.
<<Questa è più nitida>> fece la ragazza.
<<Sì, giusto>>
Passò così un'ora.
I ragazzi si diedero da fare e presero anche a chiacchierare un po'.
Finché Nancy annunciò:<<Mi dispiace John, ma ora devo andare in ospedale a prendere Mike>>
<<Sì tranquilla. Vuoi che ti accompagno?>> chiese il ragazzo.
<<Se ti va, perché no>> rispose lei.
I due si alzarono dalla panchina, e prima che potessero dirigersi verso la macchina, i ragazzi si girarono.
Entrambi sentirono degli strani rumori, insoliti.
<<Lo hai sentito anche tu?>> domandò il ragazzo.
<<S-sì...>>
Degli strani versi si fecero sentire ancor di più. Come se una strana creatura o una strana presenza si aggirasse nei dintorni strusciando tra un albero all'altro.
<<È solo il vento, giusto?>> disse Nancy.
<<Sì, probabilmente>> rispose Jonathan dopo aver fatto un profondo respiro <<Andiamo ora>>
Si diressero poi verso la macchina dopo aver dato un'ultima occhiata intorno a loro.
Jonathan afferrò il volante, mise in moto e si diressero verso l'ospedale dove c'era lì Mike.
Nancy firmò il permesso e corse ad abbracciare il fratello appena lo vide.
Era come nuovo se non per una fascia attorno al torace.
Mentre il ragazzo si lasciava avvolgere dalle braccia della sorella, Jonathan sorrideva dietro di lei.
<<Tutto bene fratello?>>
<<Sì, sì. Va tutto bene, ok?>> replicò Mike rigido e stringendo le mani in due pugni.
<<Sei sicuro?>> intervenì l'altro ragazzo <<Non sembra sia così>>
<<E invece sì. Voglio solo tornare a casa e riposare>> gli rispose lui.
<<Va bene>> disse Nancy, preoccupata nel sentirlo così.
I due accompagnarono il ragazzo in macchina. Nancy era alla guida, Jonathan era al suo fianco mentre Mike era seduto dietro.
Guardò fuori il finestrino l'edificio dal quale uscirono: finalmente era uscito da quell'inferno.
L'ospedale non era poi così male in effetti, ma era straziante non poter fare nulla, essere sdraiato tutto il tempo sul letto e non poter vedere i propri amici.
Il cibo non rendeva neanche la cosa piacevole.
L'unica cosa bella era essere stato servito dagli infermieri, e questo gli faceva molto comodo.
Tuttavia Mike avrebbe dovuto affrontare un altro inferno: El.
Lei non era l'inferno, ma la situazione che si era creata tra i due sì.
Non aveva più il coraggio di guardarla negli occhi senza timore. Appena sarebbe tornato lo avrebbe sicuramente insultato, soprattutto Max la quale saprà sicuramente ogni cosa.
Mike appoggiò la fronte contro il vetro freddo del finestrino, e rimase a guardare il cielo e ogni tanto gli alberi che scorrevano veloci mentre l'auto sfrecciava sulla strada.
Il traggitto fu tranquillo e silenzioso. Né Nancy e né Jonathan volevano assalirlo di domande o altro. Capirono infatti che il ragazzo non era di ottimo umore, e non volevano disturbarlo.
A casa Wheeler, oltre i genitori, c'erano anche Lucas, Will e Max che gli avevano preparato una sorpresa. Anche El era lì, ma contro la sua volontà.
Era infatti ancora scossa dalla discussione col suo ex-ragazzo.
Rivedere Mike dopo quella lite era troppo per lei, fu infatti Max a trascinarla lì.
La macchina di Nancy giunse a casa e i ragazzi erano nascosti dietro a vari pallonci legati fra loro.
Mike scese dall'auto e si guardò attorno, proprio per via dei palloncini.
Cosa stava accadendo? Era per caso una festa? Il ragazzo sorrise.
Mentre anche Jonathan è Nancy scesero dall'auto, gli amici del ragazzo lo assalirono d'improvviso con un gran "Sorpresa!"
Mike sobbalzò di scatto riportando una mano al petto. Subito dopo rise guardando i suoi amici.
Fu una cosa molto carina, oltre che inaspettata.
<<Ragazzi!>> esclamò lui felice e riprendendo così il buon umore <<Che sorpresa, I-io non me lo aspettavo>>
<<Ci sembrava giusto darti una buona accoglienza>> ammise Lucas sorridendogli.
Tutti accorsero ad abbracciarlo, uno ad uno. Tranne Eleven.
Lei si limitò ad avanzare con lo sguardo gelido verso il ragazzo e gli disse:<<Ciao>>
<<Ciao>> rispose lui sentendo lo sguardo degli altri puntati su di loro, e che quindi osservavano bene la scena.
<<Sono felice che tu sia tornato a casa>> continuò la ragazza pronunciando quelle parole quasi in un bisbiglio.
Mike le sorrise ma l'altra si voltò trattenendosi dal fargli una smorfia.
Non era di certo in vena per partecipare a quella piccola festa organizzata nel suo giardino, per cui El decise di lasciarli lì e andarsene.
Max non la seguì. Preferì lasciarla in pace, era una sua decisione. Non voleva intromettersi.
Mike la guardò triste andar via.
Lui era felice per quella festa organizzata dai suoi amici, ma non poteva fare a meno di pensare a quel casino in cui si era cacciato.
<<Ehm, grazie ragazzi...>> disse lui.
A lui si avvicinarono anche Ted e Karen con la sorellina Holly che teneva la mano della madre.
I genitori corsero ad abbracciarlo.
<<Stai bene Micheal?>>
<<Sì>> fece il ragazzo alzando gli occhi al cielo.
Non voleva sentire prediche da parte loro.
<<Non devi più farci questi scherzi>> disse la madre.
<<Sì, ok mamma>>
Il ragazzo guardò esasperato i suoi amici che scoppiarono a ridere.
Dopo un po' Will si avvicinò verso Mike timidamente con qualcosa in mano.
Era un bellissimo mazzo di fiori.
<<Tieni, è da parte di tutti>> disse lui sentendosi il viso completamente rosso, quasi in fiamme.
Per lo più non lo guardava negli occhi. Non ce la faceva, si vergognava troppo.
<<Grazie!>> esclamò Mike prendendo il mazzo di fiori e sfiorando leggermente la sua mano.
Will arrossì ulteriormente e si maledisse per questo. Perché non riusciva mai ad essere normale con Mike?
Il suo cuore batteva fino al pulsargli nelle orecchie, ma cercava di ignorarlo e essere concentrato.
Dopodiché sorrise all'amico come risposta.
Nancy intervenì:<<Ragazzi, apprezzo che abbiate fatto questa bellissima e meravigliosa sorpresa a mio fratello, ma lui ora vorrebbe riposare>>
<<Capisco>> dissero Will e Lucas in coro.
<<Ma dai!>> replicò Max sbuffando <<Avevo portato i muffin>>
Gli altri risero e Mike disse:<<Tranquilla, se proprio ci tieni mangiali tu>>
<<Ok, ma sappi che domani ti verremmo a trovare>> precisò Lucas.
<<Va bene>> rispose Mike.
Dopo vari saluti, i ragazzi tornarono a casa in bici e Mike e Nancy rincasarono.
Il ragazzo, dopo essere stato assalito da innumerevoli domande e rimproveri da parte dei genitori, si chiuse in camera e si lasciò cadere sul suo "amato" letto, dopo ovviamente aver posato il mazzo di fiori accanto a lui sul comodino.
Per lui erano state tre settimane assurde, molto assurde.
Aveva bisogno di ripensare a tutto ciò che era successo, ma forse era meglio riposare prima.
Spazio Autrice:
Che bello, ho aggiornato!
Lo so, anch'io volevo più scene Byler, ma Mike deve prima superare la rottura con El purtroppo.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, anche se un po' più corto del solito. Credo che il prossimo sarà più lungo.
Ci vediamo, alla prossima❤.
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