Tremuli palpiti
si rialzano in piedi;

proseguono sconfitti
il loro tragitto,

su strade nude di desolante catrame.

Organi di carta deperiti
sputano ceralacca;

Il fiele sgorga come benzina che strepita

di fronte al maligno marasma.

NESSUNA VENDETTA

NESSUNA RIVALSA.

INUTILE IL RISCATTO

IMPOSSIBILE IL RISCHIO.

Rianimati, mesti frantumi
tentennano...

Sonagli feriti che gridano aiuto

su aridi campi visivi distesi,

IMPASSIBILI.

File di bisturi all' arsenico in marcia

provano soddisfazione,

sono pronte a eseguire

AUTOPSIE INTROSPETTIVE;

crude nello sferzare

L' ULTIMA STOCCATA.

Un macete spappola
friabili membra;

si addentra con violenza

tra le radure psichiche delle sue ingenue prede facili.

Nell' aria agra come ammoniaca

INDIVIDUI ABBANDONATI, SOLI,

INTOSSICATI...

Non sono altro che pali divelti,

sradicati;

VOLTANO LE SPALLE AL SOLE

perché ingannati,

privati delle loro FORTI, SICURE

RADICI DI UN TEMPO.

Ad attenderli,
un ricalcitrante frisone nero dal manto equivoco

lucido e mortale come nafta,

agogna LA FRANA EMOTIVA.

Sul ciglio del percorso

strisciano LE VITE ASFALTATE,

dirette verso UN SARCASTICO, VIGLIACCO,

SCIALBO BALUGINIO;

pianure di rovente pietrisco

rincorrono l' inarrivabile

CRUCIALE DOMANI,

spazzando via pellicole abrase e desueti fotogrammi

INVESTITI E MUTILATI

DA DURATURE LESIONI E CRUDELI SOPRUSI,

INCORPORATI

AFFRONTATI

INCASSATI

SOPPORTATI

NEL CORSO DEGLI ANNI;

PAGINE, INTERI CAPITOLI CHIUSI.

ADESSO NON SI GIRANO PIÙ INDIETRO

MA VANNO AVANTI SCETTICI

FORGIATI,
TEMPRATI DAL DOLORE,

PER RESISTERE UNA VOLTA ANCORA...

E ANCORA E ANCORA!!!