9.6 Nemici fino all'amore
'Stanotte sono tornata a casa, sobria come non mai, con un bigliettino infilato nella borsa e con l'umore sotto i piedi.
Come hanno potuto loro, le mie migliori amiche, farmi questo? Lo sanno che amo stare nella mia solitudine, circondata solo dalle poche persone che mi sono scelta? Cioè loro due e la mia famiglia.
Messaggiare con uno sconosciuto: questa è la penitenza che mi stanno costringendo a fare. E non per una sola giornata o scambio di battute!
Esterno la mia furia soffocando un grido nel cuscino, subito dopo essermi lanciata con noncuranza sul letto: ancora indosso il vestito, ormai stropicciato e le trappole mortali ai piedi che mamma mi ha costretto a indossare troppe ore fa.
Prendo il telefono, uno smartphone di pochi anni fa completamente nero e, in un impeto di rabbia, cambio la mia foto profilo, sostituendo la nera scritta senza fronzoli su sfondo bianco con un mio scatto di quest'estate al mare, quando i miei capelli, più luminosi e chiari del solito vagano indisturbati accompagnati dal vento e la mia pelle abbronzata, mi faceva sembrare più energica e viva.
Appena salvo il cambiamento, una vibrazione mi interrompe dai pensieri e noto un messaggio dalla gemella che mi fa più paura: Ester.
<<Smettila di fare la bambina e segui le regole. Hai scelto tu di fare la penitenza e hai accettato le regole, quindi vedi di non fare come al tuo solito.>>
Sbuffo, cercando di non sottostare nuovamente ai suoi ordini, come faccio sempre, ma inutilmente. quella ragazza mi ispira autorità come mia madre o il preside di una prestigiosa scuola.
Senza entrare nella sua chat torno nelle impostazioni per inserire nuovamente la frase detta da uno dei pochi uomini che se vedessero la mia lotta contro Matteo Lamela impallidirebbero, il Mahatma Ghandi.
"La vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a ballare sotto la pioggia" è quello che io cerco di fare ogni giorno non sottostando ai dispetti di quel bambino capriccioso che si infila le dita nel naso, ma rispondendo a tono.
<<Brava ragazza, ora vai a dormire che domani mattina io e Fede siamo da te per iniziare con questi bei messaggi simpatici. Buonanotte Bea ❤>>
Continuo a visualizzare i suoi messaggi solo dall'anteprima e appoggio il telefono sul comodino posto al fianco del mio letto pensando a dove le infilerei quel cuoricino a fine messaggio, se solo l'avessi qui davanti.
Chiudo gli occhi qualche secondo, prima di ricordarmi di salvare quel maledetto numero, così prendo la borsetta e tiro fuori quel foglietto incriminato. Fisso quei numeri in fila come se fossero la mia condanna a morte e penso al fatto che potrei scaricare una di quelle app che creano finte conversazioni e fingere che la persona misteriosa non voglia parlarmi.
Sento il telefono vibrare e con mala voglia allungo il braccio per afferrarlo, il messaggio è di Federica, l'altra gemella, quella buona.
Chissà se smetteranno mai di torturarmi quelle due...
<<Ester mi ha detto di dirti che se proverai a ingannare lo scopriremo e tu finirai nei guai. Mi spiace tesoro, ma ricorda che noi ti vogliamo bene e se lo facciamo è per un valido motivo. Buonanotte 💖>>
Questa ragazza potrebbe pure accoltellarmi come fece Bruto con suo padre, o spararmi in pieno petto, ma non riuscirei mai a rimanere arrabbiata con lei vista la sua immensa dolcezza. Qualcosa da tutti quei romanzi d'amore doveva pur averla assorbita.
Le rispondo con un cuore, augurandole a mia volta una buona notte, salvando poi questo numero infernale.
Chiudo gli occhi con il telefono tra le mani, aperto sulla foto profilo di Mister -o Miss- X: un palloncino rosso appena volato via dalla mano di un bambino.
Non potevo che sorridere dopo essermi fatto spiegare la penitenza da Rocco: una pollastrella con cui messaggiare!
Sì, gli avevo estorto con l'inganno quest'informazione. Anche se non mi ha detto il nome.
Non che io abbia avuto molto tempo da passare con le ragazze ,visto che tra il calcio, i compiti e il riuscire a tenere testa a quella bionda pazzoide il tempo che mi rimaneva era ben poco.
Sono arrivato a casa circa mezz'ora fa e non riesco a smettere di sorridere. Preso dall'euforia, prendo quel pezzetto di carta con dei numeri svolazzanti scritti sopra e, dopo averlo studiato con curiosità e felicità, riesco finalmente a salvare questo numero che, sono sicuro, mi cambierà la vita.
La foto profilo è una semplice citazione su sfondo bianco e la mia mente vola a immaginare questa bellissima ragazza molto docile e che mi vorrà al suo fianco.
Perché sarà bellissima, me lo sento.
Gli occhi mi si chiudono mentre sono ancora alla scrivania e completamente vestito. Il cellulare in mano vibra, segno dell'arrivo di alcuni messaggi, ma ormai sono nel mondo dei sogni e non me ne accorgo.
<<Ehi, Roc! Non fare diavolerie fino a domani mattina, quando verrò da te>>
<<Matteo, seriamente, non fare l'idiota>>
<<Matteo Lamela! Lo vedo che sei online, rispondi!>>
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Quando riapro gli occhi sento la schiena dolermi come mai prima d'ora e la bava che mi esce dalla bocca. Un po' schifato, mi alzo, pulendomi il volto con la manica della camicia, indossata per la festa di ieri e noto, proprio dove un attimo fa dormivo io, un lago di saliva che deve essermi uscito mentre dormivo.
Bleah!
Mi alzo in piedi, stiracchiandomi la schiena e mi denudo per poter andare in bagno a lavarmi.
-Ma che schifo!- un grido interrompe il mio gesto di togliermi i boxer neri che indosso e mi volto, completamente rosso in faccia.
Perché c'è qualcuno nella mia camera?
Quasi urlo come una femminuccia quando vedo il mio migliore amico tranquillamente sdraiato sul mio letto con le mani sopra gli occhi.
-Che cosa ci fai qui?- gli chiedo in maniera isterica, mentre cerco un qualcosa per coprirmi.
-Non hai tolto l'intimo, vero?-
Mi rilasso un pochino e nego di averlo fatto, così leva le mani dal volto e riesce a farmi un sorriso.
-Sono venuto qui il prima che ho potuto per controllare che tu non facessi disastri con la tua penitenza, visto che prima di addormentarti eri online e non mi rispondevi.-
Che figura di ... mi sono addormentato guardando la foto di una frase, sognando come una ragazzina!
-Potevi stare tranquillo, ero troppo stanco per fare cose come le fanno gli interisti.-
Sento il mio amico ridere sommessamente ed esco dalla camera, recandomi in bagno. Ovviamente ho preso qualcosa di mettermi addosso per tornare dal biondo sul mio letto.
-Allora? Quando iniziamo?- chiedo allegro, sedendomi accanto a lui e pensando all'avventura che mi aspetta.
-Direi subito, visto che ti ha scritto per prima lei.-
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