Storyteller "era il 1913 in Spagna vivevano due sorelle, jane e nina Perez, orfane di madre e di padre morti in circostanze misteriose dopo che con la loro squadra per una missione quando nina aveva solo 3 anni. Jane ricordava bene quel momento in cui promisi alla madre e al padre che si sarebbe preso cura della sorella a tutti i costi. Il tempo passò e ormai Nina aveva 12 anni e jane ne avevo ormai 21 ed era entrata a far parte dello stesso gruppo dei genitori che si occupavano di esorcizzare demoni e presenze maligne. Lì conobbe anche un'amica di nome Anita, una ragazza molto brava e che aveva costruito delle speciali bambole a cui tramite delle chiavi si poteva impartire degli ordini, per jane era veramente una cosa bellissima non aveva mai avuto un'amica di cui si potesse fidare così tanto dalla morte dei suoi genitori, ormai era diventata come una sorella. Nina nel frattempo sono molto interessata al lavoro dei suoi genitori e acque della sorella facendo anche molta amicizia con Anita e altri membri del gruppo in cui c'era anche sua sorella. Una sorpresa per lei quando le dissero che poteva partecipare anche lei a una missione, era al settimo cielo era tutto ciò che avrebbe voluto, andare in missione con sua sorella questa cosa la eccitava parecchio. Arrivo il giorno della partenza e prima di partire si assicurano entrambe di aver preparato tutto quanto, ovviamente Nina avrebbe soltanto guardato non avrebbe fatto nulla però lei era contenta lo stesso punto il gruppo arrivo e l'ammissione iniziò. Era tranquillo sembrava che qualsiasi entità stesse infestando con l'uovo non fosse particolarmente forte, in più quelle bambole comandate erano veramente forti riuscivano a rompere porte e attrezzi di ferro come se stessero strappando un foglio di carta, con quella forza avrebbero anche potuto spezzare in due una persona, senza troppi problemi. L'ammissione procedeva tranquilla fin quanto non arrivarono verso la fine è un'entità particolarmente forte preso il controllo di Nina. La sorella prova in tutti i modi con tutte le formule che conosceva per liberarla ma non c'era nulla da fare, così Anita diede l'ordine a due bambole di fermarla di porre fine alle sue sofferenze, cosa che le bambole fecero senza battere ciglio. la prima bambola presenti la per il busto la seconda per i piedi e iniziano a tirare verso le direzioni opposte, a un certo punto, le tue bambole tirando diviso in due la bambina, lo spirito si se ne andò ma con essa Se ne stava andando anche la vita della bambina. Stranamente per lei non era doloroso lo aveva semplicemente accettato, si stava lasciando morire e non le importava più di quello che sarebbe successo dopo. Jane rimase impietrita di impallidì alla vista della sorella divisa in due come se fosse soltanto una bambola di pezza e mentre Anita e gli altri membri del gruppo se ne andavano lei corsa da abbracciare il busto della sorella. Le lacrime gli uscivano senza più nessun controllo non poteva perdere anche lei non voleva non poteva e così se c'è qualcosa che le era proibito"