The Party
Arrivai a questa stramaledetta festa a cui nemmeno volevo andare, eppure il mio migliore amico Jake, aveva insistito dicendomi che senza di me la festa non sarebbe stata la stessa.
E quindi eccomi qui!
Mi aggirai per la sala e all'improvviso i miei occhi blu si scontrarono con un paio di occhi verde smeraldo.
Distolsi lo sguardo dai suoi occhi che mi tenevano imprigionata come una calamita. Gli occhi appartenevano ad una ragazza dai capelli biondi e dal viso corrucciato ma incantevole.... -Alexandra, svegliati! No puoi pensare certe cose di una ragazza!- mi suggeri' la mia coscienza
Uscii dai miei pensieri e notai che la ragazza misteriosa mi stava guardando con un'espressione confusa dipinta sul volto. Poi mi accorsi di star sorridendo in modo ebete come una stupida. Smisi subito, rossa dall'imbarazzo e il mio viso si tinse di una sfumatura bordeaux quando la ragazza si sedette sulla sedia vicino al bancone del bar.
- Un whiskey, per favore - disse al cameriere, poi si giro' verso di me.
Non fu la prima volta che trovai affascinante e sexy una ragazza, nonostante io mi sia sempre creduta eterosessuale. O forse lo dicevo solo per convincermi, anche se in realtà era tutto il contrario.
- Hey! Ho notato che mi guardavi prima, sono così bella perfino da togliere il fiato ad una ragazza carina come te?- disse ridendo e in tono ironico. Ma, in quel momento, no stavo badando alle sue parole: stavo ascoltando la sua risata cristallina come il rumore delle onde che si infrangono sulla spiaggia in una notte d'estate. Non riuscivo a smettere di sorridere.
- Ehilà, ci sei? Ti senti bene?- mi chiese una voce e vidi una mano sventolarmi davanti alla faccia.
- Oh, ehm, sì sì sto bene- dissi rapidamente, se possibile più rossa di prima.
"Ma che ti succede, Alex! Che stai facendo!" pensai tra me e me
- Come ti chiami?- chiesi
- Beryl Jones- mi rispose lei.
- Bel nome, davvero. Io sono Alexandra Daddario, ma se vuoi puoi chiamarmi Alex- risposi. Lei pensò accorgersi di qualcosa, ma non disse nulla.
- Beh, piacere di conoscerti Alex!- disse con un sorriso smagliante
- Raccontami un po' di te, ti va?- mi chiese Beryl
- Certo. Uhm, sono un'attrice, il mio colore preferito è il blu e tu sei bellissima- cosa! Non lo avevo detto ad alta voce, vero???! Sì, le ho detto che è bellissima, e lo penso veramente, ma chissà come reagirà... magari ha un fidanzato!
"Le persone che vanno ai party in discoteca, di solito non sono affatto fidanzate e vanno qui proprio per cercare di trovare l'amore" mi suggeri' la mia coscienza.
- Hai detto che sono bellissima? Grazie mille. Anche tu sei davvero figa- mi disse. Il mio viso prese una sfumatura pericolosamente rossa e mi sembrava di stare in un forno e io di essere il pollo che stavano per fare allo spiedo.
- I-Io d-d-devo andare a c-casa, è tardi. Ehm, ci vediamo okay?! B-buona serata- riuscii a balbettare dei saluti in modo praticamente incomprensibile e mi avviai in fretta verso la porta, troppo imbarazzata per rimanere in quella stanza opprimente.
Fui fermata da una mano grande e da una presa salda sulla mia spalla.
- Alex! Dove vai? La festa non è ancora finita!- mi chiese la voce di Jake.
- Io devo andare. Domani lavoro e non posso essere stanca, devo svegliarmi presto. Scusa Jake- dissi sperando con tutto il cuore che credesse alla mia bugia. -Oh, okay, vai pure- disse con tono dispiaciuto e offeso.
Mi dispiaceva mentirgli, ma non potevo rimanere dentro a quel posto un minuto di più.
Aprii la porta e mi diressi verso la macchina.
Il viaggio fu tranquillo e arrivata a casa, mi bevvi una birra e mi buttai sul letto con ancora il vestito luccicante firmato Gucci addosso.
Pensai a quella ragazza meravigliosa, ai suoi occhi disarmanti in cui mi ero persa dentro e al suo sorriso che mi aveva fatto smorzare il fiato.
Con quei pensieri mi addormentai con un sorriso ancora dipinto sul viso.
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