Chiave: Verità E Menzogna (Recensione B)
@SlyCooper17
Il suo mp
Ciao Dora!
Scusa il disturbo ^^
Sono qui per proporti la mia storia nel tuo servizio di recensioni.
Allora, io ho deciso di puntare sulla pietà XD
No, okay, scherzo. Mi piacerebbe raccontarti perché ti sto chiedendo un parere sulla mia storia.
Tutto è nato qualche anno fa, quando ho ricevuto un messaggio sul secondo volume di Chiave che mi mette ancora i brividi adesso: "Datti all'ippica".
Io ci sono rimasto malissimo, mi ha proprio sconfortato. Mi sono messo a piangere e mi ricordo che quella sera ho faticato persino a mangiare. Mi sembrava di ingoiare sassi, per intenderci. Quella frase mi ha devastato, ha fatto crollare tutte le mie certezze. Credevo di scrivere bene, vedevo già il mio libro in libreria e quel commento ha annientato tutto.
Sono una persona estremamente insicura e quel commento ha fatto riemergere tutte le mie debolezze. Così ho cominciato a chiedere recensioni in giro e a ricevere i primi pareri, tutti negativi. Mi sono messo d'impegno e ho cercato di capire quali fossero le debolezze per poter migliorare. Pian piano ci sono riuscito e posso dire che adesso la storia è quantomeno leggibile.
Eppure... c'è ancora qualcosa che non va, qualcosa che non mi convince. Sento di non essere ancora all'altezza di tante altre storie e non ne capisco il motivo. A volte mi alzo la mattina con il pensiero di cancellare tutto e riscrivere da capo, per cui ho bisogno di qualcuno che mi possa aiutare a comprendere i miei sbagli se ci sono.
Ti chiedo un parere perché ti seguo da un po' di tempo e penso che tu abbia la sensibilità per esprimere il tuo parere in modo giusto, anche se negativo, e che tu abbia la stoffa per incoraggiare l'autore di turno.
E poi ti chiedo una recensione per capire se la revisione sta dando i suoi frutti o se devo riscrivere tutto per l'ennesima volta.
Confido in te e so che, comunque vada, sarà un successo ^^
"La menzogna tesse una trappola che alla fine ci stritolerà"
cit. by me
La mia esperienza
Leggere la sinossi di quest'opera ti dà la sensazione di essere rimasto impigliato in una grande ragnatela; non riesci a staccarti perché ormai vuoi solo iniziare a leggere. La scelta di uno scenario così ampio, mi ha fatto subito venire in mente una quantità indicibile di domande: tre storie che si sviluppano in parallelo e si intrecciano, riuscire a gestire così tanti coprotagonisti, così tante ambientazioni diverse, avranno richiesto un dispiego di tempo e energie per lo scrittore davvero notevole. Per chi come me si diletta nello scrivere, immaginare quella mole di lavoro fa venire il capogiro (a me sono venuti i brividi a pensarci).
Nella lettura dei primi cinque capitoli la grammatica è corretta e l'esposizione scorrevole. Poche le imprecisioni e, più che altro, ci fanno capire che ci sono anni di modifiche dietro ogni capitolo.
Mentre si procede nella lettura, si avverte una strana sensazione: nessuno dice tutto! C'è sempre qualcosa che resta celato, addirittura il nostro protagonista Pip sembra ancora non del tutto delineato. Ed è proprio questo il centro della storia: la Menzogna e le sue conseguenze.
Mentire serve sempre a un tornaconto personale: lo si fa per difendere se stessi, per garantirsi un profitto, per non essere smascherati, per proteggere qualcuno. Ma ogni verità celata non può restare a lungo nascosta, prima o poi inizierà a dimenarsi per uscire e allora se ne dovranno pagare le conseguenze.
Detto questo partiamo con la trama. Non essendoci una prefazione che lega le tre storie e quindi ci dia già una visione d'insieme, posso valutarne solo una parte. I primi capitoli, infatti, si incentrano sulle vicende che vedono protagonista Pip, un ragazzino di tredici anni vietnamita che, con la sua umile famiglia, si trova a fare i conti con una tragedia. Al suo fianco, Aura, sua madre, una donna semplice, è la prima a tirare il filo di questo telaio misterioso. Aura infatti conosce delle verità che rivela solo in parte al figlio. Perché? Qual è il suo scopo? Il tutto verrà svelato poi. Altri personaggi entrano in scena e, come per Aura, tutti ne sanno più di Pip. La verità, il nostro protagonista, dovrà guadagnarsela e ne ha tutte le intenzioni.
Le mie considerazioni personali
Le azioni risultano un po' rallentate dalla moltitudine di descrizioni: la voglia dello scrittore di mostrarci esattamente ciò che lui ha in mente spesso offusca un po' i fatti. Tuttavia si nota una buona ricerca di informazioni sui luoghi dove si svolgono le varie scene. Parlare di un paese così diverso dal nostro deve essere stata una bella sfida. L'unica critica che potrei muovere è che spesso lo scrittore dimentica che Pip è un ragazzino analfabeta e ai suoi discorsi manca la semplicità dei termini che invece dovrebbe possedere. Le interruzioni, i dubbi, le perplessità danno il risultato sperato incuriosendo chi legge. Essendo un'opera scritta nel tempo, nei personaggi si può notare anche la crescita dello scrittore stesso. Risulta un'opera che sta ancora evolvendo, sono in atto ancora delle modifiche che, siamo certi, renderanno la varie parti pezzi perfetti di un puzzle fantastico.
Buon lavoro!
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