October 25th , 2024  In a café in New York City

- Ciao - mormorai. Nonostante avessi accettato di vederla, ero ancora molto arrabbiata con lei. Mi aveva profondamente ferita e io non ero ancora riuscita a superarlo.
- Ehm, ciao - rispose Beryl. Indossava un vestito corto color panna con un paio di sandali bianchi dai tacchi alti. Era bellissima.
Io avevo optato per una maglietta color porpora, una gonna nera di pelle e un paio di stivali neri.
Ci sedemmo al tavolino del bar e ordinammo un caffè.
- Senti, dobbiamo parlare assolutamente - cominciò lei.
- Appunto. Era ciò che stavo per dirti - ribattei subito.
- Ok, allora. Io ho bisogno di te, ok ?! Il pensiero che, forse, avrei potuto riaverti è stata l'unica cosa che mi ha impedito di farla finita - disse, tutto d'un fiato, e lacrime cominciarono a scendere sulle sue gote.
- Io non riesco a perdonarti, Beryl ! Quello che mi hai fatto è- è davvero terribile. Mi avevi reso la vita un inferno ! Tu eri troppo controllante, e non sopportavo più le tue scenate di gelosia. Sei ossessionata da me. Abbiamo sempre e solo avuto problemi. Problemi, su problemi, su problemi e ancora altri problemi ! I nostri problemi non finiranno mai !! - urlai furiosa, stavo piangendo e la mia voce era soffocata dai singhiozzi.
- Ti prometto che non accadrà più. Sono disposta ad andare da uno specialista, da una strizzacervelli... E faremo terapia di coppia, se necessario. L'affronteremo insieme, Alex. Non è finita, tra noi ! - provava a dissuadermi dall'idea di lasciarla.
- Okay, possiamo fare un tentativo. Ma, se va male, allora è finita e basta - rettificai. Ci abbracciammo, e le nostre labbra si unirono in un bacio tanto bramato da tempo.
Tornammo a casa felici.
E, sì, avevamo avuto sempre moltissimi problemi. Ma, forse, avremmo potuto risolvere i nostri problemi insieme. Insieme avremmo affrontato tutto.