IL FRATELLO DELL'ASSASSINO DI ABRAHAM LINCOLN

Edwin Booth salvò Robert Todd Lincoln, figlio di Abraham Lincoln, il quale stava per rimanere ucciso da un treno. Lincoln era caduto da una piattaforma sui binari del New Jersey e Booth lo trascinò in salvo. Poco dopo questo avvenimento, il fratello di Booth, John Wilkes Booth, uccise Abraham Lincoln.

Nel 1909 Robert Lincoln descrisse l'episodio in una lettera a Richard Watson Gilder, redattore di Century Magazine. La lettera è stata pubblicata in un libro di William E. Barton intitolato Catalogue of Lincolniana: «L'incidente è avvenuto a tarda notte mentre un gruppo di passeggeri stava acquistando dei posti letto dal bigliettaio che si trovava sulla banchina davanti alla porta del vagone. La banchina era allo stesso livello del piano del vagone e c'era naturalmente uno spazio stretto tra la banchina e il vagone. C'era anche un po' di affollamento e come conseguenza sono stato spinto contro il vagone mentre attendevo il mio turno. In questa circostanza il treno ha cominciato a muoversi e io sono scivolato nello spazio tra treno e banchina con i piedi indirizzati verso il terreno, non riuscendo più a muovermi. A un tratto sono stato afferrato con un certo vigore dal colletto del cappotto e velocemente tirato in salvo sulla banchina. Quando mi sono girato per ringraziare il mio salvatore ho visto che si trattava di Edwin Booth, il cui volto mi era ovviamente ben noto; gli ho espresso la mia gratitudine e nel farlo l'ho chiamato per nome».

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