Ho deciso di fare la parte 2.
E niente, enjoy :D
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Germania restò in silenzio.
Quel ragazzino era ebreo.
Suo padre gli aveva parlato molto di loro.
Gli aveva detto un sacco di cose orribili che avevano fatto al loro Paese.
Ma in quel momento quella verità che gli era stata detta iniziò a vacillare.
Insomma, lui immaginava che avrebbero rinchiuso persone del tipo soldati o ebrei importanti.
Ma Israele era solo un ragazzino, che cosa poteva fare lui di così tanto orribile?
"Non è possibile, avrai pur fatto qualcosa di male!"
Israele non seppe cosa dire.
Poi parlò.
"Nemmeno io so il perché.
Mi hanno detto che essendo ebreo dovevo andare in luogo lontano, dove meritiamo di stare"
Il piccolo tedesco rimase in silenzio.
Come?
Come a potuto suo padre mentirgli?
Come a potuto nascondere questa verità?
Le domande si affollavano nel suo cervello, ma nessuna di queste ebbe risposta.
Finché gli venne un idea.
"Che ne dici se ti aiuto a scappare?"
Israele sgranò gli occhi.
"Dici sul serio? Faresti questo per me? Ma se ci conosciamo a malapena..."
Germania gli sorrise.
"Ci potremmo conoscere meglio qua fuori! E poi finalmente avrò un amico...E qualcuno con qui giocare a palla.."
Israele ridacchiò.
Il tedesco fece passare la mano tra il filo spinato.
"Allora ci stai?"
Israele senza pensarci la strinse.
Finalmente una mano amica in mezzo a quel terrore.
In quel momento si sentì in lontananza il rumore di un motore.
Il Terzo Reich era tornato.
In gran fretta Germania raccolse le sue cose e scappò verso casa.
"Domani inizieremo con il piano! Non ti preoccupare!"
Israele fece ciao con la mano, mentre un lieve sorriso si stampò sul suo volto.
~time skip di un mese~
Ci siamo.
Finalmente quel giorno era arrivato.
Oggi Israele sarebbe uscito dal campo.
Si erano organizzati davvero bene, per essere solo dei ragazzini.
Germania aveva portato dei fogli e delle matite per disegnare la fuga.
E con grande sorpresa del piccolo ebreo, Germania gli aveva pure portato la merenda.
"Sei così magro, dovrai pu mangiare qualcosa!"
Immagina Israele che dopo mesi aveva trovato qualcosa di commestibile!
Sembrava fosse diventato Natale per lui.
Con il tempo, di erano conosciuti meglio, fino a diventare grandi amici.
Questo è successo.
Germania prese la vanga dal giardino e si infilò nei pantaloni un enorme pezzo di panino.
Dopodiché, aprì la porticina e sparì nel bosco.
Appena arrivato al campo, vide Israele con le lacrime agli occhi.
"Che succede?"
Il piccolo ebreo si asciugò le lacrime.
"Mio padre...non lo trovo..."
Germania non sapeva che fare.
Il piano era di salvare Israele, ma ora era apparso un altro problema.
Ma poi gli venne in mente una cosa.
"Ti aiuterò io a cercarlo!"
Israele lo guardò stupefatto.
"Ne sei sicuro? Ti avverto che questo posto è l'inferno."
Germania fece una posa fiera.
"Niente fa paura ad un avventuriero! Ti aiuterò a qualunque costo!"
Israele sospirò.
"Va bene...Ma ti devi mettere questo, se no non funzionerà mai."
Il ragazzino lanciò la tuta a righe.
A Germania gli ci volle un secondo per capire.
Subito iniziò a togliersi i vestiti, per poi infilarsi gli indumenti del campo.
"Ma che faccio dei miei vestiti?"
Israele fece cenno di lasciarli li.
" li prenderemo più tardi."
Il tedesco cominciò a scavare un tunnel sotto il filo spinato.
Appena ebbe terminato, con molta cautela lo attraversò.
"Bene."
Disse Germania con sicurezza.
"Ora cominciamo a cercare tuo padre."
E i due cominciarono a correre.
Germania non sapeva che intanto il Terzo Reich si era accorto della sua scomparsa.
Si era accorto che la porticina di legno scuro era spalancata.
Poi un pensiero orribile gli attraversò la testa.
Subito corse verso il campo, con la sua assistente è alcuni soldati che lo scortavano, e gridavano invano di fermarsi.
Intanto Germania e Israele cominciarono a chiamare il padre del piccolo ebreo.
In quella capanna, Germania vide il progetto di Hitler, nascosto ai suoi concittadini.
Decine di uomini, che lo guardavano sia con timore che con pietà.
Forse sapevano chi era veramente.
Ad un certo punto, alcuni soldati aprirono la porta principale, ordinando a tutti di uscire.
Israele e Germania m, in meno di un minuto, si ritrovarono in mezzo alla folla.
Li fecero andare in uno spogliatoio, e tutti quanti iniziarono a togliersi i vestiti.
Sentivano qualcuno piangere qualcuno pregare, e tra la folla un ragazzo sui vent'anni cominciò a rassicurarli.
"Tranquilli! È solo una doccia!"
In meno di un minuto si ritrovarono In una grande stanza.
La paura era immensa.
Israele cominciò a piangere.
"Ho paura...Ho...Ho tanta paura..."
Germania lo abbracciò, cominciandogli ad accarezzare la testa.
"Non preoccuparti..."
Un soldato prese il gas dal barattolo e cominciò a spargerlo per la stanza da un buco del tetto.
"Qualunque cosa succederà, la affronteremo insieme..."
E quelle furono le sue ultime parole.
Intanto Il Terzo Reich cominciò a cercare il figlio, senza successo.
Quando vide il soldato togliersi la maschera però, capì tutto.
L' uomo si accasciò a terra, continuando a piangere.
Quello era l'unico suono udibile in quel momento.
Quella era un'amiciza pericolosa.
Era un'amicizia che avrebbe tolto la loro stessa vita.
Ma era stata un delle amicizie più belle che si potessero mai ricordare.
The end.
Angolino brutto brutto
:D
Stavo scherzando.
La x reader la sto scrivendo.
Intanto tenetevi questa.
Lo so fa schifo.
Rip.
Addio.
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