La bestia domata

Fissai spaventato il piccolo essere che rizzava il pelo, vicino alla nostra grotta.
La sua specie era temibile: si nutrivano di alberi, di legno, ma potevano inghiottire anche gli animali. E tutti noi. Avvelenavano l'aria, rendendola nera e strana. Avevano un pelo arancione che brillava di notte e cambiava colore. Il loro fiato bruciava l'aria attorno loro.
Questo però era piccolo. Un cucciolo?
Da dove veniva? Forse l'avevo attirato io, giocando con dei bastoncini. Il suo cibo preferito.
Allungai una mano. Non mi morse. Continuò a serpeggiare, in modo piccolo e buffo.
Avvicinai anche l'altra mano per scaldarmi.
《Un vero peccato che sei così piccolo. Potresti riscaldarmi tutto da tu fossi un po' più grande.》dissi. Non so se mi capiva. Non aveva orecchie. Nè occhi. O zampe per camminare.
Ebbi un'idea. Gli preparai un po' di legno dentro la grotta e lo portai dentro, in modo che non mordesse.
Quando tornarono gli altri, era già cresciuto, e gli avevo dal anche un nome.
《Bentornati ragazzi!》 Dissi. Poi indicai la bestiola.《Resterà con noi. Si chiama fuoco.》

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top