Capitolo 15 - la prima bugia

Caro diario,
Ho passato i tre mesi più lunghi di tutta la mia vita a sfogliare queste pagine e rileggere tutto ciò che mi è successo quando stavo nel posto che era casa mia, aspettare lettere da parte di Sonia che però non mi soddisfacevano per niente, e ascoltando musica deprimente che mi riportava in Sardegna almeno con la mente.

Ti allego qui una sua lettera così capisci di cosa parlo. Ti anticipo che io ovviamente le chiedevo sempre di Mirco.

"Cara Julia,
Come stai? Qui sempre tutto uguale, l'altro giorno sono uscita con Gabri, mio fratellino, per fare un po' di spesa, ma sono rientrata in casa subito dopo per aiutare mamma a fare la cena dato che era a lavoro.
Non so cosa dirti di più, anche per me le giornate non sono entusiasmanti anzi, sai benissimo come me la passo io qui. Sono obbligata a guardare mio fratello mattina e sera e a dare una mano in casa. Sai quanto mi scoccia ma purtroppo mi tocca farlo da sorella maggiore.

Ti aspetto con tanta ansia così da poter passare finalmente di nuovo i nostri pomeriggi insieme.

Purtroppo a Mirco non l'ho più visto, e a Bea la sento veramente molto di rado, qualche chiamata ogni tanto ma nulla di che, l'ultima volta che l'ho sentita mi pare sia settimana scorsa. Non mi ha parlato né del fratello né di chissà cosa, mi ha solo detto di avvisarla quando saresti tornata tu così organizzavamo un'uscita tutte insieme, ma niente di più.

Ovviamente se avrò qualche novità ti avviserò subito.

Attendo una tua risposta, e non vedo l'ora di rivederti a settembre. Maledetta distanza!

Love you,
Tua, Sonia."

Sono rientrata da mia zia oggi stesso. Appena ho saputo che la scuola iniziava prima del previsto ho fatto le valigie e prenotato il primo volo disponibile.

È stato tutto talmente frenetico che non avevo nemmeno fatto in tempo a mandare una lettera a Sonia per avvisarla, perché tanto non le sarebbe arrivata prima del mio ritorno. L'ho chiamata direttamente due minuti per poi precipitarmi a preparare tutto.

Alla domanda di mia mamma "te la senti di viaggiare da sola? Se aspetti un paio di giorni ti accompagno io, tanto non succede niente se perdi i primi due giorni di scuola" ho risposto facendo le valigie e conficcando tutto ciò che potevo dentro molto alla rinfusa, e con un "no no parto da sola non c'è problema!"

Appena ho sentito i piedi dell'aereo toccare il suolo, il mio cuore ha ripreso finalmente a battere, e quando sono scesa, persino i caldi raggi del sole di settembre mi sono sembrati più belli che mai.

Respirare quell'aria di casa per me non aveva prezzo.

Rivedere le stradine strette del mio paesino, quelle facce conosciute e persino i sorrisi della gente che camminava per strada.

Stare qui per me rappresentava la vera e propria felicità.

Non ho fatto in tempo a sistemarmi le valigie nell'armadio che subito mi vedo Sonia piombata a casa.

Appena la vedo ho voglia di saltarle addosso dalla felicità, ma noto subito che lei non aveva il mio stesso sorriso.

Mi accoglie con un "dobbiamo parlare, ma non ti devi arrabbiare" e già da qui, avevo aggrottato le sopracciglia. Ma comunque nessuna cattiva notizia poteva battere il buonumore che avevo.

Usciamo di casa per fare una passeggiata e stare finalmente sole, io con un sorriso da ebete stampato in faccia, lei con una smorfia e lo sguardo basso.

"Allora, cosa vuoi dirmi?"

La invito a parlare e a sputare il boccone amaro

"Ti ho mentito"

Mi sono girata per guardarla confusa. Lei quando si sente in torto, o comunque non a suo agio, inizia a dire cose senza senso, a blaterare e ad allungare il brodo. Cosa che io ho sempre detestato.

Dopo aver balbettato per mezz'ora, mi confessa che quello che mi aveva scritto nelle lettere, che non vedeva Mirco e che non ne aveva più notizie, era una bugia per il semplice motivo che Mirco piaceva anche lei.

Le uniche parole che sono riuscite a uscire dalla mia bocca sono state "che stronza"

In un primo momento mi sono arrabbiata e non poco. Ma non tanto per il fatto che lei lo vedeva, tanto quanto per la bugia e per la motivazione della bugia.

Io le ho sempre raccontato tutto: ciò che provavo per Mirco e come mi faceva sentire, mentre lei si è sempre tenuta tutto dentro non rivelandomi nulla.

È un bel ragazzo, e ci può stare che piaccia anche a lei. Ma mi ha mentito per molto, troppo tempo.

A mente fredda, dopo un paio di giorni in cui ho preferito evitare ogni suo contatto, mi sono seduta nel letto con la sua foto tra le mani e ho pensato "voglio davvero rovinare un'amicizia come la nostra? Per cosa poi? Un ragazzo? Uno stronzo che molto probabilmente non considererà né a me né a lei?"

Non ne valeva la pena.

Decido così di dormirci su e il giorno dopo l'ho chiamata dicendole che non avrei rovinato tutto per questa banalissima bugia.

Ma attenzione, questa è la prima bugia. Non passo sopra a molte menzogne e lei lo sa molto bene.

«A dove sei arrivata Ire?»

«A quando zia Sonia ti ammette di non averti detto che vedeva Mirco tutti i giorni e a te non diceva nulla nelle lettere»

Vedo mia madre sorridere, un sorriso strafottente e con un pizzico di seccatura.

«ti spoilero una cosa: non sarà la prima bugia che mi dirà»

«quindi continuerà? Per lo stesso motivo?»

«diciamo che ha sempre avuto un po' di invidia nei miei confronti. Anche lei lo voleva però non aveva un minimo di considerazione da parte di lui»

«nemmeno tu, però»

«io un rapporto c'è l'avevo. Sí ci litigavo, ma qualcosa infondo c'era. Lui con lei non ci parlava nemmeno. Capisci la differenza?»

«Si. E più avanti sarà sempre peggio?»

«che cosa? Il rapporto con lui o con zia Sonia?»

«Entambi» azzardo curiosa

«alla prima domanda non rispondo»
Mi abbatte subito, ma continua «mente alla seconda ti dico: ho capito molte cose di lei con il tempo. E si, mi ha deluso purtroppo. Una volta in particolare non ha avuto il minimo tatto a riportarmi una cosa successa. Ci rimasi malissimo»

Prima di poter parlare mi anticipa «non ti dico che cosa, leggi e lo scopri. Anche se sei ancora un po' lontana»

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