Storyteller "l'uomo continuò a guidare non dicendo una parola mentre la bambina non si azzardava a parlare. Abram guidò fino a notte fonda arrivando in una sotto specie di buncer, il padre uscì e parlò con un uomo che aveva un camice bianco. Dopo un po' Abram la prese con forza e quasi la lanciò nelle mani del uomo. Da quel momento in poi non vide più il padre. La bambina fu portata dentro e poi fatta svenire. Quindi si svegliò si ritrovò vestita con una maglietta ed un pantalone completamente bianchi, con un dolore alla parte bassa e laterale della coscia dove le era stato tatuato "0O". Era spaventata e confusa essendosi risvegliata in una stanza con una porta a chiusura ermetica, completamente bianca, con soltanto un piccolo letto nulla di più. Sentì dei passi, ad un certo punto la porta ermetica si aprì ed una donna con occhiaie profonde e uno sguardo leggermente perso, vestita con gli stessi tipi di abbiti della bambina solo che quelli della donna erano arancioni, venne scotta da due guardie, una a destra e l'altra a sinistra. Guardia <il soggetto 336 è stato scortato con successo>. Le guardie spinsero la donna al interno della piccola stanza che ri chiusero subito dopo. La donna fu sorpresa di vedere una bambina di soli tre anni. 336<hey....... piccolina....come ti chiami?> Chiese la donna. La bambina non rispose subito. <non me lo ricordo> disse la bambina sinceramente, dalla prima volta in cui si era trasformata i genitori avevano smesso di chiamarla per nome e iniziarono a chiamarla mostro o demone "Forse mi chiamo mostro" disse incerta la bambina complice anche l'amnesia infantile. 336 "non penso che questo sia il tuo nome" guardando la stampa al lato della maglietta della bambina che recava 0O "che ne dici di un nuovo nome.... Che ne pensi di Honerva?" La bambina era confusa ma quel nome le piaceva decisamente di più dei precedenti "mi piace" disse timidamente con un sorriso. Passarono diversi giorni, circa una settimana e le due iniziarono a conoscersi. Ad un certo punto una guardia entro e strappo la bambina dalle braccia della donna, anche se era da poco che si conoscevano l'istinto materno si era svegliato il lei, in questo non potendo avere figli tendeva a vedere Honerva come sua figlia. La bambina venne portata in una sala completamente bianca con al centro soltanto una sedia con delle cinte. Honerva fu legata alla sedia, in maniera talmente stretta da non poter nemmeno muoversi. Degli scienziati entrarono nella stanza vestiti con una tuta anti radiazioni. Essi sembravano guidati da un altro scienziato dietro un vetro nero. Gli uomini con la tuta iniziarono ad applicare sulla pelle della bambina sostanze acide e basiche dalla meno potente alla più forte, tutto ciò per vedere con quali sostanze la ragazzina era in grado di trasformarsi e resistere. Continuarono così per ore mentre la stanza si riempiva dei lamenti e del pianto della bambina mentre soffriva a causa delle sostanze chimiche che le vennero applicate, queste continuarono anche quando ormai avevano scoperto come la bambina si trasformava per scoprire quanto esse resistesse, che nonostante fosse più resistente le sostanze le facevano ancora male. Passarono diverse ore e dopo aver provveduto diverse sostanze, tra cui anche il piombo, videro che le ferite della ragazzina guarivano più velocemente di quelle normali, seguiti da diversi accertamenti dove si poteva osservare che il piombo iniziava a forare le ossa soltanto quando Honerva tornava in forma umana"