Corsi via da quell'edificio, quell'enorme villa che oramai mi pareva sempre vuota.
Essa era come la mia anima: svuotata di tutte le emozioni più belle e lasciata in balia di quelle più orribili.
Ero stata privata della capacità di essere felice, ottimista, e di provare di nuovo il sentimento dell'amore.
La persona che ami è quella che ti fa tremare le gambe, che ti fa sentire le farfalle nello stomaco, che ti fa piangere e ridere allo stesso tempo.
È colei che talvolta odi e talvolta adori , con cui passeresti la serata più bella della tua vita, con la quale ti puoi sentire finalmente e semplicemente te stessa.
Ecco, da pochi mesi non potevo più sentire queste emozioni e vivere tutti questi momenti con la mia amata Beryl.
Eh, sì, avevamo deciso di prenderci una pausa, anche se non avevamo idea di quanto sarebbe durata.
Era successo tutto così in fretta: la sua ennesima scenata causata dalla sua enorme gelosia e la sua ossessività verso di me.
Io avevo cominciato a piangere rumorosamente, mentre le sue urla piene di rabbia e frustrazione mi riempivano i timpani; mi accovacciai sul pavimento con le mani che spingevano con forza sulle orecchie per cercare, invano, di non sentire più quelle urla terribili.
Poi esplosi.
- Ti devi dare un calmata, ok?- le avevo detto con un tono molto più alto del mio solito e lei era rimasta completamente spiazzata.
Inziai ad urlare con un tono ancora più elevato del suo, le rinfacciai tutte le sofferenze, le notti insonni passate a piangere, la paura che covavo nei suoi confronti e, finalmente, dopo mesi e mesi passati a soffrire decisi di dire BASTA!
BASTA a tutto e a lei, alla sua ossessività, alle sue urla.
Dissi BASTA alla persona che avevo amato di più al mondo in tutta la mia vita, all'unica persona che era riuscita a liberare la mia vera essenza, a farmi sentire me stessa, senza vergogna o imbarazzo.
Le avevo detto "basta" , perché ne avevo abbastanza di lei, di Beryl Jones.