La Maledizione

L'uomo camminava per la strada deserta e piena di nebbia, e aveva freddo fino in fondo al cuore.
Un bambino di circa dieci anni sbucò da una strada laterale. Rabbrividì quando vide l'uomo. Si voltò a si affrettò a sfuggirgli. Sparì nella nebbia. Sembrava avesse visto un fantasma.
L'uomo si sentì odiato da tutti. Si sentì solo. Era una maledizione: abitava da solo, e i bambini lo evitavano, avevano paura di lui. Era una maledizione, quelli come lui a volte restavano in piedi tutta la notte, ma erano comunque costretti a svegliarsi presto, per uscire prima che i bambini andassero a scuola alle otto.
Cosa doveva fare?
Odiava vivere così, doveva nascondersi agli altri, non rivelare chi era.
Chi sa cosa erano capaci di fare ai poveri codannati come lui.
Per lui era una vera maledizione.
Alcuni stranamente ne andavano fieri.
Proprio in quel momento, un suo amico lo raggiunse.
Aveva una faccia felice. Non era scontento della... "Maledizione", che gravava anche su di lui.
Sorrise per incoraggiare l'amico, cupo e depresso. Continuarono a camminare.
Davanti al cancello, l'uomo si fermò. All'amico confessò con aria triste e piena di stanchezza:"Odio fare l'insegnante. È una vera e propria maledizione."

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